Reato
Aver insultato, scagliato pietre senza causa contro la casa di Giuseppe Ceppo, rompendogli la porta; aver indotto Giuseppe Bosco a rubare grano e una brenta di vino ai danni del proprio padre Giuseppe Bosco; aver insultato con altri suoi compagni, armati di pistola, coltello e bastone, precedente contrasto, Baldassarre Dalmasso; aver obbligato con la violenza un certo Giovanni Maria, Matteo Pennassero e Giovanni Battista Morra a restituirgli dei denari; furto, con rottura, di 4 giri di dorini, 1 anello d'oro, 1 pezza di tela, nella casa e ai danni dei coniugi Giovanni e Caterina Valenza; furto di 1 pistola, ai danni di Giuseppe Bosso; furto di 1 lume di ottone, ai danni del parroco di Ciri Zuccal; aver estorto con violenza e armato di falcetta 4 lire, vinte al gioco, a Giuseppe Coppo; aver minacciato della vita Sebastiano Sasso, che aveva deposto contro l'inquisito, altre minacce a Giuseppe Quaglia; essere pubblicato diffamato e sospetto in genere di furti di campagna e di armi e con queste minacciare e incutere timore
Pena
Tortura per ricavare la verit sui complici, servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, preceduti dall'esemplarit della pena di essere condotto per i luoghi soliti con il remo in spalla, indennizzo dei danneggiati,restituzione degli oggetti ai coniugi Valenza e al sacerdote Zuccal, pagamento delle spese