Indice de’ libri stampati rinserrati (…) nell’archivio de’ libri manoscritti della Biblioteca della Regia Università di Torino, ordinati per data di stampa, sino a tutto l’anno 1500, particolare (ASTo, Sezione Corte, Regi Archivi di Corte del Regno di Sardegna, Categoria Nona)
Le Regie Costituzioni per l’Università di Torino stabilivano i compiti del prefetto della Biblioteca, che doveva avere “cura di farla provvedere de’ migliori e più scelti libri, che avere si possano in ciascuna facoltà”. La Biblioteca del Regio Ateneo iniziò così la sua attività nel 1723, con una dotazione di circa 20.000 volumi provenienti dalle raccolte civiche, universitarie e dinastiche, per volere dello stesso Vittorio Amedeo II. Nel 1729 le nuove Costituzioni davano ulteriori prescrizioni in materia dell’accrescimento della Biblioteca, tra cui il diritto di stampa su tutte le nuove pubblicazioni edite negli Stati sardi.
Il siciliano Francesco Domenico Bencini, nominato dal Re prefetto dell’archivio e della neonata biblioteca, si accinse quindi con i suoi collaboratori alla sistemazione fisica e logica del patrimonio librario, proveniente in buona parte dalla Biblioteca ducale presso i Regi Archivi. Il lavoro si protrasse sino al 1732. I manoscritti ebraici e greci furono separati dagli altri, che furono ordinati per materie, ogni serie contraddistinta da una lettera. L’ordine dei manoscritti sarebbe rimasto inalterato per tutto il Settecento e fino al 1810 circa, quando Giuseppe Vernazza intervenne con un nuovo riordino.
Dei vari cataloghi redatti dal Bencini, si propone in questa sede l’Indice de’ libri stampati rinserrati (…) nell’archivio de’ libri manoscritti della Biblioteca della Regia Università di Torino, ordinati per data di stampa, sino a tutto l’anno 1500 (ASTo, Sezione Corte, Regi Archivi di Corte del Regno di Sardegna, Categoria Nona, fasc. 1, n. 3698).