Note storiche
Nel 1191, l'imperatore Enrico, figlio di Federico I detto il Barbarossa, donò in feudo il Castello di Gavi ai genovesi, in cambio di aiuti militari in Sicilia. Da allora il maniero fu oggetto di continui attacchi proprio per la sua posizione militare strategica fino a quando, nel 1202, con atto ufficiale stipulato nella chiesa di S. Giacomo di Gavi, il marchesato passò alla Repubblica di Genova. In seguito a nuove lotte tra Genova e Milano, Gavi e il suo castello passarono ai Visconti dal 1418 al 1476 anno in cui fu ceduto alla famiglia dei conti Guasco di Alessandria, che mantenne l'investitura fino al 1528.L'ultima battaglia di cui fu teatro la fortezza si riferisce al periodo napoleonico. Nel 1815, soppressa la Repubblica di Genova, l'intero territorio genovese e le fortificazioni vennero trasferite sotto il dominio del Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I; da quel momento Gavi fece parte della provincia di Alessandria. Nell'anno 1859, il Forte forte fu trasformato in penitenziario civile fino al 1906.