Avere insultato e percosso il prete Bertoldo Personetta; essersi procurato una falsa dichiarazione da Giovanni Antonio Duini e Andrea Vittas per attestare la sua innocenza nell'appello da lui stesso presentato alla sentenza della Corte della Conoscenza che imponeva di doversi accrescere le informazioni a disposizione dell'avvocato fiscale del Ducato di Aosta senza pregiudizio dello stato degli atti
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1757, giugno 5 - 6
Pena
Scacerazione; sportula 4 scudi d'oro; si rimette la causa alla Corte di Conoscenza per l'esecuzione della sua sentenza