Area geografica
Ceva (Cuneo), Priola (Cuneo), Pamparato (Cuneo), Roascio (Cuneo)
Note storiche
Ramo dell’antica famiglia obertenga, i Pallavicino dovettero risiedere a Ceva almeno dalla fine del XV secolo: risale al 1496 il testamento di un Gianantonio. Il figlio di questi, Giulio Cesare, ottenne nel 1541 e nel 1552 l’investitura di parti di Ceva e fu governatore della città dal 1547 al 1561. Nel tempo, i Pallavicino avrebbero acquistato altre quote di Ceva e del suo marchesato. Con i figli di Giulio Cesare, Carlo e Paolo Antonio, la famiglia si divise nei due rami dei Pallavicino delle Frabose e dei Pallavicino di Ceva e Priola. Paolo Antonio infatti, a sua volta governatore di Ceva, sposò in prime nozze Isabella, di Garzilasco di Ceva, che gli portò in eredità parte di Priola (con investitura nel 1578), destinata a divenire, nel 1770, feudo principale della famiglia, con titolo marchionale, dopo l’avocazione di Ceva alla Corona. A questi feudi si aggiunsero Pamparato, nel 1621 (poi ceduto ai Cordero, pur restando alcuni redditi ai Pallavicino) e, nel XVIII secolo, Roascio. Fra i molti personaggi di primo piano della famiglia, specie in ambito militare, si possono annoverare: Carlo Emanuele che fu governatore di Oneglia e Cherasco; Ignazio (1749-1825), magistrato (era senatore di Piemonte e di Savoia), che aveva combattuto la Guerra delle Alpi ed era stato fatto prigioniero, rimanendo in arresto a Grenoble mentre la moglie amministrava in Piemonte i beni della famiglia; Cosma Damiano (+ 1800), già ufficiale, che tenta con esiti sfortunati l’attività imprenditoriale con la filatura; Casimiro senior (+ 1826), che entra nella burocrazia napoleonica come controllore delle imposte dirette dell’arrondissement di Ceva; Paolina Ceva di Battifolio, moglie e giovane vedova di Casimiro, legata alla corte in quanto governatrice dei principi del sangue, e la nuora Leonia Gianazzo di Pamparato, moglie e vedova di Luigi, pia dama devota a Pio IX; Casimiro iunior (+1922), sindaco di Ceva, che investe le proprie energie in sperimentazioni imprenditoriali ed agrarie, con fortune alterne.