3 aprile 1944: la strage di Cumiana

Il 2 aprile 1944 i nazisti presero in ostaggio 58 civili di Cumiana fucilandone 51 il giorno successivo.
Il 13 maggio da un aereo tedesco fu lanciato sul paese un volantino propagandistico che cercava di giustificare l’accaduto

Pensato per gli studenti degli ultimi anni della scuola primaria e per quelli della scuola secondaria fino al biennio delle superiori, il progetto propone l’analisi approfondita di un unico documento, il volantino tedesco lanciato su Cumiana nel maggio 1944, per smascherarne i contenuti propagandistici e suscitare nella classe una riflessione sulla propaganda, la sua natura, i suoi metodi e i pericoli che essa comporta.

L’analisi verrà svolta attraverso la comparazione con altri documenti, mediante i quali sarà possibile verificare la mendacità delle affermazioni del volantino, che di volta in volta falsifica apertamente, altera o sminuisce la realtà dei fatti.

Il documento

Il volantino attorno a cui ruota il percorso didattico è conservato all’interno dell’archivio di Giuseppe Falzone del Barbarò,  comandante della Brigata partigiana “Sandro Magnone”, operativa in Val Sangone.

Il documento, dopo il titolo a caratteri cubitali “La verità su Cumiana”, si apre con una domanda retorica, nella quale il tono propagandistico assume l’aspetto dell’ironia: ” Allora è vero, che i tedeschi fanno vedere adesso la loro vera faccia e che tutta la bonarietà mostrata dai soldati germanici quando girano per le nostre strade e si intrattengono con la popolazione, è soltanto una maschera dietro la quale si nasconde la barbarie e l’atrocità, di cui parlano ampiamente Radio Londra e la propaganda nemica?”

In conclusione, una frase che pare sintetizzare in maniera epigrafica la ferocia della mentalità nazi-fascista: “Adesso basta! Alle violenze distruttive del banditismo rispondiamo con la violenza salutare dell’ordine”.

In mezzo, una serie di notizie false, contraffatte od edulcorate che per fornire una sorta di giustificazione ad un eccidio di civili talmente spietato da aver perfino scosso la coscienza di molti fascisti repubblicani costruiscono una realtà parallela e distante dal reale svolgimento dei fatti: per l’appunto “La verità su Cumiana”.

CREDITS

Il percorso è stato elaborato dalla Sezione didattica dell’Archivio di Stato di Torino: Edoardo Garis, Margherita Marengo, Angela Morano.
I materiali sono messi gratuitamente a disposizione di insegnanti e studenti, per scopi didattici non lucrativi e possono essere utilizzati anche in forma diversa da quella originaria, citando la fonte e il tipo di intervento modificativo. Fanno eccezione i documenti e le fotografie non conservati dall’Archivio di Stato di Torino, per i quali sarà necessario chiedere l’autorizzazione agli Enti detentori dei diritti

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