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Sei in Strumenti di ricerca: Sezione Corte  -> Paesi per A e B [Inventario n. 177.2] -> Paesi per A e B: da Andorno a Azzano -> Mazzo 30. Asti
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Unità di conservazione associate

Denominazione
Mazzo 30. Asti
Descrizione
Mazzo
Estremi
(1396, aprile 6 - 1450, aprile 30)
Numero
-
Testo
Asti
Classificazione
-


Sede Ordina per n. inventario
    Fascicolo 1
Assegno fatto dal duca d'Orléans a Francesco di Chassenaye in contemplazione dei servigi da lui resi nel reggere il governo d'Asti, e nell'impresa fatta oltremonti, di duemila franchi d'oro da prendersi un quarto sul tesoriere Poulain, e il resto su quello d'Asti. 6 aprile 1396
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    Fascicolo 2
Conti dell'Amministrazione della Tesoreria d'Asti tenuta da Giovanni Tinelli tesoriere del Duca d'Orléans prodotti da Francesco Tinelli a nome proprio e d'altri coeredi. (5 pezze). 1397
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    Fascicolo 3
Risposta del Principe d'Acaia ai Sindaci e alla Comunità d'Asti. In essa il Principe parlando di certe ingiurie e di certi sfregi a lui fatti dalle genti del duca d'Orléans, esprime la sua fiducia che questi, resone consapevole, vi porrà opportuno rimedio. Parla poi di salvacondotti e dice di volerneli accontentare. Da Pinerolo, 18 febbraio, circa 1400
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    Fascicolo 4
Mandati di Giovanni di Fontaine, Garselino del Bosco (o Dubois?) e Giovanni dell'Isle quello Governatore d'Asti, e questi suoi luogotenenti a quel tesoriere Roero di Revigliasco pel pagamento delle mercedi dovute ad Angelino d'Allemagna inviato per l'accordo del Mar.se di Monferrato col P.pe d'Acaia per le paghe del connestabile della porta di S. Quirico d'Asti, non che pel tesoriero stesso stato incaricato d'interporsi per l'accordo dei Signori di Cocconato aderenti al Duca di Milano con quei di Montafia fautori dell'Orléans - e di reclamare dai Cap.ni Franceisio e Garcia il castello di Priero dei Marchesi di Ceva per il soddisfacimento del prezzo di oggetti destinati in premio pei portatori delle aste del baldacchino alla festa dell'Eucaristia - e per le corse dei cavalli, ecc. Con quietanza d'esso gov.re per le paghe (1402). (10 pezze). 1400 in 1401-1402
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    Fascicolo 5
Licenza accordata dal Governatore d'Asti a Lorenzo ed Andrea di Alfiano di estrarre dalla bealera discorrente per i borghi di quella città l'acqua occorrente per la loro peschiera presso la Chiesa dei frati minori con che non ne vengano pregiudicati i molini sottostanti, e mediante l'annuo canone di venti soldi. 16 ago. 1401
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    Fascicolo 6
Remissione fatta da Giovanni dell'Isle (de Insula) luogot.te gov.re e Noberta de Santi podestà d'Asti, commissari pel duca d'Orléans, a Smeralda vedova di Tommaso Peloso, ed Andreone Palido, astesi, di parte dei diritti da essi dovuti per l'ivi accennato contratto fra essi seguito. 15 xmbre 1401
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    Fascicolo 7
Il nob. Gabriele Guttuario de Castello del fu Benentino dei Sig.ri d'Agliano e Castelnovo Calcea, cittadino d'Asti, costituisce suo procuratore speciale Antonio del Ponte d'Incisa per trattare con Emilia di Guttuari monaca nel Monastero di S.ta Agnese d'Asti, del cambio dell'annuo censo di lire 25 astesi dal detto Gabriele dovuto a detta Emilia durante la sua vita, in una data quantità di beni immobili. 3 gennaio 1403. Transazione passata tra la sopraddetta Emilia di Guttuari e il sopraddetto Antonio de Ponte procuratore di Gabriele e di Bartolomeo de Guttuari, in forza di cui la detta Emilia riceve una pezza di bosco di moggia 26 circa sita sulle fini d'Asti, ove dicesi in Valle Manaria ossia in braya bassa, in cambio del suddetto annuo censo di L. 25 astesi. 16 marzo 1403
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    Fascicolo 8
Due quitanze fatte da Giacomo de Sancto Sylo fabbro ferraio di Cortanzone abitante d'Asti in favore d'Agnesina moglie di Pietro Miglino pellettiere d'Asti per aver ricevuto dalla medesima altre parte di fitti, due rate di genuini 15 d'oro ciascuna a salvo di genuini d'oro 60 (alla ragione di 22 ambrosini d'argento ciascun genuino) per prezzo di una casa sita in Asti luogo detto in casaciis illorum de solario e soggetta all'annuo fitto di un genuino d'oro ai detti de Solaro. 25 maggio, 8 nov. 1403
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    Fascicolo 9
Il nob. Antonio Marcone Pelletta del fu Tommaso Cittadino d'Asti vende a Matteo Petito notaio e cittadino d'Asti una pezza di vigna di 8 stara circa, sita sul territorio d'Asti ove dicesi ad ulmum Cacayranorum ossia in Vallezuina; più la 4.a parte d'una pezza di prato sita come sopra; il tutto per il prezzo di 22 fiorini d'oro, alla ragione di 22 ambrosini per ciascun fiorino. 19 dicembre 1405
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    Fascicolo 10
Nomina fatta da Bernardone des Serres Governatore d'Asti del nob. bernardone di Mombello a castellano di Castel S.t'Antonio di quella città con assegno di stipendio per lui e per i 6 serventi deputati con lui alla custodia di esso. Con mandati pel pag.to di d.to assegno, e degli stipendi di Franc.ne de Serres Podestà d'Asti, e d'altri addetti alla Podesteria. 1406-1408
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    Fascicolo 11
Mostre o stati degli uomini preposti alla guardia delle castella ivi accenate - presentati mensilmente per le paghe del soldo a essi dovuto stati degli ufficiali alla Podesteria d'Asti presentati per tal uopo con ricevute di essi, dell'avv.to fiscale Franchino de Valdetario, de'banditori e uffiziali delle bollette, e custodie notturne, non che dello stesso gover.re. Con istato del denaro riscosso da B.M. Baschi castellano di Canelli delle multe ecc.. 1408-1409
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    Fascicolo 12
Rinnovazione di Concessione in enfiteusi perpetua fatta dal Priore della Chiesa di S.ta Maria Nova d'Asti in favore di Manfredino de Moriena del fu Antonio già dottor in leggi, cittadino d'Asti e della sua moglie Pietrina figlia del fu Antonio Frenerio d'Asti, di due pezze di terra; di cui la prima detta clausum playe sita sul territorio d'Asti ove dicesi ad fontem rastonum, l'altra di circa 2 moggia sita fuori della porta di S. Pietro Conzame d'Asti, di qua del fonte rastomo facente parte del campo grande della brayda di S.ta Maria Nova d'Asti; e ciò mediante l'acconzamento di 5 lire e l'annuo fitto di 15 lire astesi. 20 giugno 1410
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    Fascicolo 13
Mandati di Lodovico di Montjoie Governatore d'Asti al tesoriere Roero per pagamenti di messaggi qua e là recati per indennità di viaggi intrapresi, e spese occorse in occasione di quelli. 1411
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    Fascicolo 14
Remissioni fatte da Lodovico di Montjoie Governatore d'Asti di diritti dovuti per contratti- Condoni di multe e pene incorse ecc.. 1411
  14
    Fascicolo 15
Mostre delle varie genti d'arme preposte alla guardia delle castella e porte della città d'Asti con lo stato in cui trovansi le loro armature ricevute mensilmente dal Commissario Solaro a tal uopo delegato da quel governatore. 1411
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    Fascicolo 16
Note diverse di spese fatte d'ordine del Governatore d'Asti Ludovico di Montjoie in opere e restauri praticati attorno a edifizj pubblici, alle mura della città, alle porte ecc.. 1411 in 1412
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    Fascicolo 17
Ordine del Governatore d'Asti agli Auditori dei Conti per il diffalco da farsi da quelli del tesoriere Roero del grano pervenuto da quei molini e deposto nel Castello ivi accennato. Con mandato per rifacimento alle spese occorse per la crivellatura e vendita del grano vecchio serbato in quel Castello onde surrogarvene del nuovo. (mesi d'agosto e novembre). Altro perché venga portato in conto il mutuo contratto da esso tesoriere onde pagare gli stipendi di Bernardone de Serres suo antecessore in quel governo (mese d'ottobre). 1411
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    Fascicolo 18
Nomina fatta dal governatore d'Asti di Giovanni Pelletta e Giorgio Sguarzino a ufficiali sopra le monete con tre fiorini al mese di stipendio per caduno. Con relativo mandato. 1411 in 1412
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    Fascicolo 19
Quitanza spedita dal Sig. di Montjoie Governatore d'Asti per quattrocento novantasei fiorini a Gualeta Laiolo a cui quella città onde fornire a esso Governatore il sussidio di guerra di 500 fiorini aveva venduto per 6 anni avvenire il dazio dell'uve che colà recansi a vendere. 14 ott. 1411
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    Fascicolo 20
Manifesto del Governatore d'Asti notificante i nomi dei banditi stati condannati a pene pecuniarie dal Podestà d'Asti, e riconosciuti nullatenenti, e quindi inabili allo sconto d'esse pene. 31 genn. 1412
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    Fascicolo 21
Ordine del Duca d'Orléans ai Sindaci e sapienti della città d'Asti per il pagamento da farsi a prò di Bernardone de Serres a mani del Mercante drappiere Benentino Bianco di 460 scudi d'oro da prelevarsi sul sussidio di 5400 franchi d'oro già da esso comune ordinato pel duca suddetto. Con quitanza relativa del mercante ai Sindaci predetti. 1412
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    Fascicolo 22
Lettera di Lodovico di Savoia principe d'Acaia al Podestà e Luogotenente del Duca d'Orléans in Asti, in cui ribatte le risposte date alle sue lagnanze circa vari fatti ridondanti a danno e offesa di lui e dei suoi sudditi; parla di difesa e di vendetta cui potrebbe forse essere astretto; e dichiarandosi amico e partigiano della r.le famiglia di Francia, dice di voler notificare quanto sopra al re stesso. 19 maggio 1416
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    Fascicolo 23
Quitanza spedita dal M.ro Falegname Giovannino di Begrate per ottanta lire in completamento delli 120 annualmente assegnategli per ristauri a ponti e fortificazioni della città di Asti. a Leone Falletto tesoriere del Duca d'Orléans. 23 luglio 1423
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    Fascicolo 24
Pietrino Bauzano figlio legittimato ed erede universale del fu Oddonino di Revigliasco abitante di Castelalferio vende a Matteo Gioanni Cremorino abitante d'Asti una casa con sedime ed edifizi, sita in Asti nel borgo di S. Martino pel prezzo di 100 fiorini, computati alla ragione di 4 lire e 8 soldi astesi ciascuno. 7 giugno 1428
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    Fascicolo 25
Il R.do Padre Lorenzo di Bergognini dell'Ordine dei Predicatori d'Asti, qual erede di Giovanni Bergognini e qual procuratore dei detti frati dà e cede a Tommasina Vedova di Antonio de Mercato zio del detto Giovanni due luoghi e 62 lire e 10 soldi genovesi, iscritti nei luoghi di Genova nei libri delle Confrare di S. Giorgio e che ascendono alla somma di lire 262 e soldi 10 di moneta genovese; e ciò in pagamento di un legato di 150 fiorini stato lasciato dal detto fu Giovanni per essere rimesso a Maddalena figlia di detta Tommasina e del detto fù Antonio de Mercato in occasione di matrimonio, oppure da dividersi tra i Fratelli della medesima qualora decedesse nubile. 16 luglio 1431
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    Fascicolo 26
Sentenza del tribunale d'Asti che condanna Giovanni Patarello detto Gato al pagamento dei canoni dovuti a Daniele e Giovanni fratelli Malabaila per una pezza enfiteutica loro pervenuta in eredità. 29 sett. 1441
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    Fascicolo 27
Copia autentica di diversi ordinamenti cavati dal libro degli Statuti della Città d'Asti concernenti li luoghi dependenti da d.a città, e Contado d'essa con le nomine dei loro rispettivi Podestà ecc. 1442
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    Fascicolo 28
Antonio de Fraxiis di Vigevano altrimenti detto il negro cittadino e abitante d'Asti vende a Giovanni Francesco de Presbiteri pur di Vigevano cittadino e abitante d'Asti, una pezza di Vigna e causato sita sul territorio d'Asti ove dicesi in montagnola pel prezzo di 48 fiorini in ragione di 4 lire e 8 soldi astesi ciascuno. 26 febbraio 1443
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    Fascicolo 29
Testamento della nob. Tomasina figlia del fu Giovannino Isoardo e Vedova di Antonio de Mercato cittadino d'Asti, in cui dopo aver fatto vari legati alle Chiese dei Frati Predicatori, dei Frati minori e dei Frati eremiti d'Asti, lega iure institutionis alla sua famiglia Maddalena moglie di Imoneto di Frassineto dei Conti di Cavagliate lire 25 e istituisce suo erede universale il suo figlio Bertramino colle clausole ed eccezioni nell'atto contenute. 25 9bre 1446
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    Fascicolo 30
Decreto di Rinaldo Du Dresnay, governatore del Contado d'Asti per il Duca d'Orléans, col quale manda al tesoriere d'Asti di pagare agli ivi nominati funzionari pubblici i rispettivi loro stipendi di detto mese. 31 ag. 1447
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    Fascicolo 31
Nomina fatta da Carlo duca d'Orléans e di Milano di Gian Pietro Caneti a notaio e scriba dei Collaterali e del Podestà d'Asti. Con una conferma fatta da Giovanna di Francia duchessa d'Orléans dell'elezione del Podestà d'Asti fatta da quel Comune. 1447-1448
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    Fascicolo 32
Costituzione di dote di Alassina, vedova di Filippino di Glisco e moglie di Giovanni Francesco de Presbiteri di Vigevano cittadino d'Asti, consistente in due pezze di terra site sul territorio d'Asti, l'una dove si dice in pralia, l'altra in campagna, e nel dominio diretto della metà di una casa sita in Asti nel Borgo di S.ta Maria Nova. 30 apr. 1450
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