Immagini e didascalie di questo piccolo progetto divulgativo si propongono di offrire agli archivisti non specializzati in materia di digitalizzazione alcuni esempi di come si possano mettere a frutto limitate risorse materiali, professionali ed economiche per offrire un ordinato accesso virtuale a documenti storici.
Attraverso una serie di immagini corredate da didascalie, vengono sinteticamente ripercorse le tappe principali di un percorso di digitalizzazione, con riferimento tanto alle motivazioni all’origine dell’intervento quanto ai processi tecnici e conclusivi dell’attività.
Questo lavoro testimonia quanto il ruolo dell’archivista sia fondamentale in un processo che non è puramente tecnico: dall’ideazione, alla scelta delle immagini, dall’impostazione del lavoro alle verifiche, l’archivista collabora concretamente a tutte le fasi e alle attività, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti.
Per la realizzazione di questo progetto, si è attinto alle carte conservate dall’Archivio di Stato di Torino: pergamene, documenti antichi, fondi recenti, mazzi inventariati e materiale in fase di riordino, disegni e fotografie rappresentano esempi concreti di quesiti che l’archivista si può porre in occasione di un’attività di digitalizzazione, nonché le relative risposte per l’individuazione delle soluzioni più opportune.
Le risorse indicate all’interno della presente pagina indirizzano a indicazioni e linee guida promosse dall’ICAR, dalla DGA e dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e Valle d’Aosta.
Argomenti
Perché digitalizzare
Il contesto
La digitalizzazione parziale: criteri
Digitalizzare una sequenza con lacune
Ordinare prima di digitalizzare
Tipologie diverse di documenti
Materiali da rimuovere
Criticità
Cartulazione
La strumentazione digitale
Domande tecniche
Definizione dei margini
Recto-verso, pagine bianche ecc.
Il naming
I metadati
Supporti per la conservazione
RISORSE
PHOTOGALLERY
CREDITS
Testi e immagini a cura di Valentina Sant, con la supervisione di Marco Carassi. Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Torino, nell’ambito del progetto “Manutenzione della memoria territoriale”. Si ringraziano Irene Scalco e la ditta Gap s.r.l. per la collaborazione.