Testo
Voto del Fisco di Milano conchiudente, doversi rimettere alla Curia secolare Cesare Martinazzo reo d'omicidio proditorio, stato dagli Ecclesiastici arrestato in Chiesa, e ditenuto nelle carceri Arcivescovili; ed escludente le pretensioni dei detti Ecclesiastici, che non volevano deferire al processo formato dal Giudice Laico, ma ripetere i testimonj, ed assegnare il reo a difese; e, dando sinistra interpretazione alla bolla Gregoriana, insistevano, che per l'esclusione dall'asilo non bastassero semipiene prove, ma concludenti: in oltre che il detto omicidio non potesse dirsi proditorio, non dovendo qualificarsi tale, se l'avevano preceduto antecedenti risse, ed inimicizie. 5. giugno 1720.
Con uno scritto degli Ecclesiastici in risposta al detto voto per provare quanto essi asserivano.
Consulta del Senato di Milano a S.M.C., e decreto dello stesso Magistrato per sostenere la Regia giurisdizione nella suddetta causa dell'omicida Martinazzo 19 febbr.o 1721