Tutti i documenti conservati negli Archivi di Stato italiani sono liberamente consultabili.
La legislazione vigente (d. lgs. n. 42/2004, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, artt. 122-127) esclude dalla consultazione:
– i documenti dichiarati di carattere riservato relativi alla politica estera o interna dello Stato, che diventano consultabili cinquanta anni dopo la loro data;
– i documenti contenenti i dati sensibili nonché i dati relativi a provvedimenti di natura penale espressamente indicati dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali, che diventano consultabili quaranta anni dopo la loro data. Il termine è di settanta anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare.
Il Ministero dell’Interno può autorizzare la consultazione per scopi storici di documenti di carattere riservato conservati negli Archivi di Stato prima della scadenza dei termini sopra indicati.
Per ottenere l’autorizzazione, l’utente dovrà inviare all’Istituto (as-to@cultura.gov.it) una domanda di consultazione anticipata di atti riservati utilizzando l’apposito modulo, al quale occorrerà allegare un breve progetto di ricerca, copia di valido documento di identità, e copia firmata delle Regole deontologiche per il trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o per scopi di ricerca storica.
Nel caso la richiesta venga presentata da uno studente, sarà necessario allegare anche una lettera di presentazione del docente di riferimento.
Ottenuto il parere favorevole della Direzione dell’Archivio di Stato di Torino, la richiesta sarà trasmessa dall’Archivio stesso alla Prefettura. Pervenuto il decreto di autorizzazione alla consultazione emanato dal Ministero dell’Interno, l’Archivio di Stato ne darà comunicazione all’utente, che potrà recarsi in Sala di studio per la consultazione dei documenti.
Per ulteriori informazioni scrivere a as-to@cultura.gov.it.