Essersi avventato con un fucile alla mano contro Giovanni Andrate e avere minacciato di ucciderlo se non fosse sceso da cavallo, averlo ferito con un tridente e avergli sequestrato il cavallo, restituito il giorno seguente dietro pagamento di 2 doppie per il fieno consumato; avere furtivamente esportato dalla stanza del Tribunale, tenuto nella sua casa, la coppia degli atti del processo contro di lui e avere strappato dai registri i fogli che lo riguardavano