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Produttori di archivi

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Soggetto produttore
Nome
Morozzo della Rocca
Titoli
Conti e marchesi
Area geografica
Piemonte
Note storiche

Famiglia tra le più antiche dell’aristocrazia piemontese, i Morozzo avevano subito negli ultimi secoli del Medioevo un forte ridimensionamento del loro nucleo originario d’interessi signorili e patrimoniali, situato tra le Valli del Tanaro e della Stura; e avevano fissato residenza e possedimenti in quel di Mondovì. In età moderna essi restaurarono in parte ed ampliarono il loro dominio feudale con acquisti e successioni: il presidente Carlo Filippo riacquistò dai Pallavicino nel 1628 il feudo di Morozzo (già confiscato ai suoi avi da Roberto d’Angiò), ricevendone l’investitura con titolo comitale, e fu infeudato di un altro antico possedimento avito, Rocca de’ Baldi (1642). Ebbe inoltre parte di Roascio e Torricella (1635) e, per breve tempo (1620-1634), Roburent. Al nipote Gaspare pervennero per matrimonio Bianzè, infeudato nel 1722 col marchesato, e San Genuario; nella seconda metà del Settecento Anna Felicita Morozzo fu contessa di Valfenera e Castelletto (Castelletto Cervo), pervenutile per eredità materna.
La famiglia contò personaggi di primo piano in diversi ambiti. Limitandoci all’età moderna (per agevolare la comprensione della struttura e del contenuto del presente archivio), tra i magistrati e i diplomatici si segnalano Ludovico, giureconsulto, primo presidente del Senato di Piemonte (1600) e governatore di Vercelli; il figlio Carlo Filippo, secondo presidente di Camera (1625), primo presidente del Senato (1641), gran cancelliere (1651) e ministro di Stato, autore di scritti legali e politici; alla generazione successiva, Carlo Francesco, gran cancelliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (1662), gran mastro della casa ducale, ambasciatore a Milano, Parigi, Londra, Vienna; il figlio Gaspare, ambasciatore a Madrid. Tra gli ecclesiastici spicca il cardinale Giuseppe (1758-1842), governatore di Civitavecchia, commendatario di varie abbazie in Piemonte, vescovo di Novara (1817), visitatore apostolico del clero regolare degli stati sardi di terraferma. Intellettuali furono Carlo (+ 1804), matematico e presidente dell’Accademia delle Scienze, e lo storico magg. gen. Emanuele (+ 1910), membro della R. Deputazione Subalpina di Storia Patria. Nell’esplosione demografica della famiglia, inaugurata a inizio Ottocento dagli 11 figli di Carlo Filippo e continuata alla generazione successiva dagli almeno 18 figli di Cesare, autore di una linea secondogenita, numerosi furono i Morozzo che entrarono nell’esercito sardo e presero parte alle vicende risorgimentali; il più noto è il generale Enrico (1807-1897), ministro della guerra, primo aiutante di campo del Re e capo di stato maggiore nelle campagne del 1860, 1861, 1866, senatore del Regno, cavaliere dell’Annunziata.
La politica matrimoniale dei Morozzo ampliò gli interessi della casata al Piemonte orientale, all’astigiano, al torinese e al pinerolese
Note generali
-
Estremi cronologici
(Secolo X-)


Elementi associati
Sezione Corte -> Archivi di famiglie e persone -> Morozzo della Rocca (Famiglia)


Una selezione di supporti metodologici che possono risultare utili agli studiosi e ai ricercatori:
  • il glossario [G] di archivistica;
  • raccolte di fonti, dizionari, repertori, guide e percorsi, compilazioni lessicografiche, apparati biografici;
  • link ai più importanti sistemi informativi e portali tematici europei, italiani, locali.
sistema-archivistico-nazionale-san Il portale SAN è il punto di accesso unificato alle risorse archivistiche nazionali. Il suo Catalogo delle risorse archivistiche-CAT fornisce una mappa generale del patrimonio archivistico italiano.
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