Cronica della Città d'Asti, in cui si fa mensione di diverse Antichità della medesima; de' Privilegj, che godeva; delle Guerre, che ha avuto colli Marchesi di Monferrato, colla Casa di Savoja, ed altri Potentati.
Compilata da Ogerio Alfieri
CAPITULA ET STATUTA ET ORDINAMENTA Civitatis Ast (statuti della città di Asti, stampati da Francesco Garone nel 1534 con aggiunte posteriori) secolo XVI
Volume continente copia autentica di varj Privilegj, Convenzioni, ed altre Scritture concernenti le ragioni spettanti alla Casa Savoja, di poter giustamente pretendere di riunire al Suo Contado d'Asti diversi Luoghi al detto Contado appartenenti, e sono Li seguenti, cioè
DIPLOMA dell'Imperatore Conrado III. per cui concede alla Città d'Asti la facoltà di far batter Moneta. 1141
Altro dell'Imperatore Federico I° per cui dichiara, che avendo preso sotto il dilui dominio la Città d'Asti, concede la Cura, Custodia, e regolamento d'essa, suo Vescovado, e Contado, a Pietro Cortesio, Cavioto, e Robaldo De' Gardini, mediante una recognizione annua di 150 Marche d'Argento, da prendersi, e pagarsi, la metà dalla Città, e l'altra metà dal Vescovado, e Contado della medesima; E che fra Li Luoghi 47 che da detto Imperatore vengono dichiarati del Distretto della medesima Città, sono compresi i luoghi di Tigliole, e Camerano 1159.
(...)
CONVENZIONE trà gli Asteggiani, e gli Albesani à mediaz.ne del Marchese Manfredo di Saluzzo, per riguardo a certe Merci state prese dalli detti Asteggiani à Negozianti d'Alba, per forma della quale, medianti L. 300. e soldi 300. Astesi furono dalli detti Asteggiani rilasciate le sudette Merci alli detti Negozianti, delli Nonas Iulii 1181
TRATTATO tra il Marchese Manfredo di Saluzzo, ed il Commune d'Asti, per cui detto Marchese si è obbligato di osservare Li Patti, e Condizioni portate dall'altro Trattato di Pace delli 14 Kal. Giugno 1224; e prestò la fedeltà al detto Commune, a norma del prescritto dal medesimo, con far guerra contro gl'Inimici di detto Commune, per il Feudo, che ricconosce dal medesimo.
E per contro detto Commune fa quittanza al sudetto Marchese di tutto ciò restava debitore, tanto per il Fodro, ed Albergaria, che per qualsivoglia altra causa, con ciò, che per L'avvenire pagasse detto Fodro, ed Albergaria: Obbligandosi altres d.to Commune di espellire gli Uomini di detto Marchese, che si portassero ad abitare in'alcuno dei suoi Luoghi 4 Giugno 1228
Copia autenticata fatta in seguito alla richiesta presentata dal sindaco di Asti Brancatino Fusnello al Vicario Imperiale Francesco de Summo dottore in leggi, dei privilegi imperiali concessi dai precedenti imperatori alla città di Asti, affinchè i messi di Asti che si preparavano a recarsi presso l'imperatore Carlo IV per chiedergli di confermare detti privilegi non fossero costretti a portare seco gli originali, dal notaio Martino Pietrasanta. Asti, 14 maggio 1356
I privilegi imperiali ivi trascritti sono degli anni: 1041 (recto 1141), 1159, 1194, 1210, 1219, 1220, 1310 (Pergamena originale)
Copia autenticata fatta alla metà del secolo XVI, dai notai Cagna, Macagno e Sibaldo (del transunto) fatto nel 1356, maggio 14 dal notaio Martino Pietrasanta dei privilegi imperiali concessi alla città di Asti dal 1041 al 1310, di cui al numero precedente 1356
(Pergamena originale)