Ritratto di Amedeo Peyron

Ritratto di Amedeo Peyron

Amedeo Angelo Maria Peyron nacque a Torino il 2 ottobre 1785, dall’uditore della Regia Camera dei Conti Francesco Bernardino e da Ada Teresa Marchetti.

All’università ebbe come maestro Tommaso Valperga di Caluso, che lo iniziò al greco, all’ebraico (dal 1801) e al siriaco (dal 1802). Brillante e appassionato studente, dimostrò le sue capacità fin da giovanissimo: da subito affiancò alle lezioni del Valperga lo studio privato, sia delle materie che seguiva nell’ateneo, sia di altre che coltivò da solo (ad esempio, la lingua araba). Sin dal 1808 il maestro lo volle con sé come professore incaricato, tanto di Lingua Greca quanto di Lingue Orientali; nel 1815, alla morte di Valperga, Amedeo assunse l’ufficio di professore ordinario di Lingue Orientali.

Nel frattempo, nel 1809, era divenuto abate.

Ottenuta la cattedra, nel 1816 venne associato all’Accademia delle Scienze e nel 1818 fu nominato “bibliotecario dell’Università”.

Il prestigio del Peyron crebbe ancora quando fu eletto rettore dell’Ateneo per il triennio 1826-1829.

In seguito non mancarono altri importanti incarichi: fu infatti direttore della Biblioteca Universitaria, membro del Magistrato della Riforma e del Consiglio Superiore della Istruzione pubblica e della Giunta di Antichità e Belle Arti.

La vita pubblica del Peyron non fu limitata all’attività intellettuale, e troviamo il suo nome fra quelli dei senatori del Parlamento subalpino fondato nel 1848 da Carlo Alberto.

L’abate – che era stato, tra l’altro, uno dei promotori del Museo Egizio – si ritirò dalla vita politica e accademica nel 1849; non abbandonò, tuttavia, la sua poliedrica attività di ricerca e studio, che spaziava dalla filologia e storia della lingua greca, alla coptologia, alle lingue semitiche, alla storia classica, al diritto e alla linguistica italiana, ma, anzi, beneficiò negli anni a seguire del maggior tempo libero che si trovò ad avere.

Morì il 27 aprile 1870, a Torino.

Il suo busto in marmo è conservato nel cortile del Rettorato di Torino (foto) e una lapide in suo ricordo è collocata sul muro della casa di via Maria Vittoria.

Una biografia del Peyron compilata a cura di Fabrizio A. Pennacchietti si può leggere sul sito dell’Accademia delle Scienze di Torino.