Giovanni Antonio

Roccasparvera

Delazione abusiva di pistola; avere impugnato la sua pistola contro Giacomo Cavallo; essersi introdotto nella stalla di Salvatore Bergia e avventato contro il vassallo Canubio, parlandogli con voce collerica e minacciosa; avere colpito Canubio con la mano sulla testa e avere impugnato una pistola contro di lui, senza conseguenze

Borgo San Dalmazzo   1760, ottobre 19-20

Inibizione di ogni ulteriore molestia e pagamento delle spese

contumace

Antonio

16 anni circa

Roccasparvera

Complicità nel tumultuoso contrasto scoppiato nei pressi delle chiese di Gaiola, con lancio di pietre verso i passanti; avere ferito, armato di coltello da fodero e abusivamente di fucile, Giovanni Battista Bertinasso, Felice Bernardi e avere sparato contro le persone presenti, senza ferirle; complicità nel ferimento, precedente qualche contrasto, con colpi di grosso bastone di Spirito Occello, poi morto

Gaiola; Roccasparvera   1761, aprile 19; 1761, gennaio 4-5

Servizio come rematore sulle navi regie per 7 anni, indennizzo degli eredi dell'ucciso, indennizzo dei feriti e pagamento delle spese

detenuto

Marco

16-17 anni

Roccasparvera

Complicità nel tumultuoso contrasto scoppiato nei pressi delle chiese di Gaiola, con lancio di pietre verso i passanti; avere ferito con colpo di falcetta Spirito Barale e Felice Bernardi

Gaiola   1761, aprile 19

Scarcerazione, inibizione di ogni ulteriore molestia, indennizzo dei feriti e pagamento delle spese

detenuto

Andrea

maggiore di 20 anni e minore di 25 anni

Roccasparvera

Complicità nel tumultuoso contrasto scoppiato nei pressi delle chiese di Gaiola, con lancio di pietre verso i passanti; delazione abusiva di pistola; avere eccitato contrasto per causa di un ballo contro il vassallo Carlo Vincenzo Canubio e Giacomo Maccario; avere impugnato la sua pistola contro Giacomo Cavallo e avere sparato per intimorire i giovani di Borgo San Dalmazzo; essersi introdotto nella stalla di Salvatore Bergia e avventato contro il vassallo Canubio, parlandogli con voce collerica e minacciosa; avere impugnato uno sciabolotto sguainato contro il vassallo Canubio, senza conseguenze

Gaiola; Borgo San Dalmazzo   1761, aprile 19; 1760, ottobre 19- 20

Scarcerazione, inibizione di ogni ulteriore molestia e pagamento delle spese

detenuto

Filippo

Roccasparvera

Complicità nel ferimento, precedente qualche contrasto, con colpi di grosso bastone di Spirito Occello, poi morto

Roccasparvera   1761, gennaio 4-5

Servizio come rematore sulle navi regie per 7 anni, indennizzo degli eredi dell'ucciso, pagamento delle spese e tutte le pene previste dalle Regie Costituzioni contro i banditi di secondo catalogo

contumace