Avere ferito senza causa con coltello da fodero Giuseppe Monticone e Vincenzo Monticone; avere tentato di arrestare, senza averne il mandato, con armi alla mano Giuseppe e Vincenzo Monticone; 7 furti; complicit in violenze e insulti ai danni di Tommaso San Martino con il pretesto di perquisire la sua stalla; complicit nell'assalto, con pistola alla mano e minacce di morte, di Domenico Bono per derubarlo; complicit in 2 furti; adulterio continuato con pratica disonesta e scandalosa con Caterina Torchio, moglie di Guglielmo Antonio Bellerio; avere convinto Anna Monticone ad abbondonare la sua abitazione per condurla presso Battista Bondante dove rimase per 15 giorni con scandalo del vicinato; avere percosso e minacciato con schiaffi Francesco Antonio Rabino; complicit nelle minacce, armato di fucile e pistola, ad un soldato del reggimento Monferrato per costringerlo ad allontanarsi da San Damiano; contravvenzione alla sentenza senatoria del 2 settembre 1752 di bando dalla provincia di Asti; ritenzione di una baionetta; essere sospetto di avere sacchettato don Giulio Cecca, poi morto; sospetto di complicit nella grassazione con omicidio di Giovanni Battista Monticone; diffamato in ogni genere di delitto, essere considerato una persona che gira armata e facinorosa
Per i due omicidi: inibizione di ogni ulteriore molestia senza pagamento delle spese; per i restanti capi di imputazione: tortura per ricavare la verit sui complici, essere condotto con il remo in spalla per i luoghi soliti, servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, indennizzo dei feriti, indennizzo dei derubati e pagamento delle spese