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Sei in ARCHIVI: Sezione Corte | Archivi di famiglie e persone | Sella Quintino
Dettaglio
Intestazione
Sella Quintino
Descrizione
Il fondo si compone di 7 buste. Il nucleo è costituito dalle carte giovanili di Quintino e dalla sua corrispondenza, tra cui spiccano minute e originali delle lettere inviate al fratello Giuseppe Venanzio e quelle del 1866, quando lo statista era commissario regio a Udine. Pietro Sella vi aggiunse le copie di altre lettere rintracciate presso i discendenti di parenti e amici di Quintino: i Sella di Biella San Gerolamo, Lina Perazzi, Letizia Pesaro Maurogonato, Carlo Chiaves, Camillo Lanza, i Fontana e altri, tutti meticolosamente annotati in calce alle copie. Pietro esplorò anche fondi conservati da istituzioni pubbliche, come l'archivio di Marco Minghetti presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna. Si hanno poi due volumi di atti ufficiali pubblicati nella provincia di Udine da Quintino Sella in qualità di commissario, e tre faldoni di pubblicazioni a stampa: qualche opuscolo di soggetto scientifico, politico, economico e alpinistico, due volumi di testi di discorsi pronunciati da Quintino e di sue commemorazioni, opuscoli postumi e articoli di giornale sulla figura dello statista e sulla famiglia Sella, raccolti sino al 1957, corredati di bibliografie ed epistolari a stampa.
Estremi cronologici
1847-1957
Estensioni cronologiche
con documenti dal 1813
Consistenza
7 bb.
Qualifica
Fondo
Produttori di archivi associati
Storia archivistica
Le Carte Sella dell'Archivio di Stato di Torino corrispondono alla porzione del carteggio di Quintino Sella rimasta, a seguito di divisioni ereditarie, in possesso del nipote Pietro, il quale vi aggiunse la documentazione manoscritta e a stampa da lui raccolta intorno alla figura dell’avo. Il fondo si configura quindi a metà strada tra un archivio e una raccolta.
Il lavoro di raccolta del materiale archivistico e bibliografico riflette così le doti intellettuali e professionali di Pietro Sella, che fu in servizio per lunghi anni presso l’Archivio Segreto Vaticano ed è ricordato quale editore di fonti documentarie. Nel 1960 Pietro donò la sua quota ereditaria delle carte di Quintino Sella all'Archivio di Stato di Torino; l'altra quota, numericamente ben più importante (175 faldoni, con documenti che vanno dal 1840 al 1884)2, restava a Biella in possesso della cugina Clotilde Sella, figlia di Corradino; e dall'Archivio Sella di San Gerolamo confluì nel 1980 nel patrimonio documentario della neonata Fondazione Sella (Biella), ove si trova tuttora.
Presso la stessa Fondazione si trova l'originale di un elenco di consistenza del fondo donato all'Archivio di Stato di Torino, redatto da Maria Luisa Quazza che nel 1969 lo consegnò a Lodovico Sella, il quale ne trasmise poi copia all'Archivio. Tale elenco, molto dettagliato, è un'utile memoria dell'ordine empirico - per tipologia documentaria - in cui si trovavano lecarte prima dell'attuale ordinamento.
Strumenti di ricerca associati
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Aggregazioni associate al record corrente
- Tipo di archivio
- Archivi di famiglia o persona
- Storia di famiglia, Genealogia e Biografie
- PoliticaScienze naturali e matematicheScienze umane e sociali
Unit� di Conservazione: