Visite guidate
Archivio di Stato di Torino – Sezione Corte
La Notte degli Archivi 7 giugno 2024

Il 10 agosto 1585 il duca di Savoia Carlo Emanuele I e la sua sposa Catalina Micaela d’Austria fanno il loro ingresso trionfale a Torino, città dove l’Infanta trascorrerà quasi metà della sua breve vita. Donna intelligente e appassionata, competente in materia di gestione dello Stato e fedele alleata del marito, la nuova duchessa di Savoia era davvero “degna figlia di tale padre”, come era stata salutata durante il suo ingresso: Catalina era infatti figlia secondogenita del re di Spagna Filippo II, che aveva concesso la mano della figlia a Carlo Emanuele dopo lunghe trattative e forse come segno di gratitudine per i servizi resi al comando delle truppe spagnole dal duca Emanuele Filiberto  –padre di Carlo–, artefice dell’epocale vittoria di San Quintino contro la Francia.

Numerosi luoghi di Torino conservano ancora oggi il segno del passaggio dell’Infanta: tra tutti ricordiamo il toponimo dei quartieri torinesi di Mirafiori Nord e Sud e del borgo Mirafiori, che devono il loro nome all’ormai scomparso castello di Miraflores, voluto da Carlo Emanuele come residenza della moglie e caratterizzato da splendidi giardini.

Le testimonianze più preziose del periodo torinese di Catalina sono conservate in biblioteche e archivi della città, in particolare nell’Archivio di Stato, che custodisce numerosi documenti relativi all’Infanta: il contratto matrimoniale, le poesie scritte in occasione delle nozze, le relazioni di viaggio, le lettere di Filippo II, l’inventario dei gioielli e dei vestiti e molto altro.

Tra i testi conservati, spiccano le oltre mille lettere spedite dalla duchessa al marito, nelle quali emerge la rilevanza del suo contributo alla politica sabauda e il carattere di sposa fedele e appassionata, capace di abbandonarsi a momenti di toccante sensibilità come quando, al culmine del dispiacere per la frequente lontananza del marito, si rivolge a lui con queste parole: “Dios sabe la soledad que paso a las noches sin mi vida y en todo tiempo y en la cama y así suplico os acordéis de mí cuando estéis en ella y siempre”, “Dio sa la solitudine che provo durante le notti, senza [di te che mi dai] la vita, e in ogni momento, e nel letto, e con queste parole, vi supplico di ricordarvi di me quando siete nel letto e sempre”.

Il progetto didattico

Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino ha avviato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino e nell’ambito del programma «Proyectos didácticos para futuros hispanistas e hispanoamericanistas» il progetto didattico “Spagna e spagnoli a Torino: Catalina Micaela (1567-1597)” che si è svolto nel secondo semestre dell’anno accademico 2023/2024.

Il laboratorio ha coinvolto otto studenti dei corsi di Letteratura spagnola tenuti dalla prof.ssa Maria Consolata Pangallo con l’obiettivo di sviluppare le abilità di ricerca scientifica con fonti archivistiche e consolidare le conoscenze di storia della lingua e cultura spagnola del XVI secolo, potenziando inoltre le capacità espressive attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti nella progettazione e realizzazione di un podcast. Hanno partecipato al progetto anche due classi del Liceo linguistico Statale Vasco Beccaria Govone di Mondovì seguite dalla prof.ssa Chiara Atzori con cui è stato realizzato un Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) di 10 ore: gli studenti hanno sperimentato in forma pratica e guidata alcuni aspetti della ricerca umanistica, acquisendo nuove competenze di storia della lingua e cultura spagnola del XVI secolo e migliorando le capacità espressive attraverso la partecipazione all’attività divulgativa del podcast.

La Notte degli Archivi

“Esplorare le passioni è un modo per dare spazio alle idee che hanno smosso il mondo, all’utopia che ha animato i popoli, alla bellezza degli incontri, al piacere dei corpi, alla libertà dei pensieri, al miracolo della sapienza, all’arte della meraviglia, alle mappe dei desideri.”

Cogliendo la proposta di Archivissima 2024, l’Archivio di Stato e il Dipartimento di Studi Umanistici propongono una notte di esplorazione tra le carte che hanno ispirato gli studenti per la realizzazione del podcast in otto puntate che verrà pubblicato proprio in occasione della Notte degli Archivi.

Eccezionali custodi della memoria, i documenti ci permettono di mantenere vivo il ricordo di donne straordinarie come Catalina che con parole senza tempo sembra ancora oggi dirci: “No olvidéis de mí, pues pensar que me tenéis en la memoria me tiene en vida”, “non dimenticatevi di me, perché sapere che mi pensate mi tiene in vita”.

Dove: Archivio di Stato di Torino – Sezione Corte – piazza Castello 209
Quando: venerdì 7 giugno 2023 ore 19-22, ultimo ingresso 21.30
Ingresso libero

CREDITS

Il Laboratorio di ispanistica “Spagna e spagnoli a Torino: Catalina Micaela (1567-1597)” è un progetto didattico del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino e l’Instituto Cervantes di Milano, nell’ambito del programma di finanziamento «Proyectos didácticos para futuros hispanistas e hispanoamericanistas» (FU.HIS.IT), promosso dall’Instituto Cervantes di Palermo, AISPI (Associazione di Ispanisti Italiani) y AISI (Associazione Italiana di Studi Iberoamericani).

Il laboratorio è stato tenuto da Carlo Basso, assegnista di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e ha coinvolto gli studenti Virginia Burrafato, Ambra Chiucchi, Adele Dainese, Letizia Desimone, Gabriella Iannone, Alberto Leone, Federico Malandrin, Luca Orioli, dei corsi di Letteratura spagnola tenuti dalla prof.ssa Maria Consolata Pangallo e due classi del Liceo Linguistico Statale Vasco Beccaria Govone di Mondovì (CN) seguite dalla prof.ssa Chiara Atzori .

L’evento è inserito nel calendario di Archivissima – Il Festival e La Notte degli Archivi.