Avere gettato Pietro Meteoda nel greto del Torrente Maira, uccidendolo; avere assalito e depredato il cadavere di Pietro Mateoda
Luogo e data reato
Alma 1754, novembre 3
Pena
Confisca dei beni, applicazione delle tenaglie infuocate, impiccagione pubblica, il cadavere diviso in quarti da affiggersi nei luoghi soliti, dichiarato esposto alla pubblica vendetta come nemico della Patria e dello Stato, indennizzo degli eredi dell'ucciso, pagamento delle spese e tutte le pene previste dalle Regie Costituzioni contro i banditi di primo catalogo