MEMORIA delle Dimande, che si facevano dalla Città di Alessandria al Marchese di Monferrato consistenti nelle Seguenti.
Primo. La parte, che aveva in Masio Statagli occupata in tempo di Guerra.
2.o Il Castello di Castelletto, Giurisdizione, e pertinenze.
3.o L. 800. Pavesi.
4.o La metà del Castello, e Luogo di S. Salvatore, Pomaro, e Vignale.
5.o Una ricompensa de' danni causati nel luogo di Uviglie.
6.o Il Castello, e luogo della Rocha val d'orba.
7.o Che gli Uomini d'Alessandria, e suo distretto possino transitare colle loro Merci per il Territorio di Felizano senza pagam.to di Pedaggio.
8.o Il pagamento delle Somme dovute alli Alessandrini da lui, suo Padre, avo, e proavo.
9. Che restituisca, e Concedi (...)
TRATTATO di Pace trà il Marchese Guglielmo di Monferrato, e suoi figliuoli, e la Città, e Uomini di Alessandria, per cui si sono rimessi tutti gli danni, ed offese hinc inde causatisi.
Più detto Marchese ha giurato di assister gli Alessandrini, e quelli della loro parte, e mantenergli le loro bone usanze, de' quali godevano nel tempo, che l'Imperatore Federico era in Tortona, e di far in modo, che dal detto Imperatore gli siano confirmate, e di ottener la grazia a tutti gli uomini de sette luoghi, de' quali fù la detta Città edifficata.
Più, che non riceverà alcun'Alessandrino in suo suddito, e che farà render ragione, e restituire a Vassalli de' suddetti sette luoghi, ed altri li loro beni.
Più, che nel caso, che non si potesse ottenere la confirmazione suddetta dall'Imperatore ha promesso di assister la detta Città à tutto suo potere, facendo giurare il suo figlio (...)
MEMORIA delle Dimande fatte dal Marchese Guglielmo di Monferrato nanti gli Rettori della Società di Lombardia, al Commune di Alessandria consistenti.
Primo. Che gli fosse rimessa la detta Città, e Giurisdizione di Alessandria Spettantegli in vigor de' Privilegj Imperiali ottenuti da' suoi Predecessori, sotto nome di Gamondio, Foro, Solerio, de' quali luoghi era stata detta Città fondata, e nel Caso, ch'essa Città alegasse la pace seguita trà essa Città, ed il Padre di esso Marchese ne chiedeva l'osservanza, mentre in questa gli erano stati ceduti tutti li Regali. Più, che gli fosse restituita la metà de' Luoghi di Sezzè, Ritorto, Castelnovo, Carpenetto, ed altre cose contenute, e cedutigli in detta pace.
Più, che gli fossero restituiti li Luoghi d'Alice, Briono, None, Genzano, Moncastello, Apiano, Spettantigli in vigor de' suoi Privilegj (...)
TRANSONTO di un Trattato di pace trà il Marchese di Monferrato, e gli Uomini di Alessandria, per cui si è stabilito, che gli Uomini di Rivotorto dovessero restituirsi a far la loro habitazione in detto luogo, ed ove ciò non si potesse effettuare si dovesse star all'arbitramento del Podestà d'Alba.
Più che detto Podestà d'Alba dovesse tener sotto la di lui raccomandazione il Castello di Castelletto Val d'Orba, sino che si fossero terminate le differenze, che vertivano trà detto Marchese di Monferrato, e Gullielmo di Palodio, e suo figlio.
Più che dovesse star ferma la Convenzione di Occimiano. Più che gli Uomini di Alessandria dovessero tener Moncastello, con sua Giurisdizione.
Più che detto Marchese fosse tenuto di pagare L. 20. Pavesi per la manutenzione del Ponte a termini dell'antica convenzione.
Più che detta Città di Alessandria dovesse prestare la fedeltà (...)
PRECETTO di Oberto Stritto Podestà d'Alba a Ruffino de Mandello Podestà di Alessandria di rimettere al Marchese Guglielmo di Monferrato tutti gli Regalj di Alessandria, e Ponte, ed altrove, e di non molestare il detto Marchese nel Pedaggio del Ponte degli Uomini di Valenza, e lo stesso dovesse fare per riguardo agli Uomini di Apiano abitanti in Quargnento. 20. Agosto 1220
RISPOSTA del Podestà di Alessandria alla richiesta fattagli per parte del Marchese di Monferrato di mandare dieci Soldati armati destinati a Seguitare il detto Marchese nel suo Viaggio a Verona alla Corte Imperiale, e ciò a causa del Feudo, che teneva dal detto Marchese il Commune di detta Città di Alessandria. 6. novembre 1222
SENTENZA arbitramentale profferta sovra le diferenze, e Guerre insorte trà li Communi di Genova, e di Alessandria, per cui si è dichiarato.
Primo. Che il Castello, e Luogo, Giurisdizione, e pertinenze di Capriata dovesse restituirsi al detto Commune di Genova, con condizione che dovesse concederne la metà al detto Commune di Alessandria in feudo retto, e gentile, coll'obbligo di prestare la fedeltà, non tanto per detto Feudo, che per le Strade tutte di Francia, e Lombardia, da rinovarsi di venti in venti anni, le quali detto Commune di Genova sarà tenuto di conceder al detto Commune, e Uomini di Alessandria, e con patto, che in caso di Contravvenzione, sì per l'una, che per l'altra parte dovesse detto Castello, e luogo spetare per intiero alla parte osservante, e con reciproca proibizione di fortificar detto Castello, e luogo, e di quello divider; ma di quello posseder in communione. Più, Che il detto Commune di Genova non potesse esigere alcun Pedaggio dagli Alessandrini, nè proibire (...)
CAMBIO, o sia rapresaglia accordata da Alberto de Mandello Podestà di Alessandria contro il Commune d'Acqui per il pagamento di L. 400. Pavesi, per non aver obbedito al Precetto fattogli di restituire Manfredo Boccacio nel possesso de' suoi Beni. 11. Gennajo 1237
SENTENZA arbitramentale sovra le differenze insorte trà il Commune di Acqui, e Manfredo Boccacio a nome del Commune di Alessandria, per cui si è prononciato che il detto Commune di Acqui dovesse far reedificare il Palazzo, e Torre del detto Manfredo, nel stato in cui si ritrovava prima della destruzione, ed in questa il detto Commune di Alessandria dovesse concorrere per L. 800. Pavesi. 11. Agosto 1237
PROCURA di Alberto de Mandello Podestà di Alessandria a nome del Conseglio di essa Città in capo di Giacomo Giudice per denunciare al Commune di Acqui di restituire a Manfredo Boccacio tutti li di lui Beni, e di comparire nanti detto Podestà per elleger arbitri per determinare le altre differenze. 2. Gennajo 1238
ORDINE di Manfredo Lanza Vicario Generale Imperiale da Pavia Superiormente ad Oppizzone di Revello Capitano Imperiale in Acqui, ed al Commune di Acqui di Comparire nanti di Lui per rispondere alle querelle Sportegli da Manfredo Boccacio, il quale era stato messo sotto la protezione Imperiale. 21. Luglio 1240
DEDIZIONE degli Uomini di Alessandria ivi nominati al Marchese Guglielmo di Monferrato, del Dominio della Città di Alessandria, e di tutto ciò, che possedevano; con successiva restituzione, ed Investitura à favore de' suddetti Particolari di tutto ciò gli era stato donato, alla riserva del Dominio di detta Città, in feudo nobile, retto, antico, avito, e paterno sotto l'osservanza di varj Patti, e condizioni ivi espresse. 13. 8bre 1260
NOMINA fatta dal Conseglio Generale della Città di Alessandria di Bastardino di Monferrato in Podestà di detta Città, con facoltà di elegersi tre Giudici togati. 13. Decembre 1260
ORDINATO del Conseglio Generale della Città di Alessandria di confirmazione della Capitolazione seguita trà detta Città, e Bastardino di Monferrato all'occasione che fu eletto Capitano Generale della medesima. 22. Gennajo 1261
AFFIDAMENTO, e Tregua accordata dalla Città di Alessandria per se, e Castelli, e luoghi dalla medesima dipendenti al Marchese Guglielmo di Monferrato, suoi Vassalli, e Sudditi da durrare per un'anno. 2. Maggio 1266
PROMESSA di Roffino Nano Sindico della parte delli Lanzavechia d'Alessandria di dare nelle mani del Marchese Guglielmo di Monferrato la detta Città, e di dargli il Dominio, Segnoria, e Capitaneato della medesima. Primo Gennajo 1276
PROCURA del Conseglio della parte de' Forensi d'Alessandria in Capo di Manfredo di Acato per confirmare li Patti, e convenzioni seguite trà il Marchese Guglielmo di Monferrato nel tempo, che erano nel campo di Bergoglio, e di Alessandria. 4. Ottobre 1277
PROCURA della Città di Alesandria in Capo di Oberto Cane de Guaschi, Ruffino del Pozzo, Guglielmo Cirimello, e Duglio Gambarino per trattar la pace, società, lega, ed unione col Marchese Guglielmo di Monferrato, suoi Vassalli, Uomini, e Seguaci. 23. Aprile 1278
TRATTATO di pace Stipulato nel Refettorio de' Monaci di Lucedio alla presenza degli Ambasciatori del commune di Vercelli, e di Tortona trà il Marchese Guglielmo di Monferrato, suoi Uomini, Sudditi, e Vassalli, ed il Commune, Uomini, Cittadini, e Vassalli di Alessandria, in cui si è Stabilito. Primo. Che s'intendessero rimesse tutte le Ingiurie, danni, ed offese hinc inde causatesi dall'ora in avanti.
2.do Che detto Comune dovesse restituire al detto Marchese la Città d'Acqui, la Rocca Val d'orba, e Carpenetto.
3.o Che detto Marchese, e suoi dovessero assister, mantener, e diffendere il detto Commune, Uomini, e Vassalli in tutte le loro ragioni, Giurisdizione, ed onore contro chi che sia, che gli movesse Guerra, con far per essi viva Guerra, e di non far pace, ne Tregua senza sua saputa, il simile dovesse far detto Commune per detto Marchese. 4.o Che detto Marchese dovesse procurare di mantenere la pace che detto Commune di Alessandria(...)
PROCURA del Vicario, Consoli, ed Anziani del Popolo di Alessandria con autorità del Conseglio Generale à nome del Commune, e Uomini della parte intrinseca in Capo di Borgaro d'Orabona per far la pace colli Lanzavecchia, Merlani, ed altri fuorusciti, e per ottenere l'assoluzione, e liberazione dalle obbligazioni, e promesse contratte col Marchese di Monferrato, colli Communi di Pavia, Asti, ed altri qualsivogliano, e ciò in esecuzione de' Patti, e convenzioni seguite trà la Città Suddetta di Alessandria, ed il Marchese Guglielmo di Monferrato. 8. Maggio 1278
ORDINATO del Conseglio Generale della Città di Alessandria, in cui sono intervenuti n.o 519. Consiglieri, in cui Sovra la proposizione fattasi per parte del Marchese Guglielmo di Monferrato di permettergli di far Soddisfare Pietro Trotto de' suoi Salari di Podestà di detta Città, e per la riforma de' Statuti, e per l'Elezione del Rettore del Popolo, e per provvedere a varj altri emergenti, si è data la facoltà al detto Marchese di far tutto ciò, che crederà necessario, ed utile alla detta Città. 21. Maggio 1278
FACOLTÀ, e Ballia Generale accordata dal Conseglio della Città di Alessandria al Marchese Guglielmo di Monferrato di ordinare a suo Arbitrio tutto ciò, che crederà esser utile, e necessario alla detta Città, e ciò tanto in tempo di pace, che di Guerra, ne' Matrimonii tra Particolari, o di quelli che possedevano Pedagj, ed altri redditi di detta Città. 26. Gennajo 1280
ORDINATO del Conseglio Generale della Città di Alessandria di deputazione di Nicolino Bastardo di Monferrato Podestà di detta Città per arbitro per la terminazione delle quistioni trà le Communità di Sezzè, Cassine, e Castelnovo. 5. Febbrajo 1280
RICHIESTA passata dalla Società di S.t Pietro di Bergolio al Marchese Guglielmo di Monferrato ad effetto ordinasse a Manfredo de Accato, e Guglielmo della Valle di non molestare Ancantio Crista loro Amico. 2. Marzo 1280
FIDEJUSSIONE prestata da Christoforo Guascho à nome di Petrino di lui fratello detenuto, e Prigione di Facino Cane per fiorini 10/m d'oro di non fugire, ne absentarsi dal luogo, ove si sarebbe detto Petrino rimesso sino, che dal Marchese di Monferrato si fosse proferta la Sentenza arbitramentale sovra le quistioni State rimesse al di lui arbitramento 3. Febbrajo 1405
FEDELTÀ prestata dalla Città di Alessandria al Marchese Guglielmo di Monferrato fu Giovanni Giacomo, con sottomissione della medesima al suo Dominio, attesa la libertà acquistata per la morte del Duca Filippo Maria Anglo di Milano senza Discendenti. P.mo Gennajo 1449
DONAZIONE del Marchese Gioanni Giorgio di Monferrato à favore di Ettore Natta della Podestaria del luogo di Alfiano per esso, e suoi Discendenti, et quibus dederit. 15. 8bre 1531
INVESTITURA Concessa dalla Marchesa Anna d'Alanzon Madre di Federico, e Margarita Duchi di Mantova, e Monferrato a favore di Ettore fu Giacomo Nata della Podestaria, Caccia, e Pesca d'Alfiano alla forma delle precedenti. 12. Agosto 1538
INVESTITURA concessa dalla Duchessa Margarita di Mantova, e Monferrato a favore di Ettore fu Giacomo Natta della Podestaria di Alfiano, Sancio, e Casarello, e della Caccia e Pesca delli detti luoghi alla forma delle precedenti. 9. Feb.o 1560. 1560
INVESTITURA concessa dal Marchese Gioanni di Monferrato à favore di Guidetto, e Bartolomeo fu Alberto Biandrate S. Giorgio del Castello, e Castellania d'Alice per essi, e loro Discendenti Maschj. 26. Novembre 1451
RELAZIONE dell'Auditore Banzola circa gli Ordinarj di Alice, e Castel rochero pretesi dal Duca di Sbarbases in pregiudizio del Marchese Guido Aldobrandino San Giorgio. 22. Novembre 1672
RELAZIONE dell'Auditore Gobio sul Ricorso del Marchese Guido Aldobrandino S. Giorgio per ottenere l'approvazione dell'antica consuetudine di deputare un solo Podestà nel luogo di Alice anche per le cause Criminali del feudo di Castelrochero. 15. Giugno 1684
ESTRATTO autentico di parte de' Statuti del luogo dell'Altare à riguardo dell'Arte Vitrea, Stati confermati dalli Duchi di Monferrato. 15. Febbrajo 1495.
Con Copia in Stampa de' medesimi
RELAZIONE del Consiglio di Monferrato sul ricorso degli Uomini dell'Altare, con cui implorano qualche provvidenza, acciò detto luogo non resti disabitato colla destruzione dell'arte Vitrea. 23. Aprile 1602
RELAZIONE del Consiglio Sulla pretensione della Marchesa di Grana come Tutrice di Francesco Carretto di lei figliuolo, che li Sudditi de' Feudi dell'Altare, e Roccavignale non siano gravati per il pagamento del Sussidio, per il consegnamento di Vettovaglie, ed animali, ne per condurre arnesi, e Bagaglj de Soldati. 31. Luglio 1606
PROMESSA del Marchese di Grana di tener rillevata la Comunità dell'Altare dall'Obbligazione a di lui favore assontasi per riguardo all'annuo Censo ivi espresso. 6. Luglio 1620
OBBLIGAZIONE passata dal Marchese Francesco del Carretto verso il Principe Giovanni Andrea Doria della Somma di L. 6000. di Genova con ipoteca Speciale sovra il Feudo dell'altare. 10. Maggio 1627.
ALTRA obbligazione passata lo stesso giorno da cui sovra verso Francesco Spinola della somma di L. 24/m con speciale pure ipoteca sovra detto Feudo dell'Altare
RATIFICANZA della Comunità, e Uomini dell'Altare della Donazione per essi fatta per instrumento delli 5. detto mese quivi tenorizato della somma di Doppie 2/m à favore del Marchese di Grana D. Felice Carretto loro signore, e Padrone naturale, per averli liberato dalli gravi pesi ivi espressi con grande suo dispendio, e per gli altri benefizj dal medesimo ricevuti, Specialmente nell'aver loro procurata l'Esenzione dell'alloggio militare delle Truppe Cesaree. 7. Aprile. 1631
PROPALAZIONI sovra un Rottolo Monitoriale pubblicatosi ad instanza della Comunità dell'Altare in Comprovazione, che l'obbligazione passata dalli Particolari di detto Luogo di doppie 2000., fu per forza, e per liberarsi dalle Carceri, in cui erano detenuti d'ordine del Marchese di Grana, e per Supposta indennisazione per la demolizione del Castello di detto luogo dell'Altare. 1634
CONSULTA sopra le rappresentanze degli Uomini dell'Altare à riguardo degli Aggravj, che colà ricevono i Mastri, e Garzoni dell'arte Vitrea. 12. Ottobre 1641
MEMORIALE della Comunità, e Uomini dell'Altare per ottenere dal Duca di Monferrato la confermazione de' loro Capitoli, e Privilegj. 16. Marzo 1652.
Con Decreto, per cui vengono li medesimi confermati alla forma del Decreto Stato concesso sotto li 8. Novembre 1597. dal Duca Vincenzo Primo.
RELAZIONE dell'acquisto fatto dalla Duchessa Maria Madre, e Tutrice del Duca Ferdinando Carlo del feudo dell'Altare dal Conte Giovanni Pietro Sepozzi. 29. Ottobre 1670
ATTI di visita fatta di ordine del Governatore di Monferr.o dall'Ajutante Generale Paolo Gerolamo Olmi de' Confini della Terra di Altare, e massime dove da Genovesi erano state alzate nell'anno allora Scorso alcune fortificazioni, con spianamento delle fortificazioni, e riduzione in pristino. 28. Settembre 1672. 10. Marzo 1673
RELAZIONE del Marchese Luzzara Presidente del Maestrato sul ricorso di Gioanni Battista Rodella, per ottenere il Molino dell'Altare parte in vendita, e parte in libero Dona per ricompensa della sua Servitù. 10. Maggio 1682
RELAZIONE dell'Auditore Gobio Sopra la caducità pretesa dal Conte Vitale Olmi del Molino del luogo dell'Altare Stato concesso in Enfiteusi ad Alessandro Vico. 21. Novembre 1689
PARTICOLA della vendita fatta da D. Antonio, e Paolo Gerolamo Patruo, e Nipote Olmi a Federico, e Bartolomeo fratelli Millo di una Casa con suoi Edifizj, siti, e Rivagj del luogo dell'Altare, del Bosco di Montepiroto, Pedaggio, e Molino di detto luogo. 12. Ottobre 1700
INVESTITURA Concessa dal Marchese Giovanni di Monferrato à favore di Antonio fu Tomaso Zabaldano del Castello, luogo, Giurisdizione, beni, e redditi di Altavilla alla forma delle precedenti. 30. Marzo 1349
INVESTITURA Concessa dal Marchese Giovanni di Monferrato a Nicolino, e Vincenzo Zabaldani delle porzioni spettantigli ne' feudi di Altavilla, Cazorzo, e Castelletto, e del fodro, o sia Censo di Ottiglio, Giurisdizioni, beni, e redditi dalli medesimi dipendenti alla forma delle precedenti Investiture. 6. Marzo 1533
VENDITA di Bernardino Zabaldano Consignore di Altavilla à Mercurino Zabaldano de' Medesimi Signori di mesi 4. di ogni quattro anni della Giurisdizione di detto luogo di Altavilla per il prezzo di Scuti cento d'oro. 15. Febbrajo 1571
SUPLICA di Giacomo Filippo Salomonio per ottenere la porzione del feudo di Altavilla già Spettante ad Antonia Zabaldano sua Consorte in detto feudo, mediante la finanza di Scuti 200. 11. Marzo 1588.
Con Decreto Favorevole
ASSENSO prestato dal Duca Vincenzo di Monferrato a Vincenzo Zabaldano di assignare in dote alla di lui figlia la porzione del feudo, e ragioni feudali di Altavilla al medesimo Spettante. 21. Agosto 1608
RELAZIONE del Senato di Casale nella causa vertente trà il Marchese Canali, e la Comunità di Altavilla suo Feudo sopra la facoltà di Fabbricare, e tener Molini sopra li fondi de' Particolari 3. Giugno 1679
RELAZIONE del Maestrato circa i motivi, e fondamenti, Sopra i quali Si è Sentenziato nella causa vertente trà il Capitano Francesco Antonio Gaspardone, e la Camera Ducale intorno al Decreto di Feudalità concesso al suddetto Capitano per la Massaria della Giazzara posta nelle fini di Altavilla. 8. Giugno 1680
RELAZIONE dell'Uditore Perroni sul ricorso del Marchese Ludovico Gaetano Canali per ottenere l'Investitura del feudo, e ragioni feudali di Altavilla in titolo di Marchesato con ordine di Primogenitura. 4. febb.o 1705
PROCURA della Comunità, e Uomini di Arcamariano per prestar la fedeltà, e sottopporsi al Dominio del Marchese Teodoro di Monferrato, atteso che non potevano esser soccorsi dal Conte di Pavia. 17. Agosto 1407
VENDITA di Nicolao Botto di Arignano a Guidone di Moncucco di tavole 100. di terra nelle fini di detto Luogo di Arignano alla Coerda per il prezzo di L 12. 16. astesi. 21. Marzo 1277
SENTENZA arbitramentale proferta da Giacomo Tommasi, Marchese Manfredo di Saluzzo, Almosna Prevosto della Chiesa di Asti, e diversi Cittadini di Alba ivi nominati Sovra le differenze, che vertivano trà il Marchese Bonifacio di Monferrato, ed il Comune di Asti, nelle quali detto Marchese pretendeva la quarta della detta Città di Asti, li Feudi di Santa Maria, che si trovano vicino al fiume Verza, il Castello della Rochetta, il Castello di Montalto, quelli di Vigliano, Portacomaro, Malamorte; E per contro dal detto Comune di Asti si pretendeva li Castelli, e luoghi di Felizzano, e Vignale, la terra, ch'era del Marchese Ardizzone, e suoi figliuoli, che si trova di quà, e di là dal Pò, L. 1000. di Argento, la porzione di Momberzello, Loretto, e suo contado, e le somme dovute alli Creditori di detta Città, e della Redenzione de' Prigionieri. Per qual Sentenza si è stabilito. Primo Che la quarta della Città, e feudi alienati, gli Astesi gli possedessero come avanti, salva la giustizia (...)
MEMORIA delle dimande, che si facevano dal Marchese Bonifacio di Monferrato.
Primo. Alla Città d'Asti de' Castelli, e luoghi infrascritti la quarta parte di detta Città, None, Serralonga, Porta Cumana, Seurzolengo, S.ta Maria, La Rochetta, Mont'alto, Castagnole, Contado di Loretto, Mombersello, Malamorte, Vigliano, Cagliano, Rochasparavera, e de' danni sofferti in Caraglio, e Vignolo, Bernezzo, Bruzaporcello, Boves, Quaranta, Corzione.
2.o Alla Città di Alessandria, Gamondio, e Marenco, foro, e tutto ciò che l'Imperatore aveva in Alessandria Castelletto Val d'Orba, Cassine, Solero, metà di Ponzano, Montechiaro, Gamalero, Livignano, e Terdobbio.
3.o Alli Vercellesi de' danni Causatigli in Trino, e Morano, e Pedagio di Saluggi
GIURAMENTO del Commune di Asti di osservare tutto ciò, che sarà ordinato dagli Ambasciatori di Milano, e Piacenza nelle differenze, che vertivano trà detto Comune di Asti, ed il Marchese di Monferrato. 29. Marzo 1199
RICHIESTA passata dall'Ambasciatore del Comune di Asti nel Conseglio della Città di Alba, se questa voleva, o non osservare la Tregua dell'Imperatore, colla risposta fattagli dal detto Conseglio, che dal detto Commune si era detta Tregua osservata, e che intendeva osservarla, non ostante che dal detto Comune di Asti si fosse rotta in aver danneggiato il Castello, e beni de' Particolari di Trezzo, e di aver a' medesimi incendiato varie Case. 15. Giugno 1222
DENUNCIA fatta dal Comune di Asti a nome dell'Imperatore, e del Comune di essa Città, del Comune di Alba di far demolire ciò, che aveva fatto construer nel Castello di Barbaresco, con offerta fatta dal detto Comune di Alba di destruerlo ogni qualvolta si fosse conosciuto in Giudizio, che non l'avesse di ragione potuto fare, col rifiuto fatto dalla detta Città di detta Cauzione. 8. Luglio 1222
PROCURA della Città di Asti in Capo di quattro de' suoi Cittadini ivi nominati per stipulare un Trattato di unione, e Lega con quella di Alba. 25. Aprile 1223
PROCURA di Nicolino Merlano Capitano delli Lanzavechia, e de' suoi Seguaci, ed amici in capo di Ruffino Nano per far patti, e convenzioni col Marchese Guglielmo di Monferrato, e prestargli la fedeltà. 5. Decembre 1276
ELEZIONE dalla Città d'Asti del Marchese Giovanni di Monferrato in Governatore della detta Città pendenti anni 4. col stipendio di L. 500. Astesi. 8. 8bre 1339
DEDIZIONE spontanea della Città d'Asti al Marchese Giovanni di Monferrato del Dominio universale, e total Giurisdizione di detta Città da tenersi come Vicario Generale Imperiale. 27. Gennajo 1356
SENTENZA di Francesco de Summo Vicario Generale del Marchese Giovanni di Monferrato Vicario Imperiale in una causa di appellazione interposta da una Sentenza del Giudice delle Gabelle della Città di Asti trà la Comunità di Montechiaro, ed Andrea Sartoris per riguardo al Pedaggio d'entrata, ed uscita di una delle Porte della detta Città di Asti trà esse parti controverso. 13. aprile 1359
DEDIZIONE Spontanea della Città di Asti al Marchese Secondo Ottone figlio Primogenito del Marchese Giovanni di Monferrato del Generale, ed Universale Dominio della detta Città, e suo distretto, mero, e misto Impero, e total Giurisdizione. 16. Marzo 1378
TRANSAZIONE trà la Città di Asti, e Comunità di Scurzolengo, e la Comunità di Costigliole Sovra le differenze trà esse insorte a Causa de' finaggj de' loro rispettivi Territorj, per cui si sono le medesime terminate coll'apposizione de' termini dividenti essi rispettivi Territorj. 2. Luglio 1443
PATENTI della Duchessa Maria di Orleans Tutrice del Duca Ludovico suo figlio di concessione alla Città di Asti di far due fere l'anno da durare giorni quindeci caduna. 1467.
Con copia di un manifesto della Regia Camera de' Conti delli 20. Marzo 1601
COPIA di Diploma dell'Imperatore Carlo V. di confirmazione de' Privilegj, Franchiggie, ed Immunità accordate da suoi Predecessori alle Città, Terre, e luoghi del Capitaneato, e Contado di Asti. 25. Febbrajo 1530
PROVISIONE Camerale sovra una Supplica sporta dalla Marchesa di Gazolo Dona Lugrezia d'Incisa Gonzaga ad effetto d'ottenere il pagamento delli Scuti 210. annui, che godeva li redditi della Dugana, e fiera d'Asti in Scuti d'oro in oro. 6. Xmbre 1580