Milano materia beneficiaria
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Fascicolo 1
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Indulto di Nicolò V. concesso al Duca Francesco Sforza sopra le collazioni, e provvisioni de' benefizj esistenti nello Stato di Milano tanto laici, quanto Eccles.ci. p.mo ap.le 1450 - |
Fascicolo 2
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Breve di Leone X., per cui si riserva la facoltà di provvedere a qualunque benefizio dello Stato di Milano, eziandio di Padronato Regio, che sia per vacare, e ciò per una volta soltanto. 11. giugno 1514 - |
Fascicolo 3
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Lettera scritta dal Senatore Casato di Milano al Vicario Episcopale, e Clero d'Alessandria, in cui loro notifica il breve ottenuto da S.S. d'esenzione degli Ecclesiastici dello Stato di Milano dallo spoglio. 2. giugno 1553 - |
Fascicolo 4
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Editto del Re di Spagna, con cui sotto pena della privazione, ed altre proibisce di procacciarsi gli Uffizj, e benefizj di qualunque sorte per mezzo di donativi, regali. 19. m.zo 1614 - |
Fascicolo 5
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Libro contenente una raccolta del Dottore Arrigoni su diverse scritture in materie di varie controversie tra il foro secolare, ed Ecclesiastico nello Stato di Milano per riguardo al Regio Economato, luoghi pii, porzione colonica de' beni Ecclesiastici, ed immunità locale; e come meglio dalla seguente descrizione di detta raccolta fol.1. Riflessi rispetto alla necessità d'ovviare agli abusi dell'Economato di Milano. fol.7. Lettera di S.M.C., nella quale comanda, che nelli casi, che occorreranno di giuridizione, oltre il darne parte al Governatore, si partecipino anche al Senato, a carico del quale sta la difesa della Reale giurid.e. 29. marzo 1630. f.9. Parere dell'Avvocato Fiscale Generale di Milano a S. M. C. sovra le contese giuridizionali coll'Arcivescovo di d.a Città, ed altri Vescovi di quello Stato. f.35. Alleganze dell'Avvocato Pozzi a favore della Città d'Alessandria contro gli attentati del Vescovo, e del Vicario di detta Città (...) - |
Fascicolo 6
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Lettere del Senato di Milano al Pretore di Pavia per sostenere la Regia giuridizione nei feudi della Mensa Vescovile contro gli attentati del Vescovo. 18. aprile 1676 - |
Fascicolo 7
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Provvisioni del Senato di Milano, e rimedj economici per impedire, che dal Vicario della Commenda di Santa Giustina non venissero i deputati per l'amministrazione de' beni della Cappella campestre di S. Maria del Fontanile territorio di Cassine turbati nel loro possesso di surrogare altri deputati, e nominarsi il Cappellano; e per annullare alcune nomine, ed atti fatti dal detto Vicario in pregiudizio dei summentovati deputati. 29., 30. agosto 1704 - |
Fascicolo 8
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Ordini del Re Carlo III. di Spagna proibitivo di portar a Roma, o nello Stato Ecclesiastico alcun denaro prodotto da' benefizj Ecclesiastici dello Stato di Milano, od altrimenti. 28. marzo 1708., e 26. 8.bre 1709 - |
Fascicolo 9
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Grida del Conte di Daun Governatore di Milano per la conservazione, e per l'aumento, e fiorimento dell'opera della Dottrina Cristiana in conformità delle altre gride 2. maggio 1709., e 10. 7.mbre. 1718. 30. maggio 1729 - |
Fascicolo 10
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Informativa data dalla Giunta di Milano circa gli usi, e stili di quel Ducato nelle collazioni de' benefizj Ecclesiastici, e delle pensioni. 20. X.mbre 1734 - |
Milano inquisizione
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Fascicolo 1
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Relazione della condotta, che si è tenuta dal Senato di Milano per sostegno della Regia giurisdizione ne' casi di furto, sacrilegj, ed altri simili delitti, ne' quali v'era contrasto di giurisdizione fra l'Inquisitore, ed altra Cura Ecclesiastica coll'istesso Senato per la formazione de' processi. Con in fine la relazione di quel, che si pratica rispetto all'ammessione de' forastieri a godere de' benefizj di quello Stato. 1603. in 1693 - |
Fascicolo 2
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Ordine del Senato di Milano al Pretore di Novara per la consegna d'un reo ditenuto nelle carceri Regie all'Inquisitore, mediante la promessa di questo di restituirlo, finita la causa in materia di fede. 13. 9.mbre 1663 - |
Fascicolo 3
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Scritture riguardanti l'impegno dell'Inquisitore di Novara, il qual pretendeva, che dal Pretore di detta Città gli venisse rimesso Gioanni Trevirio ditenuto per furto d'una pisside, e che tal delitto fosse di privativa cognizione del Sant'Officio; e procedimenti irregolari del medesimo, che, ottenuta di poi col pretesto di nuovo delitto in materia di fede commesso nelle carceri la rimessione di quel reo, negò di restituirlo, fece delle parti in Roma, ed ottenne decreto della Congregazione dell'Inquisizione annullativo di tutti i procedimenti de' Tribunali laici in detta causa. Con i rimedj Economici contro il detto Inquisitore; come meglio il tutto dal seguente indice di d.e scritture. fol.1. Lettera dell'Inquisitore di Novara al Governat.e di detta Città, affinchè gli facesse da quel Pretore rimettere Gioanni Trevirio ditenuto per aver rubato in Vercelli una pisside, e quella portata a vendere in Novara, con indizj d'aver anche disperse le particole in essa contenute. 14. 9.mbre 1673. (...) - |
Fascicolo 4
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Lettere del Senato di Milano al Capitano di giustizia sul modo di ricevere la consegna, che si fa al braccio secolare d'un reo per l'esecuzione della sentenza contro di esso proferta dal Tribunale dell'Inquisizione. 15. ap.le 1720. Col successivo decreto del Senato a tal riguardo. 18. d.o - |
Fascicolo 5
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Due memorie, una del Senatore Conte Caroelli, e l'altra del Padre Castellani Domenicano in risposta ai quesiti fattigli sulla competenza di giurisdizione in materia d'incantesimi, sortilegj, furti sacrileghi, ed eresie circa la pratica, che si tiene negli Stati di Milano - |
Fascicolo 6
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Editto generale del Sant'Officio di Pavia per la denunzia a detto Tribunale dei Delinquenti in materia di cognizione del medesimo; con alcuni ordini particolari per le stampe, ed introduzione de' libri, pubblicato in qualche terra della Lumellina. primo di maggio 1728. Con rappresentanza dell'Avvocato Generale al Senato, affinchè tal editto fosse dichiarato nullo, ed abusivo, come pubblicato senza la dovuta presentazione al Senato. E rescritto del Senato dichiarante nulla, ed abusiva la detta pubblicazione; con aver mandato al Prefetto di prendere informazioni contro chi aveva avuto mano alla medesima, e cominato alcune pene a chi fosse per ubbidire al sovra menzionato editto. 13. luglio 1728 - |
Fascicolo 7
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Risultato di congresso contenente la maniera, con cui il Senato senza eccitare l'Inquisitore di Pavia a deputarsi un Vicario in questi Stati, poteva dichiarar nulla, ed insussistenti gli atti dal medesimo Inquisitore fatti in Trumello territorio di S. M. in occasione di furto d'una pisside. 22. maggio 1728. Con i tre capi di nullità dei medesimi atti proven.te. I°. Perchè detto delitto era di sola cognizione del Senato, che aveva di più pervenuto. 2°. Perchè detto Inquisitore non s'era fatto conoscere dal Senato. 3°. Perchè quantunque riconosciuto, non poteva venire ad esercitar giuridizione in questi Stati, per essere Tribunal forestiere - |
Fascicolo 8
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Decreto del Governo, con lettera del Consiglio Supremo di Milano, per cui viene ordinato al Senato d'informare sulla pratica osservata nell'accettare li nuovi Inquisitori, prescrivendo intanto, che in avvenire si debbano pria esaminare la qualità del Soggetto, come degli altri Benefiziati. 26. agosto 1739 - |
Fascicolo 9
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Memoria delle notizie da ricercarsi in Milano sugli usi dell'Inquisizione in quello Stato. 1749 - |