Produzione e affissione di 3 libelli infamatori: uno in latino contro il prefetto Giulio Cesare Badini, affisso all'albo pretorio, due altri, uno affisso all'albo pretoriocontenente qualche minaccia contro l'avvocato fiscale della Provincia perché procedesse contro l'autore del primo libello, e l'atro affisso alla casa di Gerolamo Masone; produzione e ffissione di 3 libelli diffamatori contro l'onore e i costumi del prefetto e dei coniugi Bergui; essere sospetto di produzione in complicità, di altri libelli contro i componenti del Consiglio della Città e contro il prevosto della cattedrale e di Orsola Monte; aver lanciato un ordinanza originale del prefetto da lui modificata, in quanto procuratore della vedova Margherita Boffa nella causa contro Giovanni Antonio Retegno; minacce con una barra contro il serviente di giustizia Giacinto Prandi, portatosi nella sua casa per leggere una citazione su istanza del conte di Belvedere
Luogo e data reato
Alba 1749, agosto 17-settembre 3; 1749, Quaresima; 1745
Pena
Servizio come rematore sulle navi regie per 5 anni, preceduto da pubblica emenda da farsi nel tribunale di Alba come prescritto dal relatore della causa, pagamento delle spese e tutte le pene previste dalle Regie Costituzioni contro i banditi di secondo catalogo