L’Archivio di Stato di Torino conserva all’interno del suo patrimonio i fondi archivistici di alcune importanti industrie torinesi e piemontesi
L’Archivio della Società Nazionale Officine di Savigliano, o SNOS, industria tra le più importanti in Piemonte e in Italia nel settore metalmeccanico, è uno di questi fondi archivistici che costituiscono una vera e propria finestra sulla storia piemontese del Novecento
Anche l’Archivio di Stato di Torino aderisce alla campagna #iorestoacasa!. In questi giorni difficili in cui è necessario un atto di responsabilità collettiva l’Archivio di Stato di Torino presenterà sul sito web e sulle sue pagine social alcuni documenti esemplificativi del suo ricchissimo patrimonio documentario di oltre 83 chilometri lineari.
All’interno degli oltre 83 chilometri di documentazione conservata dall’Archivio di Stato di Torino sono presenti circa una quindicina di archivi prodotti da aziende torinesi e piemontesi nel corso della loro storia e della loro attività, acquisiti dall’Archivio di Stato in deposito o, più spesso, per preservare la documentazione dalla dispersione e dalla distruzione e salvaguardare così la memoria storica delle industrie dopo la loro scomparsa.
In tale contesto, uno dei fondi archivistici più significativi è quello della Società Nazionale delle Officine di Savigliano, o SNOS, che fu una delle più importanti industrie piemontesi e italiane nel settore metalmeccanico.
La SNOS, nata intorno al 1880 a Savigliano, si specializzò in un primo momento nella produzione di carrozze ferroviarie, per poi occuparsi, già sul declinare del XIX secolo, di macchine elettriche e locomotori. Nel corso del XX secolo la Società, che nel 1899 aveva trasferito parte della produzione in un nuovo stabilimento a Torino, affiancò progressivamente alle produzioni ferroviarie altri prodotti: pezzi meccanici di vario tipo (dalle gru agli argani, dai trasformatori agli alternatori) e veicoli (tramvie, funivie, trattori, rulli compressori…). La Savigliano allargò inoltre il suo campo di attività alla costruzione di ponti e di edifici industriali e civili.
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La scheda qui presentata è stata elaborata da Edoardo Garis