Furto di 15-17 bottiglie di vino Fontignano e un formaggio in casa e ai danni del caffettiere Giuseppe Oberto; essere considerato persona oziosa e renitente ad adempiere perfino al precetto pasquale; aver finto una memoria, fingendosi creditore di Obert, per spese supposte pagate all'avvocato e procuratore in Torino rilevante il supposto suo credito a 55 lire, da esigere dall'Obert; avere confinto e scritto di suo pugno 2 lettere, sottoscritte con il nome di Giuseppe Obert e dirette a Giuseppe Richard di Busca per esigere da questo 53 lire e 6 denari, dei quali ne ha esatti 14; avere truffato Giuseppe Obert di un gallone d'oro sul bindello, falsamente venduto al vicario Anselmo; grave perdita di rispetto con parole arroganti al notaio Giordana, podest del Vernante, essendo l'inquisito stato precettato a comparire in consiglio
Luogo e data reato
Cuneo 1752, aprile-maggio
Pena
Scarcerazione, inibizione di ogni ulteriore molestia, salva ragione a Giuseppe Obert di rivalersi in giudizio civile per le 14 lire e per il prezzo dei galloni d'oro