Sigillo dell’imperatore Massimiliano II d’Asburgo, 1576

L’ASTo, in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi di Torino, ha intrapreso un progetto di schedatura informatizzata e riproduzione digitale dei sigilli conservati dall’Archivio, grazie al quale è oggi possibile navigare tra oltre 9000 schede e 3700 immagini digitali.

INFORMAZIONI STORICHE

Nati ed utilizzati per secoli per fornire garanzie d autenticità ai documenti, specialmente a quelli emanati da pubbliche autorità, laiche od ecclesiastiche, i sigilli hanno sempre presentato apparati iconografici significativi e scenografici, rappresentativi del potere che li utilizzava.

Simboli araldici, rappresentazioni di architetture, immagini cavalleresche, iconografie sacre: la visualizzazione dei sigilli, oltre a fornire una testimonianza storica istituzionale ed araldica di primo piano, rappresenta anche per i non specialisti una coinvolgente esperienza estetica e figurativa.

LA STORIA DEL PROGETTO

Iniziato a metà degli anni Novanta il progetto è stato portato avanti in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi di Torino.

Il progetto di schedatura e digitalizzazione dei sigilli dell’Archivio di Stato di Torino, al momento fermo per ragioni contingenti ma non ancora da considerarsi concluso, ha fino ad oggi prodotto risultati che possono già ritenersi significativi: circa 9.000 sigilli schedati 3.711 immagini digitali prodotte.