L'ufficio del Regio Economato per i benefici vacanti era stato istituito in Piemonte il 21 maggio 1733 con il preciso scopo di provvedere all'amministrazione delle rendite dei benefici ecclesiastici durante i periodi di eventuale vacanza di titolare. L'ufficio era retto da un ecclesiastico designato dal sovrano ed il suo funzionamento venne regolato con le Istruzioni del 17 dicembre 1771. In età napoleonica non subì particolari modifiche, ma acquisì interi archivi delle corporazioni soppresse. Poichè la gestione dei benefici vacanti e dei beni delle corporazioni soppresse creava non pochi problemi allo Stato, fu istituita il 9 aprile 1816 un'apposita Delegazione incaricata di dirimere le controversie insorte. Carlo Alberto con due successivi editti (1838 e 1847) abolì tale giurisdizione privilegiata, affidando ai tribunali ordinari la cognizione delle cause relative ai benefici vacanti. Con decreto 11 maggio 1852 l'economato passò alle dipendenze del Ministero di Grazia e Giustizia e Affari Ecclesiastici.