PROCESSO seguito avanti Gioanni Basso Gastaldo di Viozena, contro Battista Gaettano D'Aiguetico, per aver abdotto sei Capre di Pietro De Agaccio nelle fini di Viozena, Giuridizione D'Ormea, con Sentenza in fine, per cui L'Inquisito fu condannato nel quadruplo, con Ordine al Messo D'Ormea di publicarla al Piano della Regina. Delli 28. Luglio 1553
ATTO di Sottomissione con Sigortà prestata da quatro Particolari di Troastano Distretto della Pieve del Teico di star in giudicio, e pagar il Giudicato, e penale in cui erano incorsi per aver estratto dal Territorio della Viozena Finaggio D'Ormea Vettovaglie, contro la prohibizione del Conte Garcilasco Ceva Signor di detto Luogo D'Ormea. Delli 13. Gennajo 1555
ATTO di Sigortà prestata in Ormea da due Particolari D'Aiguetico, per ottenere il rilasso di due Bestie arrestate con granaglie, che estraevano fuori Stato contro la prohibizione. Delli 17. Gennajo 1556
ATTI per quali cinque Particolari del Distretto della Pieve hanno prestato Sigortà in Ormea per ricuperare le Bestie, e granaglie arestate in Viozena fini D'Ormea, da dove quelle estrahevano Senza Licenza del Conte D'Ormea. Delli 22. Agosto 1556
RATIFICANZA di Bedino figliuolo del fu Nicolao de' Marchesi di Ceva di tutto ciò resta contenuto nel privilegio del Re di Francia, ed interinato dal Parlamento di Torino stato concesso a Garcilasco de' medesimi Marchesi, e Conte d'Ormea, col quale viene stabilito nella di lui posterità sul Contado d'Ormea l'ordine di Primogenitura in infinito per maschj, e questi mancando per le femine tanto ne' beni feudali, quanto negl'altri, che pervenissero per eredità, o per acquisto; qual ordine debba intendersi, che il maschio sia sempre preferto alla femina, e venghi nominato Conte, e la femina Contessa d'Ormea; ratificando altres il detto Marchese Bedino qualunque contratto tanto di ratificanze, che d'alienazioni per esso fatte col predetto Garcilasco Conte d'Ormea; Con successiva rinunzia a favore d'esso Garcilasco di tutte le ragioni ad esso Bedino compettenti, o che potessero spettargli in avvenire per ragione di successione, Agnazione, od altrimenti sopra i predetti beni alla forma del sud.o (...)
PROCESSO fatto in Ormea dal Gastaldo delle Viozene ad Instanza di Paolo Caccio di Moano contro Luciano Michele e Guglielmo Nano D'Ormea per abbrucciamento d'un Tetto in Viozena, ove si dice li Bruxai.
Delli 31. Gennaio, e 4. Mag.o 1558
CON una Rappresentanza delli 4. Maggio 1558. del detto Gastaldo al Podestà D'Ormea Inseguito a raccorso di Aymone Michele Padre di detto Luciano al Gastaldo della Pieve per tal fatto, per la declinazione del Foro del Gastaldo D'Ormea a quello della Pieve
PROCURA di sette Particolari delle Ville della Pieve, ed uno di Cosio in Capo di Morizio Consignore di Pornasio per riavere Loro Beni, ed altre Bestie state loro depredate Sovra le fini D'Ormea, ove si dice nella Viozena. Delli 13. luglio 1558
LETTERA di Bernardo de Canali al Conte D'Ormea, in cui lo avisa, che molti particolari della Pieve vengono a lui per aver salvo condotto, per poter seminare nella Viozena, e che ne aveva già spedito due prima della di lui venuta, e che venendone altri spedirebbe loro tali Licenze. Delli 30. Marzo 1559
CONSEGNA fatta alli Dacieri di S.A. di Savoja da Antonio Alegro di Oncio per il pagamento del Dacito, per le Bestie, che conduceva al Pascolo in Viozena con Sigortà. Delli 11. Luglio 1560.
CON altra consegna di Nicolò Mathia D'Armo, e Sigortà per il pagamento del Dacito delle Bestie, che pur doveva Introdurre al pascolo in Viozena
ALTRA del Prette Antonio Aurigo di Genova per il dacito di circa pastori 30. di Bestie inalpate in Viozena nella Regione di Torria, con promessa di quello pagare al Daciere di S.A. con prestazione di Sigortà. Delli 22. luglio 1560
INFORMAZIONI del Signor Vicario D'Ormea contro L'Università, et Uomini della Pieve, per Invasioni delli Pievesi, e distretto nel Territorio D'Ormea, e Viozene, e per L'Aresto da questi fatto sovra le fini di Lezeno Distretto della Pieve a Bartolomeo Rosignolo d'un Mulo carico d'oglio, come pure per Bestie Bovine arestate in odio de' particolari D'Ormea nel finaggio della Pieve, e per aver ferito mortalmente Giacomo Bava D'Ormea Sovra le fini di Pornasio con esser indi morto alla Pieve a ragione di dette ferite, ed anco per la dettenzione nel detto luogo della Pieve di Antonio di Paulo D'Ormea, con sequestro di tutti li Beni, che quelli d'Ormea avevano nella Pieve, risultando Inoltre aver quelli della Pieve abdotto gran quantità di Bestie de' Particolari D'Ormea dalle Viozene. Delli 12. 9bre 1560
INFORMAZIONI avanti il Vicario D'Ormea Inseguito all'Aresto fatto li 20. Xbre nel Finaggio della Pieve di Giacomo, e Luciano Pellacia D'Ormea. Delli 2. Gennaro 1561
RATTIFICANZA de' Prottettori di S.Giorgio di Genova della Capitulazione seguita trà il Duca Emanuel Filiberto, e la detta Republica per cui fu stabilito.
1.o Che cessino le Ostilità, e si restituisca il Commercio frà Ormea, e La Pieve, e ne' Stati reciprocamente.
2.o Che S.A. Liberi li Pievesi dettenutti in Fossano, colle Loro Robbe, e Merci.
3.o Sovra le prettenzioni delle parti si Sono elletti, da S.A. Claudino Malopera, e dalla Republica un altro, con autorità di terminare tali differenze.
4.o La Republica annulla il Processo formato dal Commissaro Giustiniano contro il Conte D'Ormea, ed altri Uomini di detto Luogo. 5.o Che la presente Capitulazione si rattifichi frà g.ni 10. 6.o Si ellegge Zuccarello per il luogo del Congresso. Delli 5. 9bre 1561
ATTI, ed Informazioni prese ad Instanza del Fisco D'Ormea e diversi particolari di detto Luogo per depredazione di Bestiami ed altri attentati fatti da quelli della Pieve nelle Viozene, con rilasso delle rappresaglie in odio di questi, e del distretto di detto luogo della Pieve. Del 1561 in 1572