Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia dei Santi Pietro e Andrea di Novalesa
Mazzo 4. Inv.
Fascicolo 1 Delegazione fatta da Amedeo conte di Savoia in capo a Guglielmo de la Rochette Baglivo di Val di Susa ed a Ruffino Borgesio giudice in Susa per conoscere sul fatto ascritto ad alcuni monaci della Novalesa di violenta abduzione di bestiami a danno dei canonici dell'ospizio del Moncenisio ed altri abusi, e poi procurarne congruo risarcimento -
Fascicolo 2 Concessione in enfiteusi fatta dal priore del monastero di San Pietro della Novalesa a Giovanni Guidone di Sant'Ambrogio di due pezze di terra aratoria l’una di sedici, e l’altra di tre giornate sita sul territorio di Caselle mediante l’annuo censo di dodici denari susini e la quarta parte di frutti da esse provenienti -
Fascicolo 3 Albergamento concesso da Amedeo priore del monastero della Novalesa a Giovanetto figlio di Giacobino de Garda di Caselle di varie pezze di terra ivi descritte e coerenziate poste le une in detto luogo, e l'altre su quel di Camerletto per 15 anni mediante il fitto di tre denari susini per le due pezze a prato e bosco, e della quarta parte di frutti per le altre -
Fascicolo 4 Ricognizione passata verso il monastero della Novalesa da Enrico Arpino d'Alpignano per un cortile che esso ne teneva in detto luogo regione di Pascher di Birani sottoposto al canone di due spalle di maiale e tre emine d’avena annue -
Fascicolo 5 Consegnamento fatto da Benedetto Pilistort chierico della chiesa di Sant'Almazzo di Riva al priore di San Pietro della Novalesa dei beni e delle decime spettanti a detta chiesa -
Fascicolo 6 Quitanza passata da Giacometto della Novalesa mistrale d'esso luogo per il monastero di San Pietro a Rondetto Donni giovine di Susa per cinque soldi susini prezzo d’un prato di detto monistero posto en lestai, o nello stadio venduto a detto Rondetto -
Fascicolo 7 Decreto profferto da Tibaldo Delors Baglivo di val di Susa per il conte di Savoia col quale dichiarasi spettare al monastero della Novalesa i laudami delle vendite di beni semoventi dal diretto dominio d'esso manastero sul territorio di Casellette inibendogli ogni molestia che ancor tentasse d’inferirgli in tal esazione il castellano d’Avigliana -
Fascicolo 8 Investitura concessa dal priore della Novalesa a Bertino e Giacobino fu Giacobino de Garda d'un boschetto sulle fini di Camerletto soggetto alla prestazione annua verso la chiesa di Camerletto di diciotto denari, cioè nove per caduno d’essi fratelli da pagarsi al Natale -
Fascicolo 9 Decreto del giudice d'Avigliana e di val di Susa Nicolao de Bollati nella contestazione tra il Baglivo della valle suddetta ed il priore del monastero della Novalesa circa la pertinenza delle vendue o laudami di beni semoventi dal detto monistero sul territorio di Casellette, il cui dritto si riconosce spettare al monistero, oltre all’immunità dal pedaggio d’Avigliana e di tutta la valle per gli uomini d’esso monistero e per li loro bestie -
Fascicolo 10 Collazione fatta dal priore e monaci della Novalesa a Giovanni cappellano di San Lorenzo di campo della chiesa di San Pietro di Muriaglio (diocesi d'Ivrea) doll’obbligo della prestazione di dodici denari annui al capellano della chiesa ivi accennata -
Fascicolo 11 Vendita fatta da Bartolommeo Roberti di Susa al priore di San Pietro della Novalesa di due parti d'un alpe o montagna detta Alpone posta sopra la Ferrera del Moncenisio, e così nella giurisdizione del monistero della Novalesa, oltre a vari censi annui dovuti dagl’individui ivi accennati mediante il prezzo di 28 lire di Susa -
Fascicolo 12 Vendita fatta da Bartolommeo e Palmezio padre e figlio Roberti di Susa al monastero di San Pietro della Novalesa di tutte le terre colte ed incolte, case, molini, fucine, forni, ed altri edifizi, non che dei censi, servizi, fitti e redditi da loro posseduti dalle grosse pietre dello stadio sino alla casa dello spedale di Moncenisio su ambedue le rive della Cinischia per il prezzo di 140 lire viennesi -
Fascicolo 13 Vendita fatta da Agnatona fu Stefano Martina della Novalesa moglie Girondi ad Agnesona fu Giovanni Boverio moglie Cavalleri d'uno stabile situato in quel luogo per il prezzo di 24 soldi segusini e col peso del servizio annuo di tre oboli verso quel monistero di San Pietro, da cui rilevava detto stabile -
Fascicolo 14 Ricorso sporto dal priore e monaci di San Pietro della Novalesa e dal prevosto e canonici dello spedale di Santa Maria di Montecenisio al vescovo di Torino per la ratifica ed approvazione dell'unione del predetto monastero ed ospedale coi loro membri e chiese con promessa d’esso priore di prestar la debita ricognizione ed obbedienza per detta casa di Moncenisio -
Fascicolo 15 Appello interposto alla Santa Sede dal priore di San Pietro della Novalesa contro la deposizione dal vescovo di Torino pronunziata dal prevosto della chiesa ed ospedale del Moncenisio, e contro il rifiuto da esso opposto di ratificare l'unione d’essa prevostura alla chiesa suddetta della Novalesa -
Fascicolo 16 Protesta fatta da fra Giovanni di Montinayeur procuratore del monastero della Novalesa con appello alla Santa Sede contro il rifiuto del vescovo di Torino di approvare l'unione della prevostura del Moncenisio al monastero suddetto, e contro la da esso prescritta elezione d’un nuovo prevosto -
Fascicolo 17 Collazione fatta dal priore del monastero della Novalesa a fra Bertrando d'Avil monaco d’esso monastero della chiesa di San Martino de la Morette (diocesi di Vienna in Delfinato) -
Fascicolo 18
Fascicolo 19 Collazione fatta dal priore di San Pietro della Novalesa a fra Guglielmino Costa di Rivoli del priorato di San Pietro di Romolon (diocesi d'Embrun) a titolo di benefizio personale -
Fascicolo 20 Investitura data dal priore di San Pietro della Novalesa a Garbello d'Alpignano abitatore di Rivoli d’un fondo di due giornate circa posto sulle fini del luogo anzidetto presso la costa nuova … soggetto all’annuo canone di tre denari susini verso quel monistero -
Fascicolo 21 Collazione fatta dal priore della Novalesa a fra Amedeo Guinando Des Molets monaco d'esso monastero della casa e chiesa di Corbieres (diocesi di Morienna) colla ratifica fatta dal capitolo d’esso monastero della nomina sudetta -
Fascicolo 22 Collazione fatta dal priore della Novalesa a fra Amedeo Guinando Des Molets monaco d'esso monastero della casa e chiesa di Corbieres (diocesi di Morienna) colla ratifica fatta dal capitolo d’esso monastero della nomina sudetta -
Fascicolo 23 Albergamento concesso dal priore di San Pietro della Novalesa a Pietro Taburdo d'una pezza di terra sul territorio di Camerletto soggetta al canone verso di quella chiesa di diciotto denari susini -
Fascicolo 24 Vendita fatta da fra Giovanni Gallico converso e beneficiato del monastero della Novalesa di consenso del priore e monaci d'esso a fra Giacomo Giusti professo nel medesimo d’una vigna nel territorio di Venaus pel prezzo di quattro lire susine e mediante il consueto laudemio -
Fascicolo 25 Enfiteusi perpetua concessa dal priore e monaci di San Pietro della Novalesa a Giovanni Marro di Chaumont della metà del molino già concessa a certo Molzi Sorea di Venaus per tutta sua vita, col rivaggio de rivi e fonti per tutto il distretto di Venaus mediante il servizio annuo di dodici staia di segala e di venti soldi vienesi -
Fascicolo 26
Fascicolo 27
Fascicolo 28 Ricognizioni e consegnamenti fatti da parecchi particolari possessori di beni nel territorio d'Alpignano semoventi dal diretto dominio, o concessi in enfiteusi perpetua dal monastero di San Pietro della Novalesa, e soggetti verso del medesimo ai servigi, ed altri pesi ivi espressi -
Fascicolo 29 Ricognizione passata a Lantelmo priore di San Pietro della Novalesa da Tomaso Zostra di Rivoli del peso che gl'incumbe verso detto monistero di cento dieci staia di frumento da pagarsegli annualmente ad ognissanti per sei anni consecutivi in contemplazione dell’enfiteusi fattagli di tutti i beni e dritti da esso monastero posseduti sul territorio d’Alpignano -
Fascicolo 30 Enfiteusi concessa da Giovanni Gras di Bouvillars cittadino di Susa a Pietro Cussignio e Perona di lui coniuge d'un tenimento di case terre prati e vigne con orto nel territorio di Susa sovra lo stadio in regione detta Caseletto, mediante il servizio annuo di sette denari susini, di cui due al monastero di San Giusto, 4 a quel della Novalesa, ed uno a Guglielmo Galliant, ed il fitto di 4 lire da pagarsi a detto Giovanni Gras -
Fascicolo 31 Albergamento perpetuo concesso dal priore e monaci di San Pietro della Novalesa al comune ed uomini di Lauslebourg dell'alpe o montagna di Margerie posta sul Moncenisio mediante cento trenta due lire d’introggio e dodici d’annuo censo, e sotto l’osservanza di patti e condizioni ivi annesse -
Fascicolo 32
Fascicolo 33
Fascicolo 34 Atto di rinuncia fatta al monastero della Novalesa da Guglielma e Giovanna sorelle Carelli di Casellette di vari stabili situati sul tenere di Camerletto e rilevabili dal diretto dominio d'esso monistero ivi descritti -
Fascicolo 35 Ricognizione fatta da Nicoletto fu Ugone Lombardi di Susa al monastero di San Pietro della Novalesa della prestazione annua incumbentegli verso detto monastero di due sestieri di vino per la vigna da esso posseduta su quelle fini, regione di Pietra Stretta -
Fascicolo 36 Investitura concessa dal priore Antelmo a nome del monistero di San Pietro della Novalesa a Luciana di Casellette di un fondo sito su quel territorio alla fontana vecchia soggetto al servizio annuo d'uno staio di segala, e d’un pollo -
Fascicolo 37 Atti d'immissione in possesso del monistero della Novalesa nel casale e beni aggiudicatigli in pregiudizio di Giovanni Favateri di Casellette abitante in Avigliana -
Fascicolo 38 Transazione seguita tra il priore della Novalesa ed Audisia vedova di Oberto, e Giovanni madre e figlio Favateri di Casellette su certa contestazione tra loro vertente riguardo ai beni da questi posseduti, che da esso priore pretendevansi caduti in commesso, per non essersene da sette anni pagato il fitto al castello di Camerletto -
Fascicolo 39 Permuta seguita tra il priore di San Pietro della Novalesa e Giovanni Destefano di Casellette di vari stabili posti sui territori di Casellette e Camerletto ivi descritti e coerenziati -
Fascicolo 40 Richiesta fatta dal priore della Novalesa a Bertrando Bergognini castellano di Susa per esserne protetto contro le usurpazioni tentate da quei di Susa sulla montagna della Margeria propria e del monastero con profferta di costituirsi in giudizio innanzi alla corte del conte Amedeo di Savoia, alla cui giurisdizione era soggetto detto monastero -
Fascicolo 41 Collazione fatta dal priore e monaci della Novalesa a Bono Giovanni Porra de Balbi di Chieri rappresentato dal proprio padre Oddonino della chiesa di San Dalmazzo di Praton esistente nel territorio di Riva diocesi di Torino -
Fascicolo 42 Accensamento concesso da monaci della Novalesa al notaio Lorenzetto Martini di Lauslevillar per dieci anni di tutte le decime delle biade ed agnelli d'essa parrocchia di Lauslevillar, e Solere, unitamente al campo detto del monastero di San Pietro ivi coerenziato mediante l’annuo censo di 120 staia di segala, e l’introggio di sei lire viennesi -
Fascicolo 43 Vendita di Andrea e Margherita coniugi Gastaudi di Novalesa a Guglielmo ed Agnese consorti Gattiglio dello stesso luogo d'un prato posto sulla montagna della Novalesa in Prato piano per il prezzo di 19 lire viennesi col peso del servizio annuo di cinque denari pure viennesi -
Fascicolo 44 Albergamento od enfiteusi perpetua fatta dal priore e monaci di San Pietro della Novalesa a Michele Bruncino d'una pezza di pietrera o graviera posta tra la rupe di Ravorate, e la cinischia mediante il servizio di soldi 3 e denari 2 viennesi annui, e col pagamento dell’introggio simili lire 7, ½ -
Fascicolo 45 Investitura concessa dal priore di San Pietro della Novalesa alli Pietro e Giovanni Meana di Casellette d'una pezza di terra boschiva di otto giornate posta in regione di Bramafam fini d’esso luogo mediante il fitto annuo di tre staia di segala -
Fascicolo 46 Vendita fatta da Guglielmo fu Pietro di Serpepino d'Avigliana alli Pietro Seluon e Pietro di Givoletto, e quindi a Guglielmo de la Motte stipulante a nome del priore della Novalesa di tre giornate di terra poste sulle fini di Camerletto regione di Pian dell’Olmetto, e Prato della Sansa per il prezzo di otto lire susine -
Fascicolo 47 Albergamento fatto dal dispensiere del monastero della Novalesa a Bertetto Viviani di Susa d'un prato spettante a quella piettanzeria posto ne vigneti di Venaus mediante l’annuo fitto di trenta soldi viennesi -
Fascicolo 48 Vendita di Pietro ed Alessina consorti de Villano di Givoletto a Giovanni Roigosso converso della casa di Camerletto stipulante pel monastero di San Pietro della Novalesa di due pezze di terra in Camerletto per il prezzo di cento soldi viennesi -
Fascicolo 49 Affittamento fatto da Bertrando priore del priorato di Murette (diocesi di Vienne) di consenso ed autorizzazione del monastero della Novalesa dei redditi del priorato suddetto per dodici anni a favore di fra Giugone Guersi di Faverges dell'ordine di Sant’Antonio per il prezzo di 95 lire viennesi già ricevute, e di ventiquattro da pagarsi annualmente il di di Sant’Andrea -
Fascicolo 50 Quitanza spedita da Gonterio de Cuines ad Amedeo Gumand des Molets priore di Corbieres per la somma di 20 lire forti in conto delle settanta da esso nobiluomo muticategli -
Fascicolo 51 Donazione tra vivi fatta da Pietro Marina del Paratore detto del Rivo di Venaus a sua figlia Alesona d'un prato posto in Venaus detto Prato novello soggetto a prestazione annua di servizio verso il monastero della Novalesa, e cogli obblighi ivi annessi dal donatore -
Fascicolo 52 Consegnamenti fatti da particolari possidenti di beni sulle fini di Camerletto semoventi dal diretto dominio ed enfiteusi perpetua del monastero della Novalesa e soggetti ai servizi annui ivi espressi verso del medesimo -
Fascicolo 53 Donazione fatta dal priore e monaci della Novalesa a Guglielmo ed Agnese coniugi Gattillii della Novalesa di venti lire viennesi e d'un prato presso il Prato piano a titolo di prebenda e benefizio, e con promessa di mantener loro il vitto, vestito ed alloggio, con che s’adoprino con ogni mezza ad onore e vantaggio d’esso monastero -