Gi detenuto per sentenza del 15 febbraio 1755, ora inquisito per: tentata violenza carnale di Maria moglie di Giovanni Battista Bollate, causandole contusioni alla gamba; aver disobbedito all'ordine, del 5 marzo 1758, del giudice di Rivoli di comparire di fronte al Pubblico Consiglio per udire l'intimazione prescritta dal manifesto senatorio del 1754; per essere nullatenente e per altre sue qualit non aver scontato ancora la condanna a 6 mesi di carcere inflittagli con sentenza del 23 maggio 1755; delazione abusiva di pistola
Luogo e data reato
Alpignano; Rivoli 1754, aprile 22; 1758, giugno 4
Pena
Servizio come rematore sulle navi regie per 3 anni, pagamento delle spese