Avere barbaramente e proditoriamente ucciso, per gelosia, con colpi di coltello, sua moglia Giovanna Maria Serafina Fiorino Bisio
Luogo e data reato
Fresonara 1759, ottobre 29-30
Pena
Confisca dei beni, applicazione delle tenaglie infuocate, impiccagione pubblica, la testa spiccata dal cadavere e affissa al patibolo, dichiarato esposto alla pubblica vendetta come nemico della patria e dello Stato, indennizzo degli eredi dell'ucciso, pagamento delle spese e tutte le pene previste dalle Regie Costituzioni contro i banditi di primo catalogo