Materie ecclesiastiche

Home

Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Materie ecclesiastiche per categorie -> Categoria 17. Uso dei pareri forestieri
Mazzo 9. Inv.
Milano Immunità locale
Fascicolo 1 Lettere di S.M. Cattolica, colle quali proibisce espressamente l'osservanza della bolla Gregoriana nello Stato di Milano. 15. di novembre 1614 -
Fascicolo 2 Consulta del Senato di Milano a S.M. Cattolica nella causa d'un certo Ravarino stato estratto dalla Chiesa come reo d'omicidj anche proditorj, poi di aver eccitati tumulti, e sedizioni in occasione, che il braccio secolare erasi portato in detto luogo sacro per arrestarlo, ed impedire ulteriori misfatti da lui minacciati; ed a riguardo delle opposizioni degli Ecclesiastici in tal occasione, quali non ostanti, era stato tradotto nelle carceri. 10. X.mbre 1663. Voto del Fisco, per cui, risultando dagli atti, che il medesimo Revarino era mentecatto, e furioso viene a conchiudersi, non essere in caso di venire assegnato a difese, e subire la pena dovuta ai suoi delitti. 2. maggio 1664. Con sentenza del Senato portante pena di morte al detto reo, sospesane però l'esecuzione, finchè fossero fatte alcune diligenze circa la qualità di furioso allegata in di lui favore. 10. luglio 1664 -
Fascicolo 3 Consulta del Senato di Milano al Governatore sovra gli attentati degli Ecclesiastici, i quali avendo arrestati alcuni Rei soggetti al solo foro laico, e tradotti nelle loro carceri sotto pretesto del luogo immune, in cui era seguito l'arresto, negavano di quelli rimettere alla Curia secolare, fuorchè a condizione di non dargli pena maggiore della galera, e non avendovi aderito il Senato, gli avevano condannati a tal pena, e di propria autorità fatti secretamente tradurre alle galere di Genova. 16. aprile 1666. Lettere del Governo al Senato in risposta della suddetta consulta, per le quali gli manda di ricercare, e mettere in uso i rimedj più pronti, ed efficaci per riparare ai suddetti attentati. 24. suddetto aprile -
Fascicolo 4 Lettere di S.M. Cattolica in confermazione d'altre precedenti per l'espressa proibizione dell'osservanza della bolla Gregoriana nello Stato di Milano. 14. X.mbre 1666 -
Fascicolo 5 Lettere di S.M. Cattolica, per cui, proibita nuovamente l'osservanza della bolla Gregoriana, s'ordina, che li Delinquenti, quali pretendono immunità, siano frattanto custoditi nelle carceri Regie. 15. aprile 1667 -
Fascicolo 6 Dispaccio di S.M. Cattolica riguardante la carcerazione di Pompeo Visconti reo di delitto capitale, e sovra la questione insorta coll'Arcivescovo Litta, che pretendeva fosse stato estratto da luogo immune, e dovesse su tal particolare osservarsi la bolla Gregoriana. 9. 7.mbre 1669 -
Fascicolo 7 Lettera della Congregazione dell'Immunità al Cardinale Arcivescovo di Milano, per fare coll'assistenza d'un Ecclesiastico estrarre dalle Chiese, e luoghi immuni i disertori ivi rifuggiti, e consegnarli al loro Capitano, mediante il giuramento del medesimo di non castigarli per tal delitto. 4. 7.mbre 1683 -
Fascicolo 8 Memoria di quanto fu proposto dagli Agenti di Napoli, e Milano circa l'immunità locale relativamente ai seguenti punti. I°. A chi spetti la cognizione sovra i delitti dei rifuggiti, e come si debba procedere secondo i varj casi. 2°. Quai luoghi debbano considerarsi immuni. 3°. Quali delitti debbano essere eccettuati. 4°. Quali prove si ricerchino per escludere i Rei dall'asilo -
Fascicolo 9 Memoria degl'abusi, che corrono nello Stato di Milano intorno all'immunità locale, la Sovranità della Riviera d'Orta, collettazione sovra la porzione spettante alli massari degl'Ecclesiastici, collazione de' benefizj a' forestieri in pregiudizio anche della nomina, che spetta al Sovrano, soppressione d'Ordini Religiosi senza convertir li redditi in altre opere pie: formata a motivo di chiamarne alla Corte di Roma gl'opportuni ripari -
Fascicolo 10 Voto del Fisco di Milano, con successiva sentenza di quel Senato, per cui si manda al Pretore d'Arcisate di proseguir la causa contro l'omicida Parietti stato arrestato in una casa Parrochiale del Luogo del Bosco; e ciò a motivo, che detta casa non doveva considerarsi immune, perchè non coerente alla Chiesa, e separata dalla medesima per mezzo d'una piccola piazza. 11. marzo 1720 -
Fascicolo 11 Voto del Fisco di Milano conchiudente, doversi rimettere alla Curia secolare Cesare Martinazzo reo d'omicidio proditorio, stato dagli Ecclesiastici arrestato in Chiesa, e ditenuto nelle carceri Arcivescovili; ed escludente le pretensioni dei detti Ecclesiastici, che non volevano deferire al processo formato dal Giudice Laico, ma ripetere i testimonj, ed assegnare il reo a difese; e, dando sinistra interpretazione alla bolla Gregoriana, insistevano, che per l'esclusione dall'asilo non bastassero semipiene prove, ma concludenti: in oltre che il detto omicidio non potesse dirsi proditorio, non dovendo qualificarsi tale, se l'avevano preceduto antecedenti risse, ed inimicizie. 5. giugno 1720. Con uno scritto degli Ecclesiastici in risposta al detto voto per provare quanto essi asserivano. Consulta del Senato di Milano a S.M.C., e decreto dello stesso Magistrato per sostenere la Regia giurisdizione nella suddetta causa dell'omicida Martinazzo 19 febbr.o 1721 -
Fascicolo 12 Dispaccio di S.M. Cattolica Cesarea, per cui viene proibita nello Stato di Milano la pubblicazione, e l'osservanza della bolla di Benedetto XIII. riguardante l'immunità locale. 19. X.mbre 1725 -
Fascicolo 13 Voto del Fisco di Milano, in cui per dimostrare, che non si doveva accettare la bolla Benedittina sovra l'immunità locale, se ne fa il parallelo con la Gregoriana stata neppure accettata, ed esaminandosi il disposto nell'una, e nell'altra, vengono ad enumerarsi i pregiudizj, che deriverebbero alla Regia giurisdizione, ed al pub.co bene dall'osservanza degl'articoli in essa contenuti. 11. marzo 1726 -
Fascicolo 14 Consulta del Senato di Milano per l'esclusione della bolla Benedittina riguardante l'immunità locale, ed in cui si dimostra, che non essendosi ricevuta la bolla di Gregorio XIV. non si deve neppure introdurre l'osservanza di quella di Benedetto XIII. pei pregiudizj, ancora più gravi, che verrebbe a recare alla Regia giurisdizione, ed al pubblico bene: si suggerisce quanto deve rappresentarsi a S. S.tà su tale soggetto; con informativa di ciò, che fu già operato presso la Corte di Roma in occasione della suddetta bolla Gregoriana, e dei varj inconvenienti, ch'essa veniva a produrre. 26. marzo 1726 -
Fascicolo 15 Voto del Fisco nella causa di Lorenzo Musso estratto dalla Chiesa per aver fabbricata falsa moneta; e relativamente ai seguenti articoli. I°. Se la Chiesa, in cui si era rifuggito, fosse immune; considerata tale, avuto riguardo ad alcune funzioni, che vi si facevano, motivo di non riguardarla come Oratorio privato. 2°. Se il portico annesso a detta Chiesa, e sotto il medesimo tetto, avente accesso immediato colla med.ma dovesse essere egualmente immune. 3°. Se a tenore delle deposizioni de' testimonj l'uscita del reo dal luogo sacro accompagnato da' birri dovesse considerarsi volontaria, oppur forzosa. 4°. Se il suddetto delitto godesse dell'immunità Ecclesiastica, quantunque eccettuato nella bolla Benedettina, non essendo questa mai stata accettata. 5°. Se il reo avesse rinunziato all'asilo, perchè non si era nuovamente rifuggito, avendo avuto il tempo di farlo; e se fosse sufficientemente reintegrato della violata immunità, essendo stato rilasciato libero 10 maggio 1727 (...) -
Fascicolo 16 Memoria mandata da Milano dal Cavaliere Castelli, formata da due Senatori, ed un Fiscale di quel Senato sulli seguenti quesiti in ordine agli usi di Milano per l'asilo Ecclesiastico, cioè I°. Se li rei si estraggono dalla Chiesa coll'autorità, e braccio della Giustizia secolare solamente, o con la previa partecipazione, od autorità, e braccio dell'Ordinario Ecclesiastico. 2°. Se spetti al Giudice Ecclesiastico, od al Secolare il decidere, se un reo possa godere, o no, dell'asilo. 3°. Se si consideri per immune il luogo sacro solam.te, come sono le Chiese interiormente, ovvero anche l'atrio, e portici esteriori, la porta, e muraglie esterne, il Conclave, e tutto il Chiostro de' Regolari, la casa del Vescovo, o Parroco, attenente alla Chiesa, il cimiterio, il giardino, ed altre coerenze, e quali. 30. 9.mbre 1728 -
Fascicolo 17 Lettere, e verbali dell'Intendente Prefetto, e Maggior Magistrato, e del Giudice d'Alessandria riguardanti l'arresto preteso seguito in attenenza della Chiesa Parrochiale di S. Maria della Sanità negli orti di detta Città di Andrea Bonabello inquisito d'uxoricidio: con due tipi di detta Chiesa. in luglio 1729. E due pareri riguardanti il suddetto arresto, uno del Procuratore Generale, e l'altro del Vicario Gen.le del Vescovo d'Alessandria contrariati circa l'immunità locale -
Fascicolo 18 Memoria dell'Abbate Palazzi sugli usi dello Stato di Milano a riguardo dell'immunità locale. 1730 -
Fascicolo 19 Parere del Congresso conchiudente, non dover godere dell'asilo un soldato del Reggimento Schoulembourg rifuggiatosi nella Chiesa de' Padri di Sant'Andrea d'Alessandria per omicidio proditorio reiterato nella persona del Caporale, che lo custodiva, ed essersi perciò potuto estrarre dal Giudice secolare d'autorità propria, senza chiederne la licenza al Vescovo, spettando al solo Giudice laico di conoscere, se il delitto sia, o nò, eccettuato, tale essendo l'uso dello Stato di Milano, dove non è stata ricevuta la bolla Gregoriana, nè la Benedittina. 13. luglio 1730. Con un progetto di memoria da comunicarsi al Vescovo d'Alessandria a tal riguardo -
Fascicolo 20 Memorie diverse tendenti a provare, che un soldato Eretico rifuggiato in una Chiesa di detto Luogo dello Stato di Milano non gode dell'asilo; ma può estrarsi dall'autorità secolare. Con copia di Regio biglietto al Senato a tale riguardo dipendentemente dalle rappresentanze del Vescovo di Pavia sull'ordine, che supponea dato in Valenza, perchè gli Eretici non dovessero godere dell'immunità della Chiesa. 3. d'ottobre 1730. E circa le doglianze fatte dal medesimo per essere dagli Uffiziali Regj state tolte le armi ad alcuni Eccles.ci -
Fascicolo 21 Ricorso supposto del Cardinale Arcivescovo di Milano alla Corte di Roma contro quel Governatore a motivo di lesa giurisdizione Ecclesiastica in detto Stato a riguardo de' seguenti capi, cioè d'immunità locale, personale, Reale, luoghi pii, somministrazione del braccio secolare, Regio Economato, ed altri. Con le risposte del Marchese Olivazzi a ciascuno di detti capi -
Fascicolo 22 Parere delli Primo Presidente Conte Caissotti, Vicario Generale Buglioni, e Conte Bogino sulla questione, se contro un soldato del Reggimento Lombardia accusato d'omicidio nella persona d'altro soldato del Reggimento del Re Francese, e rimesso dal Vescovo di Pavia colla condizione di doverlo restituire alla Chiesa quando fosse dichiarato, che goda dell'immunità, possa procedersi secondo gli usi di Milano, od abbia ad aspettarsi, che il suddetto Vescovo abbia data la sua declaratoria. 17. marzo 1736 -
Fascicolo 23 Parere delli Primo Presidente Conte Caissotti, Uditore Generale Bogino, e Vicario Generale Buglioni riguardo all'estrazione dal Luogo sacro di quattro soldati del Reggimento Svizzero du Paquier rei d'omicidio proditorio, e d'insidie contro un di loro Caporale: e s'esamina, se riguardo alla Provincia d'Alessandria s'abbia a permettere, che il Vescovo dichiari, se vi sia luogo all'asilo, o se s'abbiano ad osservar gli usi di Milano che portano, che basti una stragiudiziale informativa del fatto al medesimo Vescovo coll'esibizione del processo già formato. 10. aprile 1736 -
Fascicolo 24 Rappresentanza a S. M. dell'Uditore Generale Conte Bogino sulla traduzione nelle carceri Vescovili di Novara di un soldato del reggimento d'Aosta reo d'omicidio in seguito a rissa, ed estratto dalla Chiesa: chiede le Regie determinazioni. 11. ap.le 1736 -
Fascicolo 25 Rappresentanza dell'Uditore Generale di guerra Bogino a riguardo del Foriere Carlo Vercelli stato estratto in Tortona da luogo sacro per aver ucciso proditoriamente il Sarto Vignati, richiamato con tutto ciò dalla Curia Vescovile, che lo credeva degno di poter godere dell'asilo. 7. 7.mbre 1736 -
Fascicolo 26 Rappresentanza dell'Uditore Generale di guerra Bogino a riguardo d'un disertore del Reggimento Diesbak stato arrestato avanti la porta, e sotto lo stillicidio d'una cappella nel Novarese. 14. marzo 1738 -
Fascicolo 27 Raccolta de' documenti comprovanti quale sia la consuetudine della Diocesi di Pavia, ed altre circonvicine circa la restituzione di quelli, che dal Foro Laico, oppur anche dal Militare sono estratti da luogo sacro, od immune. 20. 9.mbre 1741 -
Fascicolo 28 Lettere di S.M. Cesarea per la rinnovazione degli ordini già pubblicati nello Stato di Milano contro l'osservanza della bolla Gregoriana. 18. 8.bre. 1741 -
Fascicolo 29 Voti fiscali conchiudenti, che dovesse goder dell'asilo Gio. Gasti, cui, mentre da un distaccamento di soldati veniva tradotto, senza essere legato, riuscì d'evadersi, ed attaccarsi ad un muro, che cingeva il cimitero della Parrochiale di Besnate, e con la mano destra abbracciare la parte interiore, tenendo un piede sul gradino immune, e l'altro fuori; detto confugiò si è provato con varj testimonj, benchè chi comandava il distaccamento dicesse d'averlo nuovamente arrestato avantichè toccasse il luogo sacro. 16. giugno 1751 Sentenza del Senato di Milano, che manda restituirsi alla Chiesa il suddetto Gioanni Gasti. 6. lug.o 1751 -
Fascicolo 30 Riflessi della Giunta stabilita dal Governo di Milano sulli progetti di trattativa colla Corte di Roma per istabilire una concordia a riguardo delle differenze, che vertivano per l'asilo Ecclesiastico ridotte alli seguenti punti, cioè I°. Alla competenza del giudizio. 2°. All'interinale custodia del reo. 3°. Alla qualità del titolo. 4°. Alla determinazione del luogo. 5°. Alla modulità delle prove, ed al grado delle medesime. 29. di settembre 1755. Con una deduzione storica de' fatti occorsi dal 1595. in poi per provare quanto si era per l'addietro osservato in ordine all'asilo dopo la pubblicazione della bolla Gregoriana -
Milano Braccio secolare
Fascicolo 1 Lettera del Vescovo d'Alessandria per la somministrazione del braccio secolare contro il Prete De Paz inquisito di falsità di testimonianza. 10. di X.mbre 1713 -
Fascicolo 2 Particola di relazione mandata a Roma dal Cardinale Borromeo circa l'impartizione del braccio secolare denegata dal Pretore di Varallo; con alcuni documenti ivi inserti. 1730 -