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Sei in Strumenti di ricerca: Sezione Corte  -> Paesi per A e B [Inventario n. 177.2] -> Paesi per A e B: da Andorno a Azzano -> Mazzo 31. Asti
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Unità di conservazione associate

Denominazione
Mazzo 31. Asti
Descrizione
Mazzo
Estremi
(1451, febbraio 11 - 1517)
Numero
-
Testo
Asti
Classificazione
-


Sede Ordina per n. inventario
    Fascicolo 1
Paolino Daneysio cittadino d'Asti pellicciaio vende a nome e qual procuratore di Domenico de Ponte di Rocchetta Tanaro a Francesco Ariano di Felizzano cittadino ed abitante d'Asti la metà d'una casa sita nella città d'Asti presso S. Morizio pel prezzo di genuini d'oro 32 1/2. 11 febbraio 1451
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    Fascicolo 2
Attestazione di Guglielmo Doulce Segr.io e custode di cartolai del Duca d'Orléans circa il pagamento fatto dal Ricev.re Gen.le delle Finanze d'esso duca alli notai Chenie e Sicler di Blois del loro vidimus delle patenti imperiali esistenti in essi cartolai, l'una d'investitura della Città e Signoria d'Asti accordata a esso duca, e l'altra di Concessione di facoltà di erigere colà uno studio. 15 aprile 1452
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    Fascicolo 3
Lettera di Bendetto de Damien ai Sigg.i della Camera del Duca d'Orléans a Blois portante richiami sull'arresto da essi preso circa la reddizione dei Conti della tesoreria d'Asti per il primo anno della gestione da esso avutane, con suo avviso sui mezzi di migliorare le finanze di esso duca col riscatto della gabella del macello d'essa città. 26 sett. 1454
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    Fascicolo 4
Cauzione di lire mille tornesi prestata da Giorgio Follo cittadino d'Asti a favore e a richiesta di Benedetto Damiano tesoriere per il duca d'Orléans e di Milano della città d'Asti. 1.o febbraio 1455
  4
    Fascicolo 5
Quitanza spedita da Benentino de Damiani commesso all'uffizio della tesoreria d'Asti al nob. Giovanni Madia per la somma di 150 genuini d'oro, a cui questi venne condannato verso la camera ducale per sentenza proferita dai commissari del Duca d'Orléans. 24 sett. 1456
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    Fascicolo 6
Rinunzia fatta da Maddalena moglie del nob. Pietrino de Ponte cittadino astese, col consenso del marito, ad alcuni legati a lei fatti dal medesimo con testamento 17 aprile 1454, nonchè all'usufrutto dei beni dallo stesso ceduti ad Antonio e Amedeo De Ponte con atto di donazione 15 aprile 1454, mediante quitanza ed assicurazione della sua dote per la somma di Genovini ducati d'oro seicento, fatte dal marito con atto 15 dic. 1460, consenziente detto nob. Antonio De Ponte fu Giovanni, erede istituito nel citato testamento. 15 dic. 1460. (Vedi [Prov. di Saluzzo] : Scarnafigi)
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    Fascicolo 7
Sentenza arbitramentale profferta da Secondino Ventura cittadino d'Asti nelle questioni insorte tra Matteo e Nicolono fratelli Petito, cittadini d'Asti, in occasione di divisione di beni comuni siti parte sul territorio di Priocca e parte su quello d'Asti. 9 apr. 1461
  7
    Fascicolo 8
Nicolono Petito cittadino d'Asti si dichiara debitore verso Matteo Petito suo fratello di 130 genuini d'oro per un credito che questo gli vendette di 150 ducati d'oro, e, nonostante la dichiarazione dal detto Matteo prima d'ora fatta di averli ricevuti, promette di pagarglieli fra un anno. 6 giugno 1463
  8
    Fascicolo 9
Mandato di Maria Duchessa d'Orléans come amministratrice di Luigi suo figlio con la conferma di Pietro de Refuge governatore di sue finanze al tesoriere d'Asti Falletto per il pagamento della somma di 200 scudi già assegnata dal def.to suo marito a Vallerano de Bruneis in rimunerazione dei servigi da questo resigli. 22 genn. 1466. Con dichiarazione di Vallerano de Bruneis cittadino d'Asti d'aver ricevuta da Leone Falleto tesoriere ducale la somma di 50 scudi d'oro che gli erano dovuti. 23 apr. 1467
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    Fascicolo 10
Matteo Petito cittadino d'Asti cede a suo fratello Nicolono Petito cittadino d'Asti una pezza di prato di 10 moggia, 4 stara, e 9 tavole e 1/2 sito nel territorio d'Asti ove si dice ad pomanzonum in pagamento di 130 scudi d'oro del re di Francia, che aveva ricevuto dal detto Nicolono a titolo di deposito. 18 luglio 1467
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    Fascicolo 11
Dote di Giovannina figlia del fu nob. Michelotto e di Margherita coniugi de Bunei, e moglie di Enrieto Bergogna cittadino d'Asti, di fiorini 370; dei quali, 150 fiorini consistono in una pezza di vigna sita sulle fini d'Asti in valle Stephanono. 19 nov.bre 1470
  11
    Fascicolo 12
Enrico Iarrua cittadino d'Asti e Margherita del fu Enrico Tebaldo sua moglie vendono ad Antonio, Pietro, Maylano, e Giacomo, fratelli de Gioanni del luogo di Lebia (diocesi di Novara) abitanti d'Asti, 3 moggia di terra poste sulle fini d'Asti ove dicesi in prato rado, pel prezzo di 42 ducati d'oro pari a fiorini 105 di Savoia, in ragione di 12 grossi di Savoia per fiorino; dei quali fiorini vennero già pagati 50 in ragione di 12 grossi del Papa per fiorino. 31 marzo 1470. Due quitanze dei sopraddetti coniugi Iarrua in favore dei sopraddetti fratelli de Giovanni, delle quali una di 20 fiorini, l'altra di 35 per saldo del prezzo della sopraddetta pezza. 3 apr. e 16 giu. 1470
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    Fascicolo 13
Catterina vedova di Antonio Giovanni Bellengerio detto de Cremorino, e al presente moglie di Giovanni Alberto Guttuario cittadino d'Asti, fa donazione fra vivi a Pietrino Bellengerio suo figlio legittimo e naturale, prigione in Fiandra, di 270 genuini d'oro da prendersi, dopo la morte della donatrice, sopra i suoi beni mobili e immobili. 19 giugno 1472
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    Fascicolo 14
Sentenza arbitramentale profferta da Giacobino de Verasii canonico della Chiesa di S. Secondo del mercato d'Asti, da Gio. Antonio de Beynerii dottore in ambe leggi e da Giorgino Turco, cittadini d'Asti, fra la nob. Maria figlia del fu Micheloto Buneo e vedova di Antonio Aliberto di Bestagno da una parte, e Pietro Biglia qual tutore e a nome di Giorgina e Maddalena figlie di detta Maria e del detto fu Antonio Aliberto dall'altra; in forza della quale sull'eredità lasciata dal detto Antonio Aliberto si aggiudicano alla detta Maria la metà di una casa posta in Asti nella contrada detta di Gio. Bartolomeo Scarampo, e 3 pezze di terra e vigna poste sul territorio d'Asti nelle regioni dette in Valle cozaria e in valle S.cti Christophori, mediante però le clausole e i pesi nell'atto inserti. 9 9mbre 1473
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    Fascicolo 15
La nob. Maria de Bunei vedova del maestro Antonio de Aliberti di Bistagno cittadino d'Asti e Rettore delle scuole, dà in fitto per 4 anni a Paolino de Voglini di Quarto 3 pezze di terra poste sulle fini di Asti, nelle regioni dette in valle de ratis, in valle S. Martini, e ad viam francam, mediante l'annuo fitto di 12 grossi di Savoia, e coi patti e condizioni nell'atto inserti. 15 marzo 1475
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    Fascicolo 16
Ordine di Maria Duchessa d'Orléans e Signora d'Asti Governatrice e Amministratrice degli stati del Duca Luigi suo figlio al guardasigilli, e governatore G.le delle finanze Raoul de Refuge di far pagare sulla tesoreria d'Asti la somma di L. 450 tornesi a titolo di gratificazione, oltre le spese di viaggio e pensione, divisibile tra Guglielmo Lebourrelier, Giacomo Gaillart, e Giovanni Vigneron, mastri consiglieri, in ricompensa dell'attività e diligenza da essi impiegate nel disimpegno di molti affari loro affittati nella città d'Asti. 3 nov. 1475
  16
    Fascicolo 17
Mandato di Pietro de Refuge luogot.te gen.le e Governatore d'Asti a quel Tesoriere ducale Andrea de Damiens per una sovvenzione da accordarsi ad Allof bastardo di Cleves onde abilitarlo a fare le sue provvigioni invernali per attendere allo studio. Con la quietanza. 29 nov. 1475
  17
    Fascicolo 18
Margherita de Artesani vedova di Nicolono Petito e Filippo de Tolentino attuale suo marito cedono a titolo di donazione tra vivi alla Chiesa di S.ta Maria Nova della città d'Asti tutte le ragioni che loro competono sull'eredità del fu Matteo Petito in forza della sentenza arbitramentale profferta fra quest'ultimo e il sopraddetto fu Nicolono suo fratello e primo marito di detta Margherita; per la quale sentenza detto Matteo doveva pagare a detto Nicolono 250 genuini ossia ducati d'oro. 20 marzo 1476
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    Fascicolo 19
Simone Ventura cittadino d'Asti vende per 50 genuini d'oro al nob. Pietro Francesco Guttuario de Castello la metà di un luogo del valore di 50 genuini da lui posseduto nei luoghi del Comune d'Asti, con la decorrenza degl'interessi dal 1.o del successivo mese. (2 copie). 8 giugno 1476
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    Fascicolo 20
Gio. Francesco Fasano del fu Bartolomeo, per convenzione fatta avanti il giudice di giustizia del comune d'Asti tra lui e la sua madre Catterina vedova del detto Bartolomeo, rimette alla medesima per le sue doti le case con corte, orto, etc. poste in Asti nel borgo di S. Paolo, e le dà inoltre la 4.a parte di tutta l'eredità lasciata dal detto Bartolomeo per i diritti che le competono sull'eredità della fu Giovannina figlia della medesima e del sopraddetto Bartolomeo. 29 ott.bre 1477
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    Fascicolo 21
Mandato dei Consiglieri ducali Musset e De Fouille, Commissari generali in Asti, per l'oggetto ivi specificato. 29 luglio 1478
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    Fascicolo 22
Vidimus del Bailo de Blois delle lettere di nomina e riabilitazione all'ufficio referendario della città d'Asti concesse dalla Duchessa d'Orléans a favore di Antonio Solario. 24 ott. 1478
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    Fascicolo 23
Investitura concessa dal Governatore d'Asti pel Duca d'Orléans a favore dello spettabile Francesco Rovero, Consignore di Pralormo e cittadino d'Asti, d'una parte del luogo e castello di Burio in feudo nobile, gentile, antico, avito e paterno, vendutagli dal nob. Domenico Pelletta. (Vedi: B. Burio). 20 luglio 1481
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    Fascicolo 24
Compromesso fatto da Bartolomeo Bergogna del fu Pierino cittadino d'Asti da una parte e da Michele Riva di Poirino speziale abitante d'Asti dall'altra nella persona di Giovanni Antonio de Raynerii dottor in leggi e cittadino d'Asti, per terminare certe questioni fra loro nate in occasione di divisione e cessione fra loro fattasi di una bottega di spezierie con relativi capitali, lucri e crediti, non che di proventi agricoli; quali cose tutte erano state dai medesimi acquistate in società. Segue la relativa sentenza arbitramentale. 18 dic. 1482
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    Fascicolo 25
Violanda vedova di Tommaso Lupo dichiara tanto a nome suo che a quello dei suoi figli Catterina, Giovannina, Maria, e Bernardino, di essere debitrice verso Mastro Antonio de Cacherano dorerio (indoratore?) di 200 fiorini di Savoia ricevuti a titolo di deposito. 7 giugno 1483
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    Fascicolo 26
Conto reso da Gio. Micca esattore delle ducali entrate nel Contado d'Asti per il duca d'Orléans delle somme per esso percette nell'anno 1487 sulla 45.a parte del Castello e dei redditi di Cornegliano spettante già a certo Benedetto Mastorgio, indi devoluta alla ducal Camera. 1487. (Vedi Carnegliano)
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    Fascicolo 27
Nicola Parona cittadino d'Asti vende a Gio. Bosco causidico d'Asti 3 pezze di terra site nel territorio d'Asti; delle quali la prima è di moggia 1 e stara 1 e 1/2 posta nella regione detta ad S. Laurentium; la seconda di 13 stara nella regione detta in valle benedicta; la terza di 8 stara nella regione detta in monte bonino; il tutto per il prezzo di 90 ducati d'oro e 1 quarto. 5 ott. 1487. Ricevuta del tesoriere ducale d'Asti per il pagamento della reva di ducati 4 1/2 equivalenti a lire 64 e soldi 2 1/2 astesi
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    Fascicolo 28
Transunto di Lettere patenti con le quali Luigi duca d'Orléans, di Milano, e Signore d'Asti, nomina il consigliere Gian Giacomo de Cugni alias Ferraris a giudice di tutte le cause riguardanti le rendite, dazi, che si percepiscono nella città d'Asti, distretto, e pertinenze della medesima. 24 marzo 1491
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    Fascicolo 29
Decreto di Ludovico duca d'Orléans, Sig.re d'Asti, ecc., in cui si stabilisce che agli eletti dal comune d'Asti per sindacare il Podestà e suoi uffiziali scaduti di carica, non compete altro diritto che quello d'accusa, spettandone il giudicio al Vicario, e giudice di giustizia del nuovo podestà succedutovi. (2 copie). 24 marzo 1491. NB. Questo decreto trovasi con altri simili inserto nel volume degli statuti della città d'Asti stampati nel 1534
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    Fascicolo 30
Nomina del Cav. Avv.to Antonio de Giorgi a Podestà della Città d'Asti per lo spazio di un anno fatta da Luigi d'Orléans duca di Milano Sig.re d'Asti. 3 agosto 1491
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    Fascicolo 31
Mastro Secondino de Sibaldi cittadino d'Asti vende al nob. Pietro Francesco Guttuario citt.no d'Asti dei Sigg. d'Agliano una casa ossia apoteca poste in Asti presso la piazza del Santo pel prezzo di 300 fiorini di Savoia col patto di poterla redimere fra 6 anni allo stesso prezzo. 22 nov. 1492. Giovanni Antonio de Scribani figlio del sopraddetto Mastro Secondino ratifica la sopraddetta vendita. 24 genn. 1493. Segue la quietanza vicendevole dei sopraddetti Mastro Secondino e Pietro Francesco Guttuario; il primo per il ricevuto resto del prezzo della casa, il secondo per il ricevuto saldo di un suo credito di fiorini 100
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    Fascicolo 32
Lettere inibitorie di Bernardo de Cimossi Arciprete della Collegiata di S. Vittore di Canale, con cui questi, in qualità di Giudice e sotto Conservatore degl'Insulti e Privilegi concessi della S.ta Sede alla diocesi e dominio astese, proibisce a Raffaele de Ferrari arciprete d'Alba e Conservatore dei beni e diritti dell'Abbazia dei S.ti Apostoli fuori delle mura d'Asti, di agire contro Antonio, Giovanni, Lorenzo e Pietro fratelli de Rubeo di S.ta Vittoria per il fatto di detta abbazia. (Copia). 1493. NB. Trovasi ivi inserto l'Indulto di Sisto IV del 1482 concesso alla Duchessa Maria d'Orléans Contessa d'Asti, per cui nessun abitante della città, diocesi e dominio d'Asti possa essere convenuto in giudizio fuori della detta Diocesi e dominio
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    Fascicolo 33.1
Giovanni Ludovico Bergagna del fu Antonio Cittadino d'Asti vende a Pietro Francesco di Guttuari di Castello Consignore d'Agliano e di Castelnuovo Calcea cittadino d'Asti, la 4.a parte di uno dei luoghi nuovi della città d'Asti del valore di 25 ducati d'oro e del reddito annuo in ragione du ducati 8; e ciò mediante il prezzo di 25 ducati d'oro. 15 febbr. 1493
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    Fascicolo 33.2
Giovanni Biaggio di Ducco cittadino d'Asti vende ad Angelina Olegio di Vercelli dimorante in Asti una pezza di prato sita sulle fini d'Asti ove si dice in pralia ossia ad muretum pel prezzo di ducati 27 d'oro. 19 aprile 1496
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    Fascicolo 34
Particola di testamento (in pergamena) del nob. Antonio de Curia cittadino d'Asti, in cui dopo aver ordinato la sua sepoltura nella Chiesa di S. Bernardino presso la Città d'Asti o in quella di S.ta Maria Nuova di detta città, lega a questa seconda chiesa 350 fiorini pro faciendo unam auchonam seu maiestatem ad altare magnum e, fatti vari altri legati, chiama a sue eredi universali tutte le sue figlie. 15 sett. 1496. Particola di Codicillo in cui il sopraddetto Antonio ordina la rimessione di 30 ducati alla sopraddetta Chiesa di S.ta Maria nova pro resta precii auchone que construitur pro ipsa ecclesia, e chiama a sue eredi universali le sue figlie in parti uguali, come sopra. 20 agosto 1498. Particola di testamento (non legalizzata) del sopraddetto Antonio, in cui lega ad Anna, sua seconda moglie, qualora non passi a seconde nozze e coabiti con le figlie, l'usufrutto delle sue sostanze e 500 fiorini oltre le sue doti, con l'obbligo però di impiegare in opere pie ciò che sopravanza dal mantenimento suo(...)
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    Fascicolo 35
Minutario del notaio Maynero col relativo indice. Le minute ivi contenute sono tutte dell'anno 1499, e riguardano la città d'Asti e il suo contado
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    Fascicolo 36
Sigismondo Simoneta protonotario apostolico costituisce in suoi procuratori speciali i RR. PP. Pietro Piola milanese, Filippo di Corneliano d'Asti, Priore della Certosa d'Asti e D. Alessio di Vercelli Priore del Convento di S.ta Maria nuova della città d'Asti della Congregazione lateranense, per alienare il dominio diretto a lui spettante sopra parte d'una casa posta in Asti nel borgo di S.ta Maria nuova nel luogo detto Pozzolo, e per esigere i dovuti fitti dei fratelli Saraceno di Portacomario. 27 9bre 1500
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    Fascicolo 37
Antonio Grosso panattiere cittadino d'Asti vende a nome suo e a quello di Domina sua moglie al monastero di S.ta Maria Nuova d'Asti una pezza di terra di moggia 4 e tavole 7 con casa, aia, e orto, posta sulli fini d'Asti ove dicesi ad penazium, pel prezzo di 98 scudi d'oro del sole, alla ragione di grossi 42 di Savoia per ciascuno scudo. 21 giugn. 1502. Domina moglie del sopraddetto Antonio ratifica la sopraddetta vendita. 21 giugno 1502
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    Fascicolo 38
Il nob. Ottaviano Lupo del fu Benedetto, cittadino d'Asti vende per 50 scudi del Re, a nome suo e a quello d'Oddone suo fratello, al nob. Secondino Lupo cittadino d'Asti, acquirente a nome suo e a quello d'Obertino suo fratello, il diretto dominio e la proprietà d'una casa posta in Asti nel borgo di S.ta Maria Nuova, tenuta in fitto perpetuo da Nicola Gralia cittadino d'Asti mediante annui scudi 2 1/2 del re, e col patto di poterla affrancare con 50 scudi del re. 8 ag. 1502. Ratifica della sopraddetta vendita per parte del sopraddetto Oddone Lupo. 9 sett.bre 1502
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    Fascicolo 39
Copia di testamento d'Enrieto de Bergagna, cittadino d'Asti, confratello del terz'ordine di S. Francesco, in cui egli ordina di essere seppellito nella chiesa di S. Bernardino presso le mura della città d'Asti; fa vari legati a varie chiese d'Asti; lega 25 fiorini a suo figlio Francesco monaco dell'Ordine dei Regolari di S. Francesco, e lega pure fiorini 100 alla sua serva, ma condizionatamente. Finalmente istituisce a sua erede universale la sua moglie Giovannina durante solo sua vita; e morta questa, vuole che tutto venga distribuito ai poveri, ad eccezione di 50 fiorini da darsi a ciascuna delle figlie ancor nubili del suo nipote Gio. Pietro Bergagna. 11 ottobre 1505
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    Fascicolo 40
Affittamento dei diritti di piazza per le fiere e mercati della città d'Asti fatto per anni 10 da Giacomo Huraulz consigliere del re, e generale delle finanze, a favore di Stefano e Secondino fratelli Viel mediante la somma di 600 scuti del Sole. 8 agosto 1506
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    Fascicolo 41
Minutario del Notaio De Faxolis, con indice - Gli atti contenuti sono dell'anno 1507, ad eccezione di due del 1517. 1507
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