Reato
Avere ferito, con sparo di pistola, Francesco Ferrero, credendolo uno sbirro segreto o una spia per farlo arrestare come disertore; avere ucciso, con sparo di pistola, a sangue freddo, Giovanni Peirone; avere percosso, con una pistola, Giovanni Marro; avere, in compagnia di altri, scagliato pietre contro la porta della casa del comune e dell'oste Giovanni Filippo Pollitano, minacciando di ucciderlo; avere sparato una pistola, senza offesa, contro alcuni Dragoni che stavano suonando un violino; insulti e minacce con pistola e falcetta contro Stefano Giraudo per farsi consegnare una pistola e per tentare un'estorsione
Luogo e data reato
Peveragno; Caraglio 1736, ott.; 1736, nov. e dic.; 1737, feb.