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Materie ecclesiastiche - Carte


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Materie ecclesiastiche per categorie -> Categoria 17. Uso dei pareri forestieri
Mazzo 6. Inv.
Milano Regio Economato ed Exequatur
Fascicolo 1 Ordinanza del Senato di Milano, per cui manda immettersi l'Abbate Belcredi all'attual possesso dell'Economato Regio vacato per la morte dell'Abbate Gorano suo antecessore. Del primo d'aprile 1704 -
Fascicolo 2 Istruzione Regia ai Regj Subeconomi dello Stato di Milano, ed ai loro Cancellieri per l'esercizio del loro impiego, relativamente alla conservazione dei Regj dritti -
Fascicolo 3 Provvisione del Governatore di Milano riguardante l'esercizio del Regio Economato. 10. di giugno 1704 -
Fascicolo 4 Informazioni prese dal Conte Beraudo di Pralormo Podestà della Val Sesia in comprovazione dello stile praticato nella detta Valle, che niun Ecclesiastico potesse ottenere il possesso di qualsivoglia benefizio senza impetrare preventivamente il Regio placet. E ciò in occasione, che Monsignor Visconti Vescovo di Novara pretendeva, che il Prete Ripa da lui provvisto della Cura della Rocca ne prendesse il possesso senza il suddetto Regio placet. 1705 -
Fascicolo 5 Consulta del Senato di Milano al Principe Eugenio di Savoja Governatore di quel Ducato, acciocchè deputasse provvisionalmente un Economo Regio; e ciò in occasione che l'Abbate Belcredi aveva tralasciato d'esercire il detto Uffizio. 24. di novembre 1706 -
Fascicolo 6 Deputazione d'Economo Regio provvisionale fatta dal Principe Eugenio di Savoja Governatore di Milano nella persona del Canonico Francesco Visconti. 4. X.mbre 1706. Coll'approvazione del Senato di Milano delli 9. detto mese; ed altra del Cardinale Archinto Arcivescovo di Milano delli 28. febbrajo dell'anno susseguente. 1707 -
Fascicolo 7 Ordine del Senato di Milano al Senatore Trotti di spedire il Regio exequatur alle provvisioni di S. Santità ottenute da D. Steffano Basilica-Petri: stato detto exequatur negato dall'antecedente Economo, indi ritardato dal successore a motivo di non essere ancor provvisto del breve Apostolico per l'esercizio del suo impiego. 14. gennajo 1707 -
Fascicolo 8 Ordine del Senato di Milano al Senatore Trotti di concedere nella vacanza dell'Economato il Regio exequatur al breve di S.S. ottenuto dall'Abbate cittadino, e portante commissione in partibus per conoscere in grado d'appello in una causa civile già agitata avanti il Vicario Arcivescovile. 5. febbrajo 1707 -
Fascicolo 9 Deputazione del Canonico Francesco Visconti in Economo Generale Apostolico dello Stato di Milano fatta dal Cardinale Archinto a ciò spezialmente delegato. 28. febbrajo 1707. Con l'approvazione di quel Senato delli 3. marzo medesimo anno 1707 -
Fascicolo 10 Quesiti, colle risposte, riguardanti gl'usi dello Stato di Milano: I°. Nel prendersi il possesso dei benefizj dai provvisti sì dalla Santa Sede, che dai Vescovi, ed altri ordinarj dello Stato. 2°. Nel dar corso alle provvisioni della Camera Apostolica, ai monitorj, ed interdetti, ai decreti, ed ordini delle Congregazioni di Roma, ed alle cause delegate ai Vescovi, od altri Ecclesiastici. Con una memoria sovra i carichi, che si pagano dagli Ecclesiastici per i loro patrimonj, e per gli altri beni, che possedono; e sovra le dispense del Senato ai medesimi necessarie, affinchè possano acquistare, o succedere nei beni -
Fascicolo 11 Patenti del Duca Vittorio Amedeo II. d'Economo Generale Regio a favore dell'Abbate Ferrero di Lavriano nelle Provincie d'Alessandria, e Lumellina, nella Valle di Sesia, e nella Città di Valenza smembrate dal Ducato di Milano, ed unite alla di lui Corona. 3. giug.o 1707. Con due memorie, la prima circa l'uffizio del Vice-Economo: la seconda riguardante l'istruzione per l'Economo Generale suddetto, e per i suoi Subec.mi. -
Fascicolo 12 Deputazione delli Conte, e Presidente De Gubernatis, e Conte, e Senatore Provana per Soprintendenti dell'Economato nelle Provincie smembrate dallo Stato di Milano a favore di S.A.R. 4. giugno 1707 -
Fascicolo 13 Istruzione data all'Economo di S.A.R. dal Presidente Pallavicino per le Città, terre, e luoghi, che smembrati dallo Stato di Milano sono stati aggregati a quelli di detta A.R. -
Fascicolo 14 Cauzione prestata da Francesco Gola per il P.e Giuseppe Gola stato dall'Economo Generale Abbate di Lavriano deputato Tesoriere de' redditi de' benefizj vacanti delle Provincie d'Alessandria, Lumellina, Val di Sesia, e Valenza. 19. agosto 1707 -
Fascicolo 15 Monitorio del Vescovo di Novara contro l'Economo Generale Regio Abbate di Lavriano, per aver egli senza il breve Apostolico esercito nella Valle di Sesia il suo impiego, deputati Subeconomi, ed amministrati i frutti della vacante Parrochiale del Luogo della Rocca. 6. 8.bre 1707 -
Fascicolo 16 Memoriali sporti a S.S. dall'Abbate Ferrero di Lavriano per mezzo del Cardinale Grimani, affine d'ottenere il breve d'Economato Apostolico per quella parte dello Stato di Milano, che è stata ceduta a S.A.R.; con diverse memorie, e lettere concernenti la risposta data dal Papa di non volerglielo concedere, fuorchè preceda la rivocazione di tutti gli atti fatti in qualità d'Economo Regio, e ricorra a S. Santità per l'assoluzione delle censure incorse. 22., e 29. d'ottobre 1707 -
Fascicolo 17 Memoriale sporto per parte di S.A.R. di Savoja a S.M. Cesarea, acciò questa interponga li suoi Uffizj, perchè la detta A.R. ottenga da S. S.tà il breve Apostolico solito concedersi agli Economi Regj nello Stato di Milano a favore dell'Economo da detta A.R. nominato in quella parte dello Stato di Milano da detta S.M. ceduto alla prefata A.R. per i benefizj, che saranno in essa parte di Stato vacanti -
Fascicolo 18 Risultato d'un congresso tenutosi relativamente ai seguenti oggetti. I°. Se l'Economo Regio delle Provincie smembrate dallo Stato di Milano potesse esercire il suo Uffizio, non essendo ancora provvisto di breve per l'Economato Apostolico. 2°. Quali atti potesse esercire avanti d'ottener d.o breve. 3°. Quali fossero i mezzi di conservar quella regalia contro le opposizioni di Roma. 4°. Se si potesse ordinare agli Uffiziali dell'Economato della Val Sesia di non comparir in prima istanza fuori degli Stati in alcun Tribunale, ancorchè Eccl.co. 21. 9.bre 1707 -
Fascicolo 19 Ragionamento, o sia memoria, in cui, premessa l'origine, ed il progresso della regalia dell'Economato nello Stato di Milano: e le varie contese avute colla Curia Romana, e coi Vescovi dello Stato per mantenerne l'esercizio, viene a farsi vedere non essere sussistente la pretensione della Corte di Roma, che prima di concedere all'Abbate di Lavriano Economo Regio il breve d'Economo Apostolico debbano dal medesimo ritrattarsi gli atti da lui fatti nella qualità suddetta; e che nella supplica per ottener quel breve non debba esprimere la detta qualità d'Economo Regio. Con due altre memorie relativamente alle suddette pretensioni di Roma -
Fascicolo 20 Rimostranza dell'Avvocato Generale Riccardi per comprovare la ragione, e possesso, in cui sono i Regj Economi di esercire il loro uffizio, anche avanti d'avere da Roma il breve per l'Economato Apostolico: e per conseguenza, che essendosi dal moderno Regio Economo esercito il Regio Economato ne' limiti dell'autorità R.a, non se gli doveva di poi negare il breve Apostolico -
Fascicolo 21 Deputazione fatta dall'Abbate di Lavriano Economo Generale Regio di Domenico Berlenda in Tesoriere di detto Regio Economato nelle Provincie d'Alessandria, Lumellina, Valle di Sesia, e Valenza; colla cauzione per esso prestata per l'esercizio di detto carico. 17. giugno 1709 -
Fascicolo 22 Relazione dell'Abbate di Lavriano Economo Generale Regio delle Provincie state smembrate dallo Stato di Milano, ed unite alla Real Corona di Savoja, di quanto fu da lui nella qualità suddetta operato in dette Provincie, e massime nella Valle di Sesia, prima d'ottenere il breve d'Economo Apostolico; contenente pure I procedimenti del Vescovo di Novara, che per impedire nella Val Sesia la Regalia dell'Economato pubblicò monitorj contro il Podestà, suoi Uffiziali, Consoli della Rocca, ed alcuni Canonici, e contro il suddetto Economo Generale, e suo Subeconomo Canonico Zenoni: e la trattativa con Roma per mezzo del Cardinale Grimani, affine d'ottenere il breve Apostolico e la conservazione de' Regj dritti. 1710 -
Fascicolo 23 Memoria sovra le pretensioni del Vescovo di Novara; che il Regio Economo non potesse esercire il suo impiego senza il breve Apostolico: e sovra gli attentati di detto Monsignore contro il Regio Economato, ed i Regj dritti, avendo fulminate le censure contro tre Canonici di Val Sesia. Il primo, perchè aveva chiesto al Regio Economo il placet per prendere possesso del Canonicato confertogli da Monsignore. Il secondo, per aver installato il detto Canonico sovra le bolle del Vescovo, e sul Regio placet. Il terzo, per aver, come subeconomo Regio, fatta la riduzione d'un benefizio vacante. Censurato pure il Notajo, che rogò la suddetta istallazione. Con aver anche censurati il Pretore di Varallo, il suo Vicario, ed il suo Luogotenente, ed il Bargello. Il primo, perchè ordinò ad un Chierico d'andar a Torino per prendere gli ordini di S.M., sotto pena di riduzione de beni temporali, e del bando (...) -
Fascicolo 24 Quesiti fatti all'Avvocato Caroelli sovra li seg.ti punti I°. Che cosa debba operare il Regio Economo ne' casi, che per colpa di Roma non ha potuto aver il breve Apostolico, e che si passasse a qualche scomunica contro del medesimo, o suoi Uffiziali. 2°. Se si possano obbligare i Parrochi nel suddetto caso all'impetrazione del placet. 3°. Che cosa siasi praticato contro que' Parrochi, che hanno preso il possesso senza avere il placet. 4°. Che cosa siasi praticato, quando, trovandosi uniti il Regio, ed Appostolico Economato, qualche Parroco non abbia voluto osservare i soliti stili. 5°. Se gli ordini ad audiendum verbum Regium, oppure di sfratto siano usciti dal Sovrano, o dal Senato, e se in iscritti, oppure ad aures. 6°. Quali mezzi siansi adoperati quando i Vescovi, e massime i forestieri aventi parte della loro giurisdizione negli Stati, hanno pubblicati (...) -
Fascicolo 25 Riflessi sovra due lettere del Principe d'Avellino; cioè se fosse conveniente d'istare presso S. S.tà per la confermazione della sospensione delle censure pubblicate dal Vescovo di Novara da concedersi dalla S.ta S. colla clausula di reincidenza ripugnante alla nullità d'esse: e se fosse pur conveniente, che S. S.tà concedesse a quel Vescovo la facoltà d'assolver i censurati. In qual maniera dovesse il Regio Economo ricorrere per ottenere il breve Apostolico; e circa la ritrattazione, che la Corte di Roma pretendeva dovesse da questo farsi degli atti da lui fatti coll'autorità Laicale. Cogli spedienti praticabili in tali circostanze -
Fascicolo 26 Risultato del Congresso, in cui, approvandosi la pubblicaz.ne delle provvisioni del Senato, che dichiaravano la nullità della sentenza, e fulminazione delle censure fatta nella Val Sesia per parte del Vescovo di Novara, si propongono ancora diversi spedienti per prevenire l'effetto degli ulteriori procedimenti di quella Curia a tale riguardo. 22. gennajo 1711 -
Fascicolo 27 Istruzioni date al Conte, e Senatore Cumiana sovra ciò, che'egli doveva d'ordine di S.A.R. eseguire nella Val Sesia a riguardo delle turbolenze ivi eccitate dalla Curia Vescovile di Novara per impedire l'esercizio del Regio Economato. 29. gennajo 1711. Con varie notizie ricavate dalle scritture di colà trasportate dal detto Senatore, e dalla di lui relazione. Ed un ricavo di varie lettere relative alle sud.e turbolenze -
Fascicolo 28 Relazione dei sentimenti della Giunta di Milano sovra i procedimenti di Monsignor di Novara, e censure da lui pubblicate nella Val Sesia, e di quanto fu d'ordine della medesima operato, per portar quel Prelato alla sospensione d'esse censure. Col sentimento della detta Giunta, che una lettera pastorale di quel Vescovo dovesse con di lui dichiarazione venir ritrattata a riguardo delle espressioni in essa contenute. 1711 -
Fascicolo 29 Risultato di congresso, in cui, espostesi le difficoltà, che sarebbero per incontrarsi nel voler far ritrattare da Monsignor di Novara le improprie espressioni di sue lettere pastorali inviate nella Val di Sesia, viene a suggerirsi in quali termini debba venire concepita d.a ritrat.ne. 14. feb.o 1711 -
Fascicolo 30 Lettere del Cardinale Paolucci al Vescovo di Novara contenenti i motivi, per i quali S. S.tà non era per approvare la sospensione fatta da quel Vescovo delle censure dalla sua Curia pubblicate nella Valle di Sesia. Con partecipazione, che detta S. S.tà gli concedeva la facoltà di poter assolvere i censurati, con reincidenza dopo due mesi; ed altres la proroga della medesima assoluzione. 21. feb.o, e 13. giugno 1711 -
Fascicolo 31 Progetto di dichiarazione da farsi da Monsignor Vescovo di Novara in ritrattazione dell'espressioni da lui usate in sue lettere pastorali di sospensione delle censure pubblicate nella Valle di Sesia. 27. febbrajo 1711 -
Fascicolo 32 Parere della Giunta di Milano coerentem.te a quanto segue I°. Se dovessero gli Scomunicati della Val Sesia lasciarsi in libertà di farsi assolvere. 2°. Se, stante l'indipendenza dell'Economato Regio dall'Apostolico, convenisse, che il Principe d'Avellino agisse apertamente a nome del Governo di Milano per far ottenere all'Abbate di Lavriano il breve d'Economo Apostolico. 3°. Come dovessero essere concepite le dimande del detto Abbate di Lavriano per il fine suddetto. 24. marzo 1711 -
Fascicolo 33 Riflessi da portarsi sotto la ponderazione della Giunta di Milano. in aprile. 1711. I°. Se convenisse proporre a S. S.tà, ed al Vescovo di Novara la conferma della sospensione delle censure colla clausola di reincidenza. 2°. Se dovessero accettarsi le assoluzioni proposte da Roma nella lettera del Principe d'Avellino, e poi dal Vescovo di Novara in di lui lettera al Fiscale Aracelli. 3°. Se convenisse far la facilitazione d'accettare la sospensione di quelle censure, che avrebbero dovuto venir ritrattate, con che la detta sospensione si facesse con lettere pastorali di quel Vescovo, e senza reincidenza. 4°. Se fossero ammessibili le condizioni proposte dal detto Vescovo nella lettera suddetta, cioè, che ricorrendosi a Roma per l'Economato Apostolico, I.° detto Econom.o si dimandasse per conferma. 2°. dovessero ritrattarsi tutti gli atti stati fatti (...) -
Fascicolo 33 Risultato di Congresso sovra le provvidenze necessarie per correggere alcuni Ecclesiastici della Valle di Sesia, li quali contro gli espressi ordini di S.A.R. avevano rinovato la memoria, ed i pregiudizj delle censure state ivi pubblicate, a motivo, che fosse cessata la sospensione delle medesime, e sovra i mezzi di far continuare in detta Valle l'esercizio delle Sagre funzioni. I°. giugno 1711 -
Fascicolo 35 Congresso tenutosi a riguardo di ciò, che dovevasi operare dal Pretore di Val Sesia in occasione, che il Prevosto di Varallo contro l'istanza fattagli d'ordine di S. A. R. aveva negato di far le funzioni della solennità del Corpo del Signore dipendentemente dalle censure pubblicate dal Vescovo di Novara. 17. giugno 1711 -
Fascicolo 36 Istruzione all'Abbate del Maro spedito a Roma in forma privata coll'oggetto di ripigliare li negoziati interrotti dal Conte De Gubernatis, e rappresentare di più gli incidenti occorsi nella Valle di Sesia in ordine all'Economato Regio, e per ottenere all'Abbate di Lavriano la qualità d'Economo Apostolico. 18. giugno 1711 -
Fascicolo 37 Risultato di congresso riguardante la surrogazione d'un nuovo Pretore per la Valle di Sesia, e le rappresentanze da farsi a S. S.tà sovra le perturbazioni della Curia di Novara. 26. giugno 1711 -
Fascicolo 38 Risultato di congresso tenutosi in Milano coll'intervento del Vicario Generale Vescovile di Novara, che fece relazione del concertato tra il Governo di Milano, e Monsignor di Novara, che dovesse questo far continuare le Sagre funzioni nella Valle di Sesia, e far dissimulare, che fosse ivi spirata la sospensione delle censure, con reincidenza. Col ragguaglio della renitenza del Prevosto di Varallo in fare le funzioni della solennità del Corpo del Signore; e proposizioni fatte per parte di quel Vescovo per proccurare all'Abbate di Lavriano il breve d'Economo Apostolico. 26. giugno 1711 -
Fascicolo 39 Nota di varie scritture, memorie, e lettere relative alle censure dalla Curia di Novara fulminate nella Valle di Sesia. primo di luglio 1711 -
Fascicolo 40 Lettera scritta dall'Abbate di Lavriano all'Avvocato Raineri, acciocchè gli ottenesse da S. S.tà la provvisione dell'Economato Apostolico, che soleva concedersi all'Economo Regio dello Stato di Milano. 30. luglio 1711 -
Fascicolo 41 Risultato di congresso relativamente alla supplica da mandarsi a Roma dall'Abbate di Lavriano per ottenere il breve d'Economo Apostolico: e circa la maniera di richiamare due Preti stati espelliti dalla Valle di Sesia per aver eccitati torbidi in occasione delle censure ivi pubblicate dal Vescovo di Novara. 11. ag.to 1711 -
Fascicolo 42 Risultato di congresso, in cui si approva il progetto contenuto nell'annesso articolo di lettera dell'Abbate del Maro circa la maniera d'ottenere all'Abbate di Lavriano il breve d'Economo Apostolico; e di ultimare tutte le pendenze anche a riguardo delle censure, nelle quali poteva essere incorso detto Abbate di Lavriano: con conservare al Regio Economato delle Provincie smembrate dallo Stato di Milano tutte le prerogative del Regio Economato di quel Ducato. 5. di novembre 1711. Con minuta del memoriale da presentarsi a S. S.tà dall'Abbate di Lavriano per ottener il suddetto breve nella forma, di cui nel detto progetto -
Fascicolo 43 Risultato di congresso riguardante la forma, con cui doveva essere concepita la supplica da presentarsi a S. S.tà dall'Abbate di Lavriano per ottenere il breve per l'esercizio dell'Economato Apostolico. 19. 9.mbre 1711 -
Fascicolo 44 Punti concertati col Marchese di Prieno. I°. Che si dovesse esercire l'Economato R.o, ancorchè non s'avesse ancora il breve di Roma per l'Apostolico. 2°. Che l'Abbate di Lavriano nel chiedere l'Economato Apostolico proponesse solamente la ritrattazione degl'atti, che potessero spettare a questo Ec.to. 3°. Che non si dovesse accettare il tenor di memoriale, e ritrattazione proposti da Roma, massime a riguardo della restituzione de' frutti, che devono conservarsi dall'Economato Regio. 4°. Che in questa materia si dovesse agire di concerto col Governo di Milano, come d'interesse comune -
Fascicolo 45 Lettere del Senato all'Abbate di Lavriano Economo Generale Regio, in cui gli ordina di concedere, o depellire per il Regio placet le provvisioni stategli da diversi Ecclesiastici presentate. 1711. in 1723 -
Fascicolo 46 Progetto dell'Abbate di Lavriano contenente gli spedienti da praticarsi per rimediare agli abusi, che venivano introdotti dalla Corte di Roma, la quale aveva trasmesso ai Vescovi, e Vicarj Capitolari degli Stati di S. A. R., dove non v'è l'Economato, un'insolita formola di giuramento, per cui i nuovi provvisti prima d'ottenere il possesso de' benefizj venivano obbligati a non presentare le rispettive bolle: di più dato ordine ai detti Vescovi, e Vicarj di non eseguire le provvisioni Apostoliche, che avessero il Regio exequatur -
Fascicolo 47 Rimostranza della giustizia de' fatti seguiti nella Valle di Sesia; e dell'insussistenza delle censure pubblicate dalla Curia Vescovile di Novara per impedire l'esercizio del Regio Economato, e l'esecuzione degl'ordini R.j. Unitamente alle dette censure state profferte contro li Canonici Bosco, e Gibellino, perchè erano ricorsi all'Uffizio del Regio Economato; contro il Pretore, e suoi Uffiziali, perchè avevano eseguito i Regj ordini per l'espulsione di due Ecclesiastici turbatori dello Stato: e contro alcuni Uffiziali del Regio Economato, perchè mantenevano nell'antico suo esercizio il detto impiego. 1711 -
Fascicolo 48 Memoria, in cui, stabiliti i fondamenti della Regalia dell'Economato nello Stato di Milano, e l'antico possesso di quei Sovrani di deputare persone laiche per la riduzione, ed amministrazione de' redditi di tutti i benefizj vacanti, viene a dedursi, che quantunque per togliere ogni contesa si sia poi deputata in Economo Regio una persona Ecclesias.a, non aveva però il Vescovo di Novara alcun fondamento di procedere con un monitorio contro il Conte di Pralormo Pretore di Valle di Sesia, perchè d'ordine di S. A. R. avesse fatto procedere alla riduzione del benefizio curato del Luogo della Rocca. Con i motivi, ai quali viene appoggiata detta riduzione -
Fascicolo 49 Rappresentanza degli abitanti della Valle di Sesia a S. S.tà per ottenere la rivocazione delle censure fulminate dal Vescovo di Novara contro i loro Ecclesiastici, perchè ubbidivano il Duca di Savoja a riguardo della regalia del Regio Economato; e per dimostrare alla S.ta S. l'antico possesso di detta Valle d'avere un Regio Economo de' benefizj vacanti, per cui vien dato il Regio placet ai provvisti. 1711 -