L’Archivio di Stato di Torino conserva una vasta serie di documenti che consentono di ricostruire pressoché ogni aspetto del corpo di spedizione sardo che partecipò alla guerra di Crimea degli anni 1855-1856.

Scopo principale del progetto è quello di rendere consultabili in rete i ruoli matricolari di ufficiali, sott’ufficiali e bersaglieri che parteciparono alla guerra di Crimea, per consentire agli studiosi e ai semplici curiosi di trovare traccia di dati e antenati. I ruoli matricolari costituiscono una fonte di particolare importanza per lo studio in quanto raccolgono le informazioni relative a dati anagrafici, date di assento o di nomina, notizie su promozioni, punizioni, congedo o trasferimento, ferite, malattie, morte, medaglie, ecc.



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GUIDA ALLA CONSULTAZIONE

Le informazioni sui bersaglieri sono inserite nella banca dati dei ruoli matricolari fedelmente come sono state scritte all’epoca, conservandone la dizione, le località, le provincie e circondari, le professioni e i gradi militari (per esempio: Luogotenente Colonnello invece del moderno Tenente Colonnello). L’eventuale presenza di uno o più campi vuoti nella banca dati rispecchia l’incompletezza del corrispettivo ruolo matricolare.

L’analisi dei dati pubblicati online è lasciata agli storici. L’associazione Amici dell’Archivio di Stato di Torino, che ha curato il progetto, ha ritenuto opportuno accompagnare il Rapporto a S.M. sul personale del Corpo di spedizione in Oriente redatto da Alfonso La Marmora con l’elaborazione di tabelle e grafici riassuntivi (a cura di Giovanni Aiassa) ricavati rigorosamente dai dati originali esposti all’epoca da La Marmora. Analoghe motivazioni hanno suggerito di predisporre un riassunto del Giornale del Genio (a cura di Enrico Ricchiardi). Tutti i materiali sono scaricabili tramite i link presenti in calce alla pagina.

ARCO CRONOLOGICO

La situazione delle truppe inviate dal regno di Sardegna in Crimea fu dettagliatamente riassunta dal ministro della Guerra, Alfonso Ferrero La Marmora (Torino 1804 – Firenze 1878), in una relazione a Vittorio Emanuele II (Torino 1820 – Roma 1878), intitolata Rapporto a S.M. sul Personale del Corpo di Spedizione d’Oriente. L’importantissimo resoconto è stato inserito nelle pagine di Bersaglieri in Crimea ed è direttamente consultabile dal link in calce a questa pagina.

Lo stesso Alfonso Ferrero La Marmora, con il consenso del re che avrebbe voluto imitarlo, decise di prendere il comando delle truppe piemontesi che si recarono in quei lontani lidi per affiancare francesi e inglesi che vi erano impegnati da più di un anno.

Lo stesso Alfonso Ferrero La Marmora, con il consenso del re che avrebbe voluto imitarlo, decise di prendere il comando delle truppe piemontesi che si recarono in quei lontani lidi per affiancare francesi e inglesi che vi erano impegnati da più di un anno.

La presenza del ministro sul luogo degli scontri aveva lo scopo di garantire che i reparti dell’armata sarda fossero impiegati con giudizio e mantenessero la propria indipendenza di comando. Lo scopo fu raggiunto e Alfonso della Marmora ricevette ampi elogi per come riuscì a svolgere il difficile compito a lui assegnato.

Alfonso fu accompagnato nella spedizione dal fratello Alessandro (Torino 1799 – Crimea 1855). Con il grado di generale, Alessandro avrebbe dovuto comandare la seconda Divisione del corpo di spedizione, ma il destino gli fu avverso. Si imbarcò per la guerra sulla pirofregata Costituzione e giunse in Crimea, sbarcando nel porto di Balaklava, dopo una dozzina di giorni di viaggio. Alessandro Ferrero Della Marmora fu il fondatore dei Bersaglieri (1836) e li condusse personalmente al battesimo del fuoco nel 1848. Nel 1855 non ne era ormai più il comandante.

Poco dopo il suo arrivo sulla penisola Alessandro manifestò, al pari di molti altri militari piemontesi, quasi subito i primi sintomi del colera. Morì dopo breve malattia il 7 giugno 1855.

Il Corpo di Spedizione d’Oriente, secondo il Rapporto a S.M. di Alfonso La Marmora, assommò un totale di 21501 uomini, 18058 arrivati in Crimea sin dall’aprile – maggio 1855. I rimanenti 3443 giunsero come sostituzioni e rincalzi tra la metà di novembre e dicembre 1855. Malgrado i Bersaglieri, raggruppati in cinque battaglioni, fossero solo il 12,8 % del totale, il loro utilizzo nei servizi di avanscoperta fece sì che assumessero un ruolo superiore allo loro forza numerica proporzionale.

Tra i documenti conservati nell’Archivio di Stato di Torino, è anche interessante il Giornale della Campagna di Crimea, redatto dal Comando superiore all’Esercito d’Oriente del Corpo Reale del Genio Militare, consultabile on line tramite il link in calce a questa pagina.

Per saperne di più

Un progetto di