Reato
Gi condannata per furto e ammessa all'indulto; ancora condannata per furto, sotto il falso nome di Giovanna Maria vedova di Giovanni Fontana genovese; ora inquisita per: furto di una tovaglia d'altare del valore di 6 lire, ai danni della chiesa di San Francesco; furto di 2 brente di vino, in pi volte e altri effetti di poco valore, ai danni della fu Teresa Mice di Cavagli; furto di 2 candelieri di ottone, nella chiesa parrocchiale; furo di una falda rossa di saglia di Londra e di uno spontore d'argento, la fodera fu poi restituita; aver bevuto vino, nella cantina e ai danni Giacomo Antonio Nerva, aver tentato di rubargli 2 lenzuola, che fu costretta a restituire; furto di 1 emina di meliga, noci e segale ai danni di Giovanna Alice; furto di 3 reliquiari nella chiesa della Madonna delle Grazie; furto di vino, preso a barilotti, ai danni di Giuseppe Maria Burgonzo; essere considerata rea di furto di 1 tovaglia trovatele addosso all'arresto e di altre tovaglie e vestiti, ai danni dei confratelli di San Francesco e della chiesa della Madonna delle Grazie; aver sotto falso nome di Giovanna Maria vedova Fontana, aver parteciapato all'indulto, tacendo tutti i suoi precedenti delitti; essere pubblicamente diffamata di furti
Pena
Non considerare la declaratoria di indulto, tortura nel capo dei complici, 5 anni di carcere, indennizzo dei danneggiati, pagamento delle spese