Parere dell'Avvocato generale sul ricorso del Cavaliere Francesco della Morra per ottenere da S.M., a benefizio anche di tutti li secondogeniti, la soppressione dell'individuità ne'feudi, l'aboliz.e delle primogeniture, e fidecommissi; ed un sussidio intanto sopra li beni feudali, o primogeniali a favore de'secondogeniti, che trovansi al servizio militare. 21 marzo 1793.
In questo Parere si crede tanto da esso Avvocato generale, che dalli P.P. del Senato, e della Camera possa rimandarsi ad altra miglior tempo l'esecuzione dell'abolizione in avvenire delle primogeniture, e fidecommissi, salvo si presentasse l'opportunità di qualche provvedimento diretto al pubblico bene, come quello concernente l'abolizione degl'affittamenti de'beni; In quanto poi alli fidecommissi già eretti, possa tutto al più esservi luogo a diminuirne la durata, con restringerli a due gradi; così che pensa il detto Avvocato generale non sia luogo ad alcun Regio provvedimento (...)
Relazione fatta al Congresso ordinato da S.M. per la disamina del progetto di affranchimento dei beni Ecclesiastici concessi in enfiteusi, situati nelle Provincie smembrate dal Milanese. 26 settembre 1793.
Con copia dell'Editto dell'Imperatrice Regina 5 settembre 1767, menzionato in detta relazione, ed altre memorie relative
Relazione fatta a S.M. del sentimento del Congresso sul punto, se convenga nelle attuali circostanze di pubblicare una patente, che abiliti i possessori de'beni vincolati a primogenitura, o fidecommisso allo scorporo de'beni sottoposti a simili vincoli, per convertirne il prezzo in estinzione de'loro debiti, mediante l'obbligo di reintegrare il fidecommisso sotto le condizioni quivi espresse. 4 aprile 1795