Avere istigato il figlio Giacomo Francesco a ferire Dionigio Civarolo durante un contrasto in cui rimase ferita Laura Margherita Civarolo; avere sparlato dontro il Podest Vajro, e averlo minacciato di morte e avere cercato di ingaggiare un sicario per uccidere il detto podest; avere insultato armato di fucile Maria Margherita Borgo; perturbatore della quiete pubblica, poco timorato della giustizia divina e umana
Luogo e data reato
Refrancore 1756; 1762
Pena
Scarcerazione, inibizione di ogni ulteriore molestia