SENTENZA arbitramentale proferta da Bonifacio fu Carlo, e da Nateo fu Garzilasco Marchesi di Ceva sulle differenze insorte tra Enrietto, Rolandino, e Marco fratelli fu Manfredo; e Gioanni, Giorgino, Aleramo, e Bernabone fratelli del fu Aimone tutti de' medesimi Marchesi di Ceva, per forma della quale si è dalli predetti Arbitri fra le altre cose dichiarato, che qualora li sud.ti Enrietto, e Rolandino, od alcuno d'essi non pagassero la somma ivi arbitrata, in tal caso dovesse spettare alli sud.i Gioanni, Giorgione, Aleramo, e Bernabone la 3.a parte del Castello, e luogo della Niella posseduta da quello d'essi Enrietto, e Rolandino che non avesse come sopra pagato, come sin d'allora essi Arbitri l'aggiudicavano a favore de' medesimi, e ciò nel caso però, che dal Duca di Milano venisse tal parte del Castello, e luogo rilasciata ad essi Enrietto, e fratelli. 1459
VENDITA fatta da Oddone fu Enrico de' Marchesi di Ceva, Consignore di Pamparato, e della Torre, col consenso di Brancaleone di lui fratello, come agnato più prossimo, a favore di Gioanni Francesco fu Natteo, e Gioanni Antonio fu Carlo de' medesimi Marchesi di Ceva, e Signori d'Ormea, Priola, Monasterolo, Roascio, e Torricella loro consanguinei, e più pross.i agnati, d'una metà della metà, cioè della 4.a parte indivisa col predetto Brancaleone del castello, luogo, villa, e territ.o di Pamparato, giurisd.ne, regali, ed altre ragioni alla sud.a porz.e apparten.ti, med.te il prezzo di fior. 500. ragionati a grossi 10. del Papa per caduno, moneta usuale corrente in Mondov , ivi sborsati. Delli 22. luglio 1485
DONAZIONE, ed Infeudazione fatta dal Re Ludovico di Francia, à favore di Franceschino, ed Emanuele fratelli de' Marchesi di Ceva, del Titolo del Marchesato di Ceva, e ragioni nel medesimo spettantigli, come pure del Castello, e Luogo di Sale sittuato in detto Marchesato, per essi, e Loro discendenti Maschj. Ed altri Successori capaci, secondo il Costume del Paese delli 27. Xmbre 1451
RICOGNIZIONE passata da Simondo Ruffino di Solere verso il Marchese Tommaso di Saluzzo, de' Castelli, e Luoghi di Salmour, e Villa Majrana, Giurisdizione, beni, e redditi dalli med.i dippend.ti delli 20. Luglio 1275
DONAZIONE dal detto Simondo Ruffino di Solere fatta à favore del detto Marchese Tommaso di Saluzzo de' Sudetti Castelli, e Luoghi di Salmour, e Villa Majrana del med.o giorno ed anno
COPIA non autentica dell'investitura del Luogo, e giurisdizione di S. Michele concessa dal Vescovo d'Asti a Guglielmo Marchese di Ceva; con Donazione del Luogo, e giurisdizione di Lezegno fatta dal Marchese Guglielmo a favore del Vescovo, e successiva investitura a titolo di feudo datagli dal Vescovo sud.o. 27. Ottobre 1198
INFORMAZIONI prese dal Podestà di S.ta Giuglia Sovra il piantamento de' termini fatto da quelli di Piana Stato di Mantova in pregiudizio di quelli di Niosa membro di S.ta Giuglia Stato di S.A.R. il Duca di Savoja. Delli 8. e 11. Giugno 1672
SENTIM.TO del Pro.re Generale Maistre sul Riccorso di Pietro Giugliano Bocca per La revisione della Sentenza della R.a Camera proferta sotto li 30. Gennajo 1740. nella Causa vertita tra il Vassallo Regis, e Maddalena Gagliardi per il Feudo di Scagnello, colla quale veniva detterminata La natura de' Feudi del Marchesato di Ceva. 15. Luglio 1750
CON Copia di due Decisioni registrate appresso il Tesauro
INFORMAZIONI fiscali prese d'ordine del Duca Carlo di Savoja contro Francesco Baron di Chivron a riguardo delle spese da questo fatte per le fortificazioni, e munizioni del Castello di Vico. Del 1514
PARERE del Conte Derossi di Tonengo Proccur.e Generale di S.M. sul Regio Beneplacito implorato dal Conte Gio. Battista Cordero tanto per l'acquisto di Punti 4. del Feudo, e Giurisd.e di Pamparato, de' quali nell'Instromento delli 4. Luglio 1700. quanto per la Successione avuta, come Erede del Conte Clemente Antonio di lui fratello de' Punti 3. da questo acquistati in vigore di Regie Patenti delli 27. Aprile 1753. 16. Luglio 1769.
CON altro Parere del medesimo delli 21. Marzo 1770. sulla restituzione in tempo implorata dal Sud.o Conte per l'acquisto de' sovrascritti 4. Punti, e per il Titolo Marchionale
PROCURA di Dorino de' Marchesi di Ceva, per prendere L'Investitura dal Re di Francia Delfino di Vienna, del feudo di Sale nel March.to di Ceva.
UNITAMENTE al Riccorso di Manuele de predetti Marchesi, Consignore di Sale, per ottenere L'Investitura della porzione al med.o spettante, in detto Feudo di Sale, come pure delle due parti del Molino d'esso Luogo, dal medesimo acquistate da Franceschino, e Dorino suoi fratelli. delli 9. Gennaro 1466
INVESTITURA concessa dal Marchese Tommaso di Saluzzo à favore di Simondo Ruffino del Castello, e Luogo di Salmour, e Villa Majrana, Giurisdizione, e redditi da' med.i dipendenti per esso, e suoi successori delli 20. Luglio 1275
STATUTI formati dalla Comunità di S. Michele sotto il dominio d'Oddone March.e di Ceva. 3. genn.o 1331.
Con alcune aggiunte fattevi ne' tempi posteriori
TESTIMONIALI d'attestazione di diversi Particolari di S.ta Giuglia comprovanti siccome il Finaggio di S.ta Giuglia si estende sino alla mettà del Torrente Uzzone, e per conseguenza Li Signori di detto Luogo hanno sempre giuridizionato sino alla mettà di detto Torrente. Delli 27. febbrajo 1675
GIURAMENTO di fedeltà prestata dalli Deputati della Communità di Villanova al Duca Emanuel Filiberto di Savoja nella persona del Senatore Malopera de' Marchesi di Ceva Commissaro Delegato da detta S.A. Delli 31. Agosto 1553
COPIA autentica della salvaguardia concessa dal Duca Carlo Emanuele a supplicazione della Comunità di S. Michele nel Marchesato di Ceva per le bealere denominata l'una della Piana, e l'altra di Carnerolo decorrenti sul territorio di detta Comunità. 13. Marzo 1675
SCRITTURE riguardanti le differenze insorte tra gl'Amministratori della Comunità di S. Michele provincia di Mondov , e i feudatarj d'esso luogo riguardo al porto del baldacchino nelle processioni. 1772
PROCURA di Arduino di Clermont Signore di S. Giorgio in capo di Pietro Vibò Segretario di S.A.R. il Duca di Savoja per prestargli il Giuramento di fedeltà per il Contado di Villanova, e sue dippendenze, e ripportarne a suo nome L'Investitura. Delli 6. Marzo 1623
TIPO della Viozena fatto dagli Ingegneri di S.M. il Re di Sardegna Francesco Gallo, e della Republica di Genova Matteo Vinzoni, coll'Intervento dell'Ingegnere di S.M.X.ma Pietro De la Navere, e da medesimi sottoscritto. Delli 25. 7bre 1731
DUE Lettere del Conte Avenati Giudice D'Ormea, con cui dà nottizia d'un considerabile tagliamento d'Alberi fatto nelle Viozene da cinque Particolari di Garezzo impiegati da Carlo Rosso della Pieve. Delli 10. e 17. Marzo 1732
CON una Memoria Sovra le providenze, che si debbono dare a riguardo del sudetto tagliamento
INFORMAZIONI prese dal Giudice D'Ormea in Agosto 1733. e 7bre 1734. Sovra il possesso degli Uomini di Quarzina quartiere D'Ormea di Seminare nell'Alpe D'Aiguetico, e sovra varj Insulti fatti da Particolari D'Aiguetico Genovese ne' loro seminati. Del 1733 in 1734
COL Sentimento dell'Avocato G.n.ale Sclarandi Sovra tali fatti
ATTI, ed Informazioni contro alcuni Particolari Genovesi per violenze, e fatti di mano usati contro Particolari D'Ormea in occazione di pascolo di Bestiami nelle Viozene, et Incontro avuto dall'Uffizzio D'Ormea del Capitano Lillo in vicinanza del Ponte di Nava, e di alcuni Genovesi nella Capella di S. Bartollomeo nel portarsi a fare la solita formalità del possesso delle Viozene, prese dette Informazioni, sotto li 3. luglio, 23. Agosto, 16. 7bre, e 20. Xbre 1736. del 1736 in 1737
MEMORIE rimesse dal Marchese De Mari Inviato della Republica di Genova al Marchese d'Ormea, colle risposte di questi, e Successive repliche riguardanti li sudetti fatti.
Con alcuni Pareri de Ministri di S. M. sull'istesso affare
ATTI di Visita, e Ricognizione de' Terreni seminati, e Lavorati di fresco nelle Viozene dai Particolari di Guarzina, Ponte di Nava, Chivoraira, e Valle della Chiesa membri d'Ormea del 1733
ALTRO dell'Avocato Generale Dani sovra il ricorso di Napoli Rolando del Luogo di Caprauna, per cui domanda d'essere graziato da S.M. per la pena d'anni cinque di Galera, nella quale è stato condannato dal Senato di Piemonte per aver sul principio di Luglio dell'anno 1733. tagliato, ed esportato due Salmate fieno nella Reggione detta Piano dell'Orso fini di Marchesato d'Ormea fondo proprio di quella Comunità, concludente, che S.M. può per mottivi quivi addotti far grazia al sudetto Riccorrente delli 21. Giugno 1738
INFORMAZIONI prese dal Giudice d'Ormea sovra la morte casuale occorsa nelle Viozene d'un Genovese, e degli Atti fatti in esse dal Gastaldo della Pieve per riguardo al sud.o fatto del 1740
SENTIMENTO del Primo Presidente Caissotti, e Procurator Generale Maistre sulla Rammostranza dell'Uffizio delle Gabelle circa il poter esso procedere contro que' Genovesi, che portano robbe di contrabando alle Viozene passando sul Ponte di Nava, ed indi per qualche tratto sull'indubitato Territorio d'Ormea, ed impedirgli volendo eglino passare per la pianca del Bottazzo, senza toccar punto del Territorio d'Ormea delli 16. febbrajo 1741
COLLA Rammostranza sovr'accennata
RELAZIONE mandata dall'Avvocato Giusto Giacinto Pinelli Capitan Giudice del Borgo, e Mandamento Della Pieve, circa la dippendenza delle Viozene, ò sii Sommario di quanto gli è riuscito scoprire a riguardo delle med.e delli 8. Marzo 1748
INFORMAZIONI prese dal Giudice d'Ormea sopra gli ordini dati dal Capittano della Pieve à varie famiglie di Cardelara di portarsi ad abitare continuatamente nelle Viozene, e per altri fatti seguiti in dette Viozene per parte de' Genovesi. 1751
CON alcune Lettere di detto Giudice circa ad altre novità commesse dalli Genovesi nelle Sud.e Viozene
ATTI del Fisco Marchionale d'Ormea contro Genovesi passati, e ripassati Armati sotto li 11. e 15. ag.to sul Ponte di Nava, e Territorio di detto luogo d'Ormea per andare, e rittornare dalle Viozene del p.mo Settembre 1759
ATTESTAZIONE giudiciale fatta ad istanza di diversi Particolari d'Ormea abitanti nelle regioni di Valmarenca, Quarsina, Ponte di Nava, Figali, Contarana, ed altre comprovanti frà le altre cose, che superiormente ad esso luogo d'Ormea al di là del Fiume Tanaro vi esiste una Montagna d'estenz.ne di giornate 300. circa in parte arborata, ed in parte di Campi, e pascoli tutta Commune, e per conseguenza di detta Communità d'Ormea, alle radici della quale siavi una pianura chiamata la regione di Foraira continente, g.te 70. circa trà prati, e Campi, ed apparten.te a 40. e più Particolari d'esso luogo d'Ormea, la maggior parte de' quali fanno loro residenza nelle poco discoste regioni sovra nominate, dalle quali non possono andare alla sudetta Montagna per coltivare i loro beni, e far pascolar i loro Bestiami, salvo col passar sul Ponte di Nava dividente li rispettivi Stati, e sù una striscia di Territorio Genovese. 20. Aprile 1762
RELAZIONE del Procuratore g.n.ale Brea dell'arresto seguito per opera del Militare di S.M. di due Particolari di Roccaforte con un Carico di Sale in occasione che transitavano nelle Alpi delle Viozene, e di una Mulatina carica pure di Sale, in condotta per esse Alpi di persone ignote che si diedero alla fuga. 1763.
ASSIEME al Tipo, e scritture riferite nella sud.a relazione, frà quali il R.o Viglietto 20. luglio 1759. alla R.a Camera per il procedimento contro li Genovesi, quallora per tutto quel tratto che vi è trà il Ponte di Nava sino al Fosso della Regina, ove principiano le Viozene porteranno, o condurranno generi di contrabando, cioè Sale, Tabacco etc., ma non contro coloro che condurranno Bestiami, ed altri generi indifferenti
VERBALE con successive informazioni prese dal Giudice di Ormea d'ord.e della Seg.ria di Stato interna, per verificare come si regolano, e pratticano gl'uffizj di giustizia del Tribunale d'Ormea, e quelli ancora de' Genovesi circa li fatti occorsi nel tenimento delle Viozene si in fatti Criminali, che civili. 10. Xmbre 1765
INFORMAZIONI prese dal Giudice d'Ormea in seguito alla formazione seguita nel Tenimento della Viozene d'una Camera con Calcina, col tentativo di formarsene altre per parte della Repubblica di Genova. 29. 7bre 1777
INFORMAZIONI prese dal Giudice d'Ormea sulle novità con mano armata commesse nel Tenimento delle Viozene dalli Soldati d'ordinanza, e di giustizia dipendenti dal Capitaneato del Borgo della Pieve, e da diversi Particolari tanto di d.o Luogo, che di quello di Cosio. 22. febbrajo 1779