Nome
Boncompagni di Mombello, Carlo
Titoli
Giurista; conte di Lamporo
Area geografica
Regno di Sardegna
Note storiche
Una delle personalità politiche di spicco nel Piemonte risorgimentale, legato a Cesare Balbo e a Cavour. Senatore di Piemonte dal 1843, fu tra coloro che influirono sulla concessione dello Statuto albertino; entrò nella vita politica attiva nel 1848, coprendo il dicastero della Pubblica Istruzione sotto Balbo e Alfieri e facendo promulgare la nuova legge sull'Istruzione pubblica. Dopo la disfatta di Novara fu inviato a Milano a trattare la pace. Nel secondo ministero d'Azeglio (1852) fu ministro della Pubblica Istruzione e di Grazia e Giustizia. Dal 1853 al 1856 fu presidente della Camera dei Deputati. Nel 1857 fu nominato ministro plenipotenziario presso il granduca di Toscana, e da allora intensificò i propri rapporti col mondo liberale toscano; partecipò attivamente alle vicende del governo provvisorio toscano e all'annessione della Toscana al regno sardo. Tornato a Torino, venne nominato nel 1874 professore effettivo di diritto costituzionale nell'Università; continuò l'attività politica come senatore.
Note generali
Dizionario Biografico degli Italiani, XI, Roma 1969, pp. 695-703
Estremi cronologici
(1843 - 1880)