Commercio carnale scandaloso, per 2 anni, con Maddalena Bergia, moglie di Stefano Begia, ua parente di terzo grado; insulto a sangue freddo del notaio e segretario del Tribunale di Vernante, Caroccio e contro Antonio Bertazzino, serviente del Tribunale di Vernante, senza offesa solo perché è stato trattenuto, e avere minacciato di ucciderli perché avevano eseguito un atto contro Maddalena Bergia
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1739, febbraio 2
Pena
Un anno di catena e pagamento delle spese, con sottomissione di non frequentare più Maddalena Bergia, sotto pena di pena corporale maggiore ad arbitrio del magistrato