Il fondo si compone di 7 buste. Il nucleo è costituito dalle carte giovanili di Quintino e dalla sua corrispondenza, tra cui spiccano minute e originali delle lettere inviate al fratello Giuseppe Venanzio e quelle del 1866, quando lo statista era commissario regio a Udine. Pietro Sella vi aggiunse le copie di altre lettere rintracciate presso i discendenti di parenti e amici di Quintino: i Sella di Biella San Gerolamo, Lina Perazzi, Letizia Pesaro Maurogonato, Carlo Chiaves, Camillo Lanza, i Fontana e altri, tutti meticolosamente annotati in calce alle copie. Pietro esplorò anche fondi conservati da istituzioni pubbliche, come l'archivio di Marco Minghetti presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna. Si hanno poi due volumi di atti ufficiali pubblicati nella provincia di Udine da Quintino Sella in qualità di commissario, e tre faldoni di pubblicazioni a stampa: qualche opuscolo di soggetto scientifico, politico, economico e alpinistico, due volumi di testi di discorsi pronunciati da Quintino e di sue commemorazioni, opuscoli postumi e articoli di giornale sulla figura dello statista e sulla famiglia Sella, raccolti sino al 1957, corredati di bibliografie ed epistolari a stampa.