Avere, in un suo ricorso umiliato a S.M. per ottenere una delegazione per far rivedere la sentenza proferta dal Senato il 12 dicembre 1735 nella causa civile vertente in giudizio d'appello tra l'inquisito ed il marchese Giovanni Pozani di Odalengo di Casale, calunniosamente incolpato il relatore della causa di diverse mancanze e aver fatto altre ingiuriose espressioni legate al ricorso e ai suoi riflessi