Il catasto prende nome dal geometra Antonio Rabbini, posto da Cavour nel 1853 alla direzione generale del catasto presso il Ministero delle Finanze. Le operazioni di rilevamento, che per la prima volta danno a grande scala (1:500, 1:1000 e l:5000) una precisa rilevazione anche degli edifici, iniziano nel 1857 nella provincia di Torino e si estendono successivamente a quella di Novara, giungendo nel 1870 a completezza per i circondari di Torino, Pinerolo, Susa, Novara, Ossola e Pallanza. Il catasto Rabbini, pur non essendo stato mai attivato, costituisce la base del catasto dello stato unitario istituito con la legge n. 3682 del 10 marzo 1886. La documentazione prodotta nel corso delle operazioni catastali riflette solo la prima delle cinque fasi in cui esse avrebbero dovuto svolgersi: accertamento dei benifondi (misure particellari), determinazione della rendita netta (stima censuaria), controdeduzioni degli interessati, esazione della imposta, registrazione delle mutazioni di possesso.