Dati in caricamento. Attendere...

Strumenti di ricerca

//Strumenti di ricerca
  

Sei in Strumenti di ricerca: Sezione Corte  | Materie ecclesiastiche per categorie [Inventario n. 79.2] | Categoria 17. Usi dei Paesi Forestieri | Milano Regio Economato ed Exequatur
Informazioni di Dettaglio [ apri / chiudi ]
Unità di conservazione associate
Denominazione
Milano Regio Economato ed Exequatur
Descrizione
-
Estremi
(1595, settembre 30 - 1746, maggio 23, con riferimenti dal 1547)
Numero
-
Testo
Milano Regio Economato ed Exequatur
Classificazione
-


Denominazione
Milano Regio Economato ed Exequatur
Descrizione
-
Estremi
(1595, settembre 30 - 1746, maggio 23, con riferimenti dal 1547)
Numero
-
Testo
Milano Regio Economato ed Exequatur
Classificazione
-


Sede Ordina per n. inventario
    Fascicolo 1
Libro intitolato Dell'officio dell'Economato Regio, ed Apostolico nello Stato di Milano contenente una raccolta di varie scritture attenenti al detto Economato, e controversie eccitate dagl'Ecclesiastici su tal fatto; quali scritture sono le seguenti. Patenti latine d'Economo per lo Stato di Milano spedite li 10. giugno 1547. da Carlo Quinto a favore di D. Marco Antonio Patanella. a pag.I. Copia di breve dei 5. febbrajo 1549. concesso da Paolo Terzo al suddetto Patanella per l'Economato nello Stato di Milano. a pag.2 Copia in lingua italiana delle suddette patenti delli 10. giugno 1547. a pag. 9. Voto dei 14 8.bre 1631. dell'Avvocato Fiscale Arias per provare l'invalidità della scomunica data dal Vicario Generale Arcivescovile di Milano all'Economo Regio, e ad altri da esso dipendenti, come perturbatori dell'immunità Ecclesiastica; in cui l'Autore comincia dall'origine, ed uso dell'Economato stato introdotto sin dal 1451. presso i Duchi di Milano (...)
  1
    Fascicolo 2
Libro contenente una raccolta di varie scritture, consulti, ed alleganze riguardanti l'esercizio del Regio Economato nello Stato di Milano; meglio descritte nell'indice esistente in principio di detto libro, che sono le infra menzionate. 1595. in 1681 Parere per provare le ragioni dell'Economato nella vacanza della Sede Arcivescovile per la morte del Cardinal Federico Borromeo: ivi si narra l'origine, e l'antichità dell'Uffizio dell'Economato, le varie deputazioni d'Economi Regi state fatte dai Prencipi nello Stato di Milano, con ingerenza sovra ogni sorta di benefizi; la creazione posteriore dell'Economo Apostolico, e l'approvazione Pontificia a riguardo dell?economato Regio, unendosi per l'ordinario i due distinti Economati in una sola persona: esercitosi poi anche il Regio Economato, ancorchè l'Economo non fosse munito del breve Apostolico. Vi Si accenna il concordato del 1615. fra il Sommo Pontefice, ed il Duca di Milano (...)
  2
    Fascicolo 3
Lettera mandata da Roma al Cardinale Borromeo, coll'istruzione all'Abbate Speciano Economo Regio circa 'l modo di regolarsi nell'esercire l'impiego d'Economo nello Stato di Milano. 30. 7.mbre 1595
  3
    Fascicolo 4
Libro contenente tre consulti, o siano alleganze in jure. Il primo del 1627. dell'Avvocato Michele Turriano Pretore d'Alessandria sulla controversia eccitata dalla Santa Sede contro l'autorità dell'Economo Generale Regio dello Stato di Milano per l'interpretazione del cap. 14. della convenzione giurisdizionale, e specialmente del capo 17. della bolla in Coena Domini, e per dimostrare, che il medesimo Avvocato nell'eseguire gli ordini del Senato per difesa della Regia Giurisdizione non era incorso nelle censure cominate nel detto capo decimosettimo di detta bolla. Il secondo dell'Avvocato Fiscale Arias per la cognizione d'una causa d'un ditenuto accusato di compilazione per arte magica d'un unguento velenoso pestilenziale in danno universale della Città, e Ducato di Milano, in cui s'esamina, se quella spetti al Giudice Ecclesiastico, od al secolare (...)
  4
    Fascicolo 5
Lettere scritte dal Cardinale Bandini al Canonico Guttierez, con cui per parte di S. Santità gli viene proibito d'esercitare l'Uffizio del Regio Economato pendente la sospensione dal medesimo fatta di Monsignor Caccia, e ciò per non essere detto Canonico munito, come è necessario, della deputazione, e special breve della Santa Sede. Per copia. 1628. Con copia di due altre lettere circolari ai Vescovi dello Stato di Milano relative a tale proibizione
  5
    Fascicolo 6
Scomunica fulminata dal Vicario Generale della Mensa Arcivescovile di Milano, Sede vacante, contro l'Economo, ed Uffiziali del Regio Economato, per aver con mano armata ridotto li beni, e redditi di detto Arcivescovado in danno dell'Economo Capitolare. 1633. Coll'assoluzione a' medesimi concessa d'ordine Apostolico
  6
    Fascicolo 7
Breve d'Urbano VIII. di deputazione dell'Abbate Caimo in Economo Apostolico nello Stato di Milano. 2. febbrajo 1636
  7
    Fascicolo 8
Lettera originale, con diverse copie d'ordini del Senato di Milano all'Economo Generale d'avvertire a non lasciar eseguire alcuna provvisione della Corte di Roma senza il Regio exequatur; e d'invigilare sopra le vacanze de' benefizj Ecclesiastici, e specialmente se avevano annessa cura d'anime. 1644. in 1684
  8
    Fascicolo 9
Ordine di Filippo IV. Re di Spagna al Governatore di Milano, e da questi trasmesso al Senato, ad effetto faccia invigilare con ogni esattezza sull'osservanza delle istruzioni riguardanti la regalia del Regio exequatur. 19. febbrajo 1665
  9
    Fascicolo 10
Ordini del Senato di Milano alli Pretori, acciò ammoniscano li Consoli, ed Anziani dello Stato ad invigilare, ed informare, se da qualche provvisto di benefiz.o Eccles.co si venga prender il poss.o senza 'l placet dell'Ec.mo R.o. 25. febbr.o 1665
  10
    Fascicolo 11
Inventario delle scritture, che si ritrovano nell'Archivio dell'Economato Regio di Milano. 1665. in 1706
  11
    Fascicolo 12
Risoluzione della Sagra Congregazione sopra li seguenti dubbj di quistione eccitatasi tra l'Arcivescovo di Milano, e l'Economo Regio. I°. Se l'Economo Regio possa far ridurre li beni delle Parrochiali vacanti di libera collazione degl'ordinj. 2°. Se si possa far il simile in quelle di libera collazione del Papa. 3°. Se detto Economo possa obbligare li provvisti in vigor d'autorità ordinaria a ricorrere pel R.o exequatur. 4°. E finalmente. Se nelle Diocesi governate da' Cardinali sia facoltativo d'esercitare al detto Economo i premenzionati dritti. 25. gennajo 1667
  12
    Fascicolo 13
Lettera del Senato di Milano all'Economo Regio, in cui gli notifica aver dati gli ordini opportuni al Capitano di giustizia contro il Prete Moneta, qual aveva preso il possesso d'un benefizio senza il Regio placet; con ordine di far ridurre li beni della Parrochiale vacante di Vanzone. 2. giugno 1667
  13
    Fascicolo 14
Decreto del Senato di Milano, per cui ordina alle Comunità dello Stato di dare agli ordinarj avviso della morte de' benefiziati, e massime de' Parrochi; ed a questi di doverne trasmettere nota al Senato. 3. luglio 1667
  14
    Fascicolo 15
Dichiarazione del Senato di Milano, per cui si conferisce la facoltà al Cancelliere dell'Economato di prender il possesso de' benefizj vacanti, e di spedirne il Regio exequatur alli provvisti, colla partecipazione però dell'Economato Regio. 14. di novembre 1669
  15
    Fascicolo 16
Ordine del Senato di Milano all'Economo Generale Regio di prender informazioni sovra la verità delle esecuzioni date nella Città, e Provincia di Novara a varie provvisioni Pontificie, senzachè di quelle ne abbiano ottenuto il Regio exequatur. 6. maggio 1680
  16
    Fascicolo 17
Breve d'Innocenzo XI. di costituzione dell'Abbate Cesare Gorano in Economo Generale Apostolico nello Stato di Milano. 13. 9.mbre 1684
  17
    Fascicolo 18
Formola delle patenti, che dal Re Cattolico solevano spedirsi nella deputazione d'Economo Regio Generale dello Stato di Milano e delle solite spedirsi dall'Economo suddetto pel Regio placet
  18
    Fascicolo 19
Patenti di Carlo II. Re di Spagna di costituzione d'Economo Regio nello Stato di Milano a fav.e dell'Abb.e Cesare Gorano
  19
    Fascicolo 20
Ordine del Senato di Milano all'Economo Generale Apostolico, e Regio di non permettere l'esecuzione del decreto ottenuto da certo Prete Casati di Como, salvo, che vi preceda il Regio exequatur, ed ove fosse già questo eseguito, di farlo sospendere sino, che il medesimo quello ottenga. 17. agosto 1694
  20
    Fascicolo 1
Libro contenente le notizie prese dal Conte, e Presidente De Gubernatis da' registri della Sagra Congregazione dell'immunità, libertà, e giurisdizione Ecclesiastica sull'origine, e progresso del Regio Economato dello Stato di Milano, in cui sono copiate varie bolle, brevi, ed altre scritture dal medesimo ricavate da detti registri attenenti allo stesso fatto dal 1450. al 1689. 1697
  21
    Fascicolo 2
Placet concesso dal Re di Spagna Carlo II. a Monsignor Croce per prendere il possesso del Vescovado di Cremona, con la provvisione a favore degli eredi del defunto Vescovo per il loro rimborso degl'ajuti massarizj. 1697. e 1698
  22
    Fascicolo 3
Relazione del possesso, che fu dato dall'Economo Generale di Milano a Monsignore Visconti Vescovo di Lodi: con la formola d'istromento di liberazione dell'amministrazione della vacanza, confesso de' frutti, ricevuta de' mobili solita farsi dai Vescovi a favore del Subeconomo. 1702
  23
    Fascicolo 4
Patenti di Filippo V. Re di Spagna a favore dell'Abbate Belcredi per l'aspettativa all'Economato R.o dopo la morte dell'Abbate Gorano, con facoltà d'esercirlo quando il d.o Abb.e Gorano si troverà impedito. 6. giugno 1703
  24
    Fascicolo 5
Libro contenente una relazione storica dell'Economato Regio esercito dall'Abbate di Lavriano nelle Provincie di Lumellina, Alessandria, Valenza, e Val Sesia smembrate dallo Stato di Milano, ed unite alla Real Corona di Savoja a termini del trattato del 1703. 1703. in 1715
  25
    Fascicolo 6
Voto, o siano risposte del Collegio degli Avvocati Fiscali Generali dello Stato di Milano alle objezioni state fatte per parte della Dataria sovra la materia del Regio Economato di Milano. 1704
  26
    Fascicolo 1
Ordinanza del Senato di Milano, per cui manda immettersi l'Abbate Belcredi all'attual possesso dell'Economato Regio vacato per la morte dell'Abbate Gorano suo antecessore. Del primo d'aprile 1704
  27
    Fascicolo 2
Istruzione Regia ai Regj Subeconomi dello Stato di Milano, ed ai loro Cancellieri per l'esercizio del loro impiego, relativamente alla conservazione dei Regj dritti
  28
    Fascicolo 3
Provvisione del Governatore di Milano riguardante l'esercizio del Regio Economato. 10. di giugno 1704
  29
    Fascicolo 4
Informazioni prese dal Conte Beraudo di Pralormo Podestà della Val Sesia in comprovazione dello stile praticato nella detta Valle, che niun Ecclesiastico potesse ottenere il possesso di qualsivoglia benefizio senza impetrare preventivamente il Regio placet. E ciò in occasione, che Monsignor Visconti Vescovo di Novara pretendeva, che il Prete Ripa da lui provvisto della Cura della Rocca ne prendesse il possesso senza il suddetto Regio placet. 1705
  30
    Fascicolo 5
Consulta del Senato di Milano al Principe Eugenio di Savoja Governatore di quel Ducato, acciocchè deputasse provvisionalmente un Economo Regio; e ciò in occasione che l'Abbate Belcredi aveva tralasciato d'esercire il detto Uffizio. 24. di novembre 1706
  31
    Fascicolo 6
Deputazione d'Economo Regio provvisionale fatta dal Principe Eugenio di Savoja Governatore di Milano nella persona del Canonico Francesco Visconti. 4. X.mbre 1706. Coll'approvazione del Senato di Milano delli 9. detto mese; ed altra del Cardinale Archinto Arcivescovo di Milano delli 28. febbrajo dell'anno susseguente. 1707
  32
    Fascicolo 7
Ordine del Senato di Milano al Senatore Trotti di spedire il Regio exequatur alle provvisioni di S. Santità ottenute da D. Steffano Basilica-Petri: stato detto exequatur negato dall'antecedente Economo, indi ritardato dal successore a motivo di non essere ancor provvisto del breve Apostolico per l'esercizio del suo impiego. 14. gennajo 1707
  33
    Fascicolo 8
Ordine del Senato di Milano al Senatore Trotti di concedere nella vacanza dell'Economato il Regio exequatur al breve di S.S. ottenuto dall'Abbate cittadino, e portante commissione in partibus per conoscere in grado d'appello in una causa civile già agitata avanti il Vicario Arcivescovile. 5. febbrajo 1707
  34
    Fascicolo 9
Deputazione del Canonico Francesco Visconti in Economo Generale Apostolico dello Stato di Milano fatta dal Cardinale Archinto a ciò spezialmente delegato. 28. febbrajo 1707. Con l'approvazione di quel Senato delli 3. marzo medesimo anno 1707
  35
    Fascicolo 10
Quesiti, colle risposte, riguardanti gl'usi dello Stato di Milano: I°. Nel prendersi il possesso dei benefizj dai provvisti sì dalla Santa Sede, che dai Vescovi, ed altri ordinarj dello Stato. 2°. Nel dar corso alle provvisioni della Camera Apostolica, ai monitorj, ed interdetti, ai decreti, ed ordini delle Congregazioni di Roma, ed alle cause delegate ai Vescovi, od altri Ecclesiastici. Con una memoria sovra i carichi, che si pagano dagli Ecclesiastici per i loro patrimonj, e per gli altri beni, che possedono; e sovra le dispense del Senato ai medesimi necessarie, affinchè possano acquistare, o succedere nei beni
  36
    Fascicolo 11
Patenti del Duca Vittorio Amedeo II. d'Economo Generale Regio a favore dell'Abbate Ferrero di Lavriano nelle Provincie d'Alessandria, e Lumellina, nella Valle di Sesia, e nella Città di Valenza smembrate dal Ducato di Milano, ed unite alla di lui Corona. 3. giug.o 1707. Con due memorie, la prima circa l'uffizio del Vice-Economo: la seconda riguardante l'istruzione per l'Economo Generale suddetto, e per i suoi Subec.mi.
  37
    Fascicolo 12
Deputazione delli Conte, e Presidente De Gubernatis, e Conte, e Senatore Provana per Soprintendenti dell'Economato nelle Provincie smembrate dallo Stato di Milano a favore di S.A.R. 4. giugno 1707
  38
    Fascicolo 13
Istruzione data all'Economo di S.A.R. dal Presidente Pallavicino per le Città, terre, e luoghi, che smembrati dallo Stato di Milano sono stati aggregati a quelli di detta A.R.
  39
    Fascicolo 14
Cauzione prestata da Francesco Gola per il P.e Giuseppe Gola stato dall'Economo Generale Abbate di Lavriano deputato Tesoriere de' redditi de' benefizj vacanti delle Provincie d'Alessandria, Lumellina, Val di Sesia, e Valenza. 19. agosto 1707
  40
    Fascicolo 15
Monitorio del Vescovo di Novara contro l'Economo Generale Regio Abbate di Lavriano, per aver egli senza il breve Apostolico esercito nella Valle di Sesia il suo impiego, deputati Subeconomi, ed amministrati i frutti della vacante Parrochiale del Luogo della Rocca. 6. 8.bre 1707
  41
    Fascicolo 16
Memoriali sporti a S.S. dall'Abbate Ferrero di Lavriano per mezzo del Cardinale Grimani, affine d'ottenere il breve d'Economato Apostolico per quella parte dello Stato di Milano, che è stata ceduta a S.A.R.; con diverse memorie, e lettere concernenti la risposta data dal Papa di non volerglielo concedere, fuorchè preceda la rivocazione di tutti gli atti fatti in qualità d'Economo Regio, e ricorra a S. Santità per l'assoluzione delle censure incorse. 22., e 29. d'ottobre 1707
  42
    Fascicolo 17
Memoriale sporto per parte di S.A.R. di Savoja a S.M. Cesarea, acciò questa interponga li suoi Uffizj, perchè la detta A.R. ottenga da S. S.tà il breve Apostolico solito concedersi agli Economi Regj nello Stato di Milano a favore dell'Economo da detta A.R. nominato in quella parte dello Stato di Milano da detta S.M. ceduto alla prefata A.R. per i benefizj, che saranno in essa parte di Stato vacanti
  43
    Fascicolo 18
Risultato d'un congresso tenutosi relativamente ai seguenti oggetti. I°. Se l'Economo Regio delle Provincie smembrate dallo Stato di Milano potesse esercire il suo Uffizio, non essendo ancora provvisto di breve per l'Economato Apostolico. 2°. Quali atti potesse esercire avanti d'ottener d.o breve. 3°. Quali fossero i mezzi di conservar quella regalia contro le opposizioni di Roma. 4°. Se si potesse ordinare agli Uffiziali dell'Economato della Val Sesia di non comparir in prima istanza fuori degli Stati in alcun Tribunale, ancorchè Eccl.co. 21. 9.bre 1707
  44
    Fascicolo 19
Ragionamento, o sia memoria, in cui, premessa l'origine, ed il progresso della regalia dell'Economato nello Stato di Milano: e le varie contese avute colla Curia Romana, e coi Vescovi dello Stato per mantenerne l'esercizio, viene a farsi vedere non essere sussistente la pretensione della Corte di Roma, che prima di concedere all'Abbate di Lavriano Economo Regio il breve d'Economo Apostolico debbano dal medesimo ritrattarsi gli atti da lui fatti nella qualità suddetta; e che nella supplica per ottener quel breve non debba esprimere la detta qualità d'Economo Regio. Con due altre memorie relativamente alle suddette pretensioni di Roma
  45
    Fascicolo 20
Rimostranza dell'Avvocato Generale Riccardi per comprovare la ragione, e possesso, in cui sono i Regj Economi di esercire il loro uffizio, anche avanti d'avere da Roma il breve per l'Economato Apostolico: e per conseguenza, che essendosi dal moderno Regio Economo esercito il Regio Economato ne' limiti dell'autorità R.a, non se gli doveva di poi negare il breve Apostolico
  46
    Fascicolo 21
Deputazione fatta dall'Abbate di Lavriano Economo Generale Regio di Domenico Berlenda in Tesoriere di detto Regio Economato nelle Provincie d'Alessandria, Lumellina, Valle di Sesia, e Valenza; colla cauzione per esso prestata per l'esercizio di detto carico. 17. giugno 1709
  47
    Fascicolo 22
Relazione dell'Abbate di Lavriano Economo Generale Regio delle Provincie state smembrate dallo Stato di Milano, ed unite alla Real Corona di Savoja, di quanto fu da lui nella qualità suddetta operato in dette Provincie, e massime nella Valle di Sesia, prima d'ottenere il breve d'Economo Apostolico; contenente pure I procedimenti del Vescovo di Novara, che per impedire nella Val Sesia la Regalia dell'Economato pubblicò monitorj contro il Podestà, suoi Uffiziali, Consoli della Rocca, ed alcuni Canonici, e contro il suddetto Economo Generale, e suo Subeconomo Canonico Zenoni: e la trattativa con Roma per mezzo del Cardinale Grimani, affine d'ottenere il breve Apostolico e la conservazione de' Regj dritti. 1710
  48
    Fascicolo 23
Memoria sovra le pretensioni del Vescovo di Novara; che il Regio Economo non potesse esercire il suo impiego senza il breve Apostolico: e sovra gli attentati di detto Monsignore contro il Regio Economato, ed i Regj dritti, avendo fulminate le censure contro tre Canonici di Val Sesia. Il primo, perchè aveva chiesto al Regio Economo il placet per prendere possesso del Canonicato confertogli da Monsignore. Il secondo, per aver installato il detto Canonico sovra le bolle del Vescovo, e sul Regio placet. Il terzo, per aver, come subeconomo Regio, fatta la riduzione d'un benefizio vacante. Censurato pure il Notajo, che rogò la suddetta istallazione. Con aver anche censurati il Pretore di Varallo, il suo Vicario, ed il suo Luogotenente, ed il Bargello. Il primo, perchè ordinò ad un Chierico d'andar a Torino per prendere gli ordini di S.M., sotto pena di riduzione de beni temporali, e del bando (...)
  49
    Fascicolo 24
Quesiti fatti all'Avvocato Caroelli sovra li seg.ti punti I°. Che cosa debba operare il Regio Economo ne' casi, che per colpa di Roma non ha potuto aver il breve Apostolico, e che si passasse a qualche scomunica contro del medesimo, o suoi Uffiziali. 2°. Se si possano obbligare i Parrochi nel suddetto caso all'impetrazione del placet. 3°. Che cosa siasi praticato contro que' Parrochi, che hanno preso il possesso senza avere il placet. 4°. Che cosa siasi praticato, quando, trovandosi uniti il Regio, ed Appostolico Economato, qualche Parroco non abbia voluto osservare i soliti stili. 5°. Se gli ordini ad audiendum verbum Regium, oppure di sfratto siano usciti dal Sovrano, o dal Senato, e se in iscritti, oppure ad aures. 6°. Quali mezzi siansi adoperati quando i Vescovi, e massime i forestieri aventi parte della loro giurisdizione negli Stati, hanno pubblicati (...)
  50
    Fascicolo 25
Riflessi sovra due lettere del Principe d'Avellino; cioè se fosse conveniente d'istare presso S. S.tà per la confermazione della sospensione delle censure pubblicate dal Vescovo di Novara da concedersi dalla S.ta S. colla clausula di reincidenza ripugnante alla nullità d'esse: e se fosse pur conveniente, che S. S.tà concedesse a quel Vescovo la facoltà d'assolver i censurati. In qual maniera dovesse il Regio Economo ricorrere per ottenere il breve Apostolico; e circa la ritrattazione, che la Corte di Roma pretendeva dovesse da questo farsi degli atti da lui fatti coll'autorità Laicale. Cogli spedienti praticabili in tali circostanze
  51
    Fascicolo 26
Risultato del Congresso, in cui, approvandosi la pubblicaz.ne delle provvisioni del Senato, che dichiaravano la nullità della sentenza, e fulminazione delle censure fatta nella Val Sesia per parte del Vescovo di Novara, si propongono ancora diversi spedienti per prevenire l'effetto degli ulteriori procedimenti di quella Curia a tale riguardo. 22. gennajo 1711
  52
    Fascicolo 27
Istruzioni date al Conte, e Senatore Cumiana sovra ciò, che'egli doveva d'ordine di S.A.R. eseguire nella Val Sesia a riguardo delle turbolenze ivi eccitate dalla Curia Vescovile di Novara per impedire l'esercizio del Regio Economato. 29. gennajo 1711. Con varie notizie ricavate dalle scritture di colà trasportate dal detto Senatore, e dalla di lui relazione. Ed un ricavo di varie lettere relative alle sud.e turbolenze
  53
    Fascicolo 28
Relazione dei sentimenti della Giunta di Milano sovra i procedimenti di Monsignor di Novara, e censure da lui pubblicate nella Val Sesia, e di quanto fu d'ordine della medesima operato, per portar quel Prelato alla sospensione d'esse censure. Col sentimento della detta Giunta, che una lettera pastorale di quel Vescovo dovesse con di lui dichiarazione venir ritrattata a riguardo delle espressioni in essa contenute. 1711
  54
    Fascicolo 29
Risultato di congresso, in cui, espostesi le difficoltà, che sarebbero per incontrarsi nel voler far ritrattare da Monsignor di Novara le improprie espressioni di sue lettere pastorali inviate nella Val di Sesia, viene a suggerirsi in quali termini debba venire concepita d.a ritrat.ne. 14. feb.o 1711
  55
    Fascicolo 30
Lettere del Cardinale Paolucci al Vescovo di Novara contenenti i motivi, per i quali S. S.tà non era per approvare la sospensione fatta da quel Vescovo delle censure dalla sua Curia pubblicate nella Valle di Sesia. Con partecipazione, che detta S. S.tà gli concedeva la facoltà di poter assolvere i censurati, con reincidenza dopo due mesi; ed altres la proroga della medesima assoluzione. 21. feb.o, e 13. giugno 1711
  56
    Fascicolo 31
Progetto di dichiarazione da farsi da Monsignor Vescovo di Novara in ritrattazione dell'espressioni da lui usate in sue lettere pastorali di sospensione delle censure pubblicate nella Valle di Sesia. 27. febbrajo 1711
  57
    Fascicolo 32
Parere della Giunta di Milano coerentem.te a quanto segue I°. Se dovessero gli Scomunicati della Val Sesia lasciarsi in libertà di farsi assolvere. 2°. Se, stante l'indipendenza dell'Economato Regio dall'Apostolico, convenisse, che il Principe d'Avellino agisse apertamente a nome del Governo di Milano per far ottenere all'Abbate di Lavriano il breve d'Economo Apostolico. 3°. Come dovessero essere concepite le dimande del detto Abbate di Lavriano per il fine suddetto. 24. marzo 1711
  58
    Fascicolo 33
Riflessi da portarsi sotto la ponderazione della Giunta di Milano. in aprile. 1711. I°. Se convenisse proporre a S. S.tà, ed al Vescovo di Novara la conferma della sospensione delle censure colla clausola di reincidenza. 2°. Se dovessero accettarsi le assoluzioni proposte da Roma nella lettera del Principe d'Avellino, e poi dal Vescovo di Novara in di lui lettera al Fiscale Aracelli. 3°. Se convenisse far la facilitazione d'accettare la sospensione di quelle censure, che avrebbero dovuto venir ritrattate, con che la detta sospensione si facesse con lettere pastorali di quel Vescovo, e senza reincidenza. 4°. Se fossero ammessibili le condizioni proposte dal detto Vescovo nella lettera suddetta, cioè, che ricorrendosi a Roma per l'Economato Apostolico, I.° detto Econom.o si dimandasse per conferma. 2°. dovessero ritrattarsi tutti gli atti stati fatti (...)
  59
    Fascicolo 33
Risultato di Congresso sovra le provvidenze necessarie per correggere alcuni Ecclesiastici della Valle di Sesia, li quali contro gli espressi ordini di S.A.R. avevano rinovato la memoria, ed i pregiudizj delle censure state ivi pubblicate, a motivo, che fosse cessata la sospensione delle medesime, e sovra i mezzi di far continuare in detta Valle l'esercizio delle Sagre funzioni. I°. giugno 1711
  60
    Fascicolo 35
Congresso tenutosi a riguardo di ciò, che dovevasi operare dal Pretore di Val Sesia in occasione, che il Prevosto di Varallo contro l'istanza fattagli d'ordine di S. A. R. aveva negato di far le funzioni della solennità del Corpo del Signore dipendentemente dalle censure pubblicate dal Vescovo di Novara. 17. giugno 1711
  61
    Fascicolo 36
Istruzione all'Abbate del Maro spedito a Roma in forma privata coll'oggetto di ripigliare li negoziati interrotti dal Conte De Gubernatis, e rappresentare di più gli incidenti occorsi nella Valle di Sesia in ordine all'Economato Regio, e per ottenere all'Abbate di Lavriano la qualità d'Economo Apostolico. 18. giugno 1711
  62
    Fascicolo 37
Risultato di congresso riguardante la surrogazione d'un nuovo Pretore per la Valle di Sesia, e le rappresentanze da farsi a S. S.tà sovra le perturbazioni della Curia di Novara. 26. giugno 1711
  63
    Fascicolo 38
Risultato di congresso tenutosi in Milano coll'intervento del Vicario Generale Vescovile di Novara, che fece relazione del concertato tra il Governo di Milano, e Monsignor di Novara, che dovesse questo far continuare le Sagre funzioni nella Valle di Sesia, e far dissimulare, che fosse ivi spirata la sospensione delle censure, con reincidenza. Col ragguaglio della renitenza del Prevosto di Varallo in fare le funzioni della solennità del Corpo del Signore; e proposizioni fatte per parte di quel Vescovo per proccurare all'Abbate di Lavriano il breve d'Economo Apostolico. 26. giugno 1711
  64
    Fascicolo 39
Nota di varie scritture, memorie, e lettere relative alle censure dalla Curia di Novara fulminate nella Valle di Sesia. primo di luglio 1711
  65
    Fascicolo 40
Lettera scritta dall'Abbate di Lavriano all'Avvocato Raineri, acciocchè gli ottenesse da S. S.tà la provvisione dell'Economato Apostolico, che soleva concedersi all'Economo Regio dello Stato di Milano. 30. luglio 1711
  66
    Fascicolo 41
Risultato di congresso relativamente alla supplica da mandarsi a Roma dall'Abbate di Lavriano per ottenere il breve d'Economo Apostolico: e circa la maniera di richiamare due Preti stati espelliti dalla Valle di Sesia per aver eccitati torbidi in occasione delle censure ivi pubblicate dal Vescovo di Novara. 11. ag.to 1711
  67
    Fascicolo 42
Risultato di congresso, in cui si approva il progetto contenuto nell'annesso articolo di lettera dell'Abbate del Maro circa la maniera d'ottenere all'Abbate di Lavriano il breve d'Economo Apostolico; e di ultimare tutte le pendenze anche a riguardo delle censure, nelle quali poteva essere incorso detto Abbate di Lavriano: con conservare al Regio Economato delle Provincie smembrate dallo Stato di Milano tutte le prerogative del Regio Economato di quel Ducato. 5. di novembre 1711. Con minuta del memoriale da presentarsi a S. S.tà dall'Abbate di Lavriano per ottener il suddetto breve nella forma, di cui nel detto progetto
  68
    Fascicolo 43
Risultato di congresso riguardante la forma, con cui doveva essere concepita la supplica da presentarsi a S. S.tà dall'Abbate di Lavriano per ottenere il breve per l'esercizio dell'Economato Apostolico. 19. 9.mbre 1711
  69
    Fascicolo 44
Punti concertati col Marchese di Prieno. I°. Che si dovesse esercire l'Economato R.o, ancorchè non s'avesse ancora il breve di Roma per l'Apostolico. 2°. Che l'Abbate di Lavriano nel chiedere l'Economato Apostolico proponesse solamente la ritrattazione degl'atti, che potessero spettare a questo Ec.to. 3°. Che non si dovesse accettare il tenor di memoriale, e ritrattazione proposti da Roma, massime a riguardo della restituzione de' frutti, che devono conservarsi dall'Economato Regio. 4°. Che in questa materia si dovesse agire di concerto col Governo di Milano, come d'interesse comune
  70
    Fascicolo 45
Lettere del Senato all'Abbate di Lavriano Economo Generale Regio, in cui gli ordina di concedere, o depellire per il Regio placet le provvisioni stategli da diversi Ecclesiastici presentate. 1711. in 1723
  71
    Fascicolo 46
Progetto dell'Abbate di Lavriano contenente gli spedienti da praticarsi per rimediare agli abusi, che venivano introdotti dalla Corte di Roma, la quale aveva trasmesso ai Vescovi, e Vicarj Capitolari degli Stati di S. A. R., dove non v'è l'Economato, un'insolita formola di giuramento, per cui i nuovi provvisti prima d'ottenere il possesso de' benefizj venivano obbligati a non presentare le rispettive bolle: di più dato ordine ai detti Vescovi, e Vicarj di non eseguire le provvisioni Apostoliche, che avessero il Regio exequatur
  72
    Fascicolo 47
Rimostranza della giustizia de' fatti seguiti nella Valle di Sesia; e dell'insussistenza delle censure pubblicate dalla Curia Vescovile di Novara per impedire l'esercizio del Regio Economato, e l'esecuzione degl'ordini R.j. Unitamente alle dette censure state profferte contro li Canonici Bosco, e Gibellino, perchè erano ricorsi all'Uffizio del Regio Economato; contro il Pretore, e suoi Uffiziali, perchè avevano eseguito i Regj ordini per l'espulsione di due Ecclesiastici turbatori dello Stato: e contro alcuni Uffiziali del Regio Economato, perchè mantenevano nell'antico suo esercizio il detto impiego. 1711
  73
    Fascicolo 48
Memoria, in cui, stabiliti i fondamenti della Regalia dell'Economato nello Stato di Milano, e l'antico possesso di quei Sovrani di deputare persone laiche per la riduzione, ed amministrazione de' redditi di tutti i benefizj vacanti, viene a dedursi, che quantunque per togliere ogni contesa si sia poi deputata in Economo Regio una persona Ecclesias.a, non aveva però il Vescovo di Novara alcun fondamento di procedere con un monitorio contro il Conte di Pralormo Pretore di Valle di Sesia, perchè d'ordine di S. A. R. avesse fatto procedere alla riduzione del benefizio curato del Luogo della Rocca. Con i motivi, ai quali viene appoggiata detta riduzione
  74
    Fascicolo 49
Rappresentanza degli abitanti della Valle di Sesia a S. S.tà per ottenere la rivocazione delle censure fulminate dal Vescovo di Novara contro i loro Ecclesiastici, perchè ubbidivano il Duca di Savoja a riguardo della regalia del Regio Economato; e per dimostrare alla S.ta S. l'antico possesso di detta Valle d'avere un Regio Economo de' benefizj vacanti, per cui vien dato il Regio placet ai provvisti. 1711
  75
    Fascicolo 1
Memoria, in cui, accennandosi le facoltà spettanti al Regio Economo dello Stato di Milano indipendentemente dal breve Apostolico, e li Capitoli delle Cattedrali per l'amministrazione reciprocamente pretesa dei beni delle risp.ve Cattedrali pendente la loro vacanza; ed il temperamento preso per terminare esse questioni, qual era, che l'Economo deputasse sempre per suo Subeconomo un Canonico dei detti Capitoli: e si conchiude indi non essere detto temperamento adattabile per l'amministrazione de' beni del Vescovado di Pavia situati ne' Stati di S. M., proponendosi per disimpegno, che il tal caso il Capitolo richieda l'Economo Gen.le R.o di prendere l'amministraz.e di d.i beni
  76
    Fascicolo 2
Nota di scritture appartenenti al Regio Economato nello Stato di Milano, e comprovanti l'indipendenza del medesimo dall'Economato Apostolico. Con altra nota d'alcune scritture riguardanti particolarmente l'esercizio del detto Regio Economato nelle vacanze del Vescovo di Pavia
  77
    Fascicolo 3
Ristretto di scritture concernenti le varie deputazioni d'Economi dei vacanti Vescovati di Pavia, Novara, e Vigevano state fatte per parte dei Sovrani di Milano e dai Capitoli di quelle Cattedrali vacanti: relative pure dette scritture al possesso, che i suddetti Economi presero di quei Vescovadi, ed all'ingerenza, ch'ebbero nei beni appartenenti ai medesimi. 1712
  78
    Fascicolo 4
Proroga dell'assoluzione delle censure fulminate nella Valle di Sesia concessa dal Vescovo di Novara per due mesi con reincidenza, dipendentemente dalla facoltà a lui data a tal fine dalla Santa Sede. 17. di maggio 1712
  79
    Fascicolo 5
Memoria sovra i provvedimenti, che si danno in Napoli quando qualche Prelato fulmina censure contro Uffiziali della Regia Camera, od altri Commissarj Laici
  80
    Fascicolo 6
Risultato di congresso riguardante quanto si doveva rispondere al Patrimoniale Polto in Milano circa le pretensioni di Roma, che venissero rivocati gli atti fattisi dal Subeconomo Regio delle Provincie, smembrate durante la vacanza del Vescovato di Pavia; riguardante pure quanto detto Patrimoniale doveva a tal fine rappresentare al Governo di Milano; con suggerimento delle parti, che si dovevano fare in Roma su tale particolare
  81
    Fascicolo 7
Parere sulla facoltà spettante a S. A. R. di deputare un Economo Regio, senza il di cui placet nessun benefizio possa prendere il possesso di qualunque benefizio dello Stato, come si pratica nello Stato di Milano. Con copia delle provvisioni, o siano patenti, che S. M. Cattolica suole spedire nella deputazione del suo Economo Regio Generale dello Stato di Milano
  82
    Fascicolo 8
Relazione di varj documenti per provare l'insussistenza delle asserzioni di Roma, che l'Economato Regio di Milano fosse sin dal 1942. stato escluso dall'amministraz.ne de' beni del vacante Vescovato di Pavia, con rivocazione di tutti gli atti dal medesimo fatti nelle vacanze del detto Vescovato, e sostituzione in detta amministrazione di Economi eletti da quel Capitolo. Comprovanti parimente, che mai gli Economi Regj furono obbligati a prendere assoluzione delle censure incorse per aver avuta ingerenza nel Vescovato suddetto; che anzi vi deputarono sempre i Subeconomi, diedero l'exequatur ai provvisti, e di partecipazione del Senato fecero anche nell'ultima vacanza tutti gli atti appartenenti al loro impiego
  83
    Fascicolo 9
Varj consulti del Senato di Milano, voti fiscali, e provvisioni del Governo, affine di conservare il Regio dritto di deputare l'Economo per l'amministrazione de' beni dell'Arcivescovado di Milano vacante per la morte del Cardinale Archinto: con altre anteriori provvisioni, e temperamenti per conservar quel dritto in occasione di precedenti vacanze della detta Mensa; meglio il tutto descritto nell'indice esistente in principio, ch'è il seguente. 1712. 14. aprile = Consulta del Senato, con cui, notificandosi al Governatore di Milano la vacanza dell'Arcivescovado di detta Città per la morte del Cardinale Archinto, ed il dritto Regio di deputare un Economo dei beni, e redditi di detta mensa controverso dagli Ecclesiastici, gli dimanda, se debbasi praticare il temperamento già più volte adoprato di deputare per parte di S. M. lo stesso Economo già a tal fine nominato dal Capitolo. a pag. I. Lettera dell'Economo Generale Visconti, che partecipa alli Sovrintendenti dell'Economato (...)
  84
    Fascicolo 10
Parere della Giunta di Milano contenente I°. Che quel Governo non si era mai dato per inteso delle parti fatte dagli Economi Generali per ottenere il breve Apostolico. 2°. Che quantunque siasi da Roma preteso, che i Regj Economi fossero incorsi nelle censure in materie appartenenti al Regio Economato, sono però sempre li medesimi stati validamente difesi dal Governo, e se ne presero alcune volte l'assoluzione ad cautelam, ciò fu ad insaputa del medesimo. 3°. Che gli atti praticati dal nostro Economo nella vacanza del Vescovato di Pavia non erano insoliti, essendo già nelle antecedenti vacanze stati fatti dai Subeconomi Regj, i quali d'ordine dell'Economo Generale, e colle provvidenze del Senato di Milano, amministrarono sempre gli effetti di quella Mensa; nè potersi da Roma pretendere alcuna ritrattazione dei detti atti, meno incorsa perciò alcuna censura. 4°. Che non si doveva ammettere l'assoluzione (...)
  85
    Fascicolo 11
Memoria inviata da Roma di quanto doveva fare l'Abbate di Lavriano per ottenere il breve d'Economo Apostolico; cioè di rivocare per pubblico istromento tutti gli atti fatti s da lui, che suoi Subeconomi, e passar obbligo di restituire i frutti percevuti dai benefizj vacanti. Con due minute inviate pure da Roma, la prima del detto istromento, l'altra del memoriale da presentare a S. S. per ottenere il breve suddetto. E due lettere contenenti la negoziazione di quanto sovra. 1712
  86
    Fascicolo 12
Breve di Clemente XI. di deputazione dell'Abbate di Lavriano già Economo Generale Regio in Economo Generale Apostolico nelle Provincie d'Alessandria, Lumellina, Val Sesia, e Valenza smembrate dallo Stato di Milano, ed unite alla R. Corona di Savoja. 12. 7.mbre 1712. Con lettera del Cardinale Paulucci al d.o Economo Generale, in cui gli spiega le intenzioni di S. Santità circa l'esercizio di tal impiego delli 15. detto settembre
  87
    Fascicolo 13
Assoluzione dalle censure, in cui potesse esser incorso l'Abbate di Lavriano per l'esercizio dell'Economato Regio, emanata dall'Arciv.o di Torino Vibò Deleg.o Apos.co. 12. 9.mbre 1712
  88
    Fascicolo 14
Biglietto Regio, col quale si conferisce all'Abbate di Lavriano l'autorità di provvedere ai raccorsi de' Regolari destinati agl'impieghi, o visite de' loro rispettivi Conventi. 7. gennajo 1713
  89
    Fascicolo 15
Supplica del Marchese Abbate D. Francesco Moriggia Milanese sporta a S. M. per ottener il placet di potere rinunziare a favore dell'Abbate Giacomo Antonio Moriggia suo nipote li benefizj di S. Lorenzo in Lumello, di S. Giacomo di Gallizia pur in Lumello, ed il Canonicato di S. Invenzio in S. Giorgio
  90
    Fascicolo 16
Relazione dell'Abbate di Lavriano Economo Generale a S. M. di ciò, che seguì ne' suoi Stati pendente la di lui permanenza in Sicilia in ordine alle seg.ti materie Ecclesias.e I. Per riguardo all'Economato Regio. 2. De' rescritti, e provvisioni de' Tribunali forestieri. 3. Delle cose concernenti i Regolari. 4. Degl'abusi in materia di Religione nelle Valli cedute dalla Francia in quella di Luzerna. 15. ottobre 1714
  91
    Fascicolo 17
Notizie storiche del Regio Economato dello Stato di Milano date dall'Avvocato Generale Zoppi. 3. di novembre 1714
  92
    Fascicolo 18
Relazione di Steffano Lugano Cancelliere dell'Economato Regio dello Stato di Milano di tutti gli atti da lui praticati come Delegato di quel Senato nella vacanza del detto Economato principiata in 8.bre 1713. per la morte dell'Economo Generale Visconti, e terminata in 9.mbre 1714. coll'elezione dell'Abbate Melzi. 10. X.mbre 1714. Cogli estratti autentici delle carte giustificanti l'esercizio dei medesimi atti
  93
    Fascicolo 19
Breve di Clemente XI. di deputazione del Principe Melzi in Economo Generale Apostolico dello Stato di Milano, ad esclusione de' Paesi smembrati nel 1707. dal detto Ducato. 30. marzo 1715
  94
    Fascicolo 20
Quesiti fatti al Senatore Caroelli sopra le seguenti materie. I. Se l'Economo debba ritener i decreti di Roma a lui presentati per l'exequatur, i quali dall'annessa relazione compaiono già eseguiti. 2. Se vi spedisce il solito exequatur, o se vi dichiara nulla l'antecedente esecuzione. 3°. Se l'Economo in questi casi chiede le provvidenze del Senato. 4. Quali allora sieno le provvidenze del medesimo. 5. Se il Senato procede contro chi ha fatti eseguire i decreti senza l'exequatur, se contro chi li ha eseguiti, ed il Notajo, che ne stese la relazione, e con quali pene. 6. Se dette pene sono portate da qualche ordine. 7. Se il Notajo, che fa la relazione della copia ai detti decreti, deve esprimere d'aver veduto l'exequatur. 8. Se l'Economo spedisce l'exequatur da per se, o dopo aver consultato il Senato, ed in quale forma. Colle risposte del predetto Senatore a caduno d'essi capi
  95
    Fascicolo 21
Quesiti dell'Economo Generale Regio su' seguenti punti. I. Come debba egli regolarsi rispetto ai benefizj conferiti dagli Ordinarj, o da Roma a persone non Suddite. 2. Come a riguardo delle pensioni da cui sovra riservate sui benefizj curati, massime a fav.e di persone non Sud.e. 3°. Se circa i benefizj di nuova erezione debba seguire lo stile dell'Economato di Milano. 4. Chi debba consultare trattandosi di spedir il Regio exequatur ai decreti, citazioni, ed inibizioni di Roma. 5. Come si debba regolare circa le spese fatte per la riduzione di feudi spettanti alla Mensa di Pavia, e se non debbano pagarsi dalle Regie Finanze. 6. Se le risoluzioni della Giunta in materia d'Economato debbano distendersi nei Congressi, firmarsi dal Capo della Giunta, e sottoscriversi dal Cancelliere dell'Economato. Colle risposte a ciascuno di detti capi apposte (...)
  96
    Fascicolo 22
Risposte date alle seguenti asserzioni della Corte di Roma. I. Che l'Economo Regio, per essere stato unito all'Apostolico, fosse divenuto spirituale e sacro. 2. Che l'Economo Regio avanti il breve Apostolico non avesse alcuna autorità. 3. Che dove non vi è Economo Apostolico, vien egli deputato dal Vescovo. 4. Che l'Economato concesso nella concordia tra Gregorio XIII., e Carlo V. non fosse privilegio del Luogo, ma della Casa d'Austria. 5. Che il privilegio dell'Economato non si estendeva ai possessori de' Paesi smembrati dallo Stato di Milano. 6. Che nello Stato suddetto l'Economato non si estendeva ai beni delle Cattedrali vacanti. 7. Che vacante la Chiesa Episcopale di Pavia, si fosse d'ordine di S. M. R. fatto carcerare il Canonico Belcredi deputato per Economo da quel Capitolo
  97
    Fascicolo 23
Placet dell'Imperatore Carlo VI. Duca di Milano concesso a D. Carlo Marini Maestro di Camera del Papa per l'Abbazia di S. Pietro dell'Olmo. primo maggio, ed 8. luglio 1715
  98
    Fascicolo 24
Attestato del Cancelliere dell'Economato di Milano circa la tassa degl'emolumenti de' Senatori, e Ponenti dell'Economato quando riferiscono memoriali in Senato sovra la materia Economale ad istanza delle Parti, o fanno decreti eccitatorj, e definitivi. 17. giugno 1715
  99
    Fascicolo 25
Placet concesso dall'Imperatore Carlo V. a D. Alessandro Maria Litta per l'Abbazia di Santa Maria de Castino di Como. 14. agosto 1715. Coll'interinazione del Senato di Milano. 9. 8.bre 1715
  100
    Fascicolo 26
Placet concesso dall'Imperatore Carlo VI. all'Arcivescovo di Cesarea Spinola Nunzio Apostolico per l'Abbazia di S. Dioniggi della Città di Milano. 2. ottobre 1715. Coll'interinazione del Senato di Milano delli 3. giugno 1716
  101
    Fascicolo 27
Memoria rimessa dall'Abbate di Lavriano in ordine alle novità introdotte per parte della Corte di Roma, la quale lasciava ammettere dal suo Nunzio le appellazioni dalle sentenze dei Vescovi, ommesso il Metropolitano residente negli Stati; procurava d'impedire, che le bolle, ed altre provvisioni fossere presentate all'exequatur; ed ingiungeva ai nuovi provvisti una formola di giuramento contraria alla Sovranità, ed ai Regj indulti
  102
    Fascicolo 28
Placet concesso dall'Imperatore Carlo VI. Duca di Milano all'Abbate D. Innocenzio Erba per l'Abbazia della Santissima Trinità nello Stato di Milano, attesa la rinunzia fattane dal Cardinale Gualtieri. 6. maggio 1716. Colla successiva interinazione di quel Senato. 28. detto.
  103
    Fascicolo 29
Parere del Marchese Graneri, Avvocato Generale Zoppi, ed Abbate di Lavriano, in cui si conchiude, che il monitorio Pontificio ottenuto dagli eredi Mazzucchelli per la propalazione degli effetti spettanti all'eredità del fu Tommaso Mazzucchelli, e pubblicato senza il Regio exequatur, poteva senz'altro pubblicarsi I. Perchè riguardava solamente la coscienza, e non materia giudiziaria, nè benefiziaria. 2. Perchè doveva eseguirsi in Alessandria Città smembrata dallo Stato di Milano, dove non si è mai usato di dare a simili monitorj il Regio placet. 16. luglio 1717. Con copia del detto monitorio delli 12. giugno d.o anno
  104
    Fascicolo 30
Parere delli Presidenti Riccardi, e Graneri, ed Avvocato Generale Zoppi, conchiudente non doversi il R.o Economo ingerire nella vacante Arcipretura di S. Salvadore Monferrato, perchè la medesima è dipendente dal Vescovado di Pavia, ed il Regio Economato ristretto allo Stato di Milano. 14. gennajo 1718
  105
    Fascicolo 31
Memoria del Prete Niccolò Discalzo nominato alla Rettoria di Pavone dal Vescovo di Tortona come V.e Protettore del Collegio Ghislieri circa il rifiuto dell'Abbate di Lavriano d'accordargli il placet per l'intimazione d'un breve, o sia monitorio al Prete Forchesio stato dal Vescovo di Pavia posteriormente nominato alla stessa Rettoria; e sovra la ritenzione fatta dal detto Abbate non solo della copia di quel breve, ma anche del placito già accordatogli avanti la controversia col Forchesio
  106
    Fascicolo 32
Memoriale del Cardinale Cusani Vescovo di Pavia per aver da S. M. il permesso di chiamare a se gli Ecclesiastici suoi Diocesani discoli abitanti ne' Luoghi di sua Diocesi situati negli Stati di S. M., e che tutti li rescritti di sua Curia siano eseguiti senza presentarsi all'exequatur; che li Giudici de' suoi Feudi siano indipendenti da' Magistrati, e per la somministrazione del braccio. Sentimento del Congresso; lettere dell'Abbate di Lavriano, e del Conte Mellarede: e providenze date da S. M. su tali soggetti. 1719. e 1720
  107
    Fascicolo 33
Bolla del Papa Innocenzo XIII. di collazione d'un Canonicato nella Città d'Alessandria a favore del Prete Gius.e Sardi vacato per la morte nel mese di febbrajo del Canonico Scacalbelli. 16. novembre. 1722. Con lettera del Senato all'Abbate di Lavriano Economo Generale, con cui gli ordina di non concedere il Regio placito al medesimo Provvisto, ed anzi di ritenere le suddette bolle. 27. febbrajo 1723
  108
    Fascicolo 34
Relazione del Marchese Melzi Economo Regio dello Stato di Milano, nella quale adduce i motivi, per li quali fondato sulla bolla Leonina ha negato l'exequatur al breve ottenuto dal Clero di Ponte Curone d'appellazione da due sentenze conformi del Vescovo, e del Metropolitano, per le quali detto Clero in contradditorio dell'Arciprete del Luogo veniva condannato alla manutenzione di quanto gli restava necessario per la celebrazione delle messe, ed al rimborso al detto Parroco delle cose già somministrate. 30. aprile 1723. Con sentenza del Senato di Milano, che conferma la suddetta negativa del Regio exeuquatur. 9. marzo 1724
  109
    Fascicolo 35
Supplica del Chierico Antonio Volta per ottenere dall'Economo Generale Regio il placet per prendere il possesso della Cappellania sotto il titolo della B. V. dell'Uscetto nuovamente eretta nella Cattedrale d'Alessandria, e di Padronato del Capitolo. 15. marzo 1725. Col parere del detto Economo, che quantunque le nuove erezioni di benefizj sembrino diminuire il numero de' Sudditi, convenga però alla Regia giurisdizione, che si fondino piuttosto nuovi benefizj, che legati pii perpetui; epperciò si potesse concedere il Regio placet al Provvisto, ch'era Suddito, con che passasse sottomessione con sigortà Laico di pagar le taglie, e non declinare dal foro. 16. marzo 1725. E lettera del Vescovo d'Alessandria al Conte Mellarede, in cui informa, che nello Stato di Milano non si frappone alcuna difficoltà per l'erezione de' nuovi benefizj. 22. luglio 1725
  110
    Fascicolo 36
Formola del placet per il Vescovo d'Alessandria Carlo Vincenzo Ferrero diretto all'Economo Apostolico Regio; con copia della supplica p.ntata a S. M. da d.o Vescovo a quest eff.o. 25. 9.mbre 1727
  111
    Fascicolo 37
Declaratoria del Senato di Piemonte d'insussistenza, ed abuso d'un editto dell'Inquisizione di Pavia pubblicatosi nella Lumellina senza l'exequatur. 13. luglio 1728
  112
    Fascicolo 38
Lettere dell'Abbate di Lavriano Economo Apostolico Regio di Delegazione al Subeconomo per dare il possesso della Parochia di S. Andrea del Luogo di Bazaluzio al Prete Nicolò Grumello provvisto. 10. 9.mbre 1728
  113
    Fascicolo 39
Carta Reale dell'Imperatore Carlo VI. Duca di Milano prescrivente la regola da osservarsi nel concedere il Regio exequatur delle bolle di pensione sopra i benefizj dello Stato di Milano. 18. febbrajo 1730 v. infra al n. 43 Lettere 1730
  114
    Fascicolo 40
Notizie trasmesse da Milano dal Cavaliere Castelli, accompagnate con lettere, sulla materia dell'Economato di Milano relativamente agli usi di quello Stato, secondo i quali si dice fra le altre cose, che l'Economo nel dare il possesso di qualunque benefizio non s'ingerisce mai nello spirituale. Con ristretto di dette lettere. 2. a 28. marzo 1730
  115
    Fascicolo 41
Parere del Procuratore Generale Caissotti in occasione, che per la morte dell'Abbate di Lavriano vacava il Regio Economato. Vi si dice potersi in due maniere provvedere all'esercizio di quell'Impiego. I. Con nominarsi da S. M. un altro Economo Regio, il quale anche prima d'aver ottenuto il breve d'Economo Apostolico esercitasse la Regalia del Regio Economato, senza mischiarsi in ciò, che riguarda lo Spirituale, ed Ecclesiastico. 2. Con deputarsi provvisionalmente dal Senato il Cancelliere dell'Officio, per esercire l'Economato in tutte le sue parti, come fu praticato in Milano. Venendosi dopo varj riflessi a conchiudere, che più convenga il primo spediente. 1730
  116
    Fascicolo 42
Memoria comprovante, che la pretensione di Roma, che l'economia de' frutti de' benefizj vacanti appartenga all'Economato Ecclesiastico, non possa adattarsi nello Stato di Milano, dove non si è mai introdotta a favore della Camera Apostolica la ragione de' spoglj, e dei vacanti
  117
    Fascicolo 43
Lettere dell'Abbate di Lavriano Economo Apostolico Regio al suo Subeconomo in Alessandria per dar il possesso al Chierico Guaschi della Cappellania di Sant'Antonio eretta nella Capella di S. Perpetuo nel Borgo di detta Città, di cui è stato provvisto da quella Curia. 1730
  118
    Fascicolo 44
Sentenza del Senato di Milano, che in seguito a relazione dell'Economo Regio Melzi manda concedersi l'exequatur ad una citazione della Signatura di Giustizia di Roma emanata per conoscere sovra la sussistenza, indi fare seguir la commissione in partibus di due appellazioni interposte nella causa vertente avanti la Curia Metropolitana di Milano tra li Canonici Seniori, e Iuniori di S. Steffano, che volevano dai primi impedirsi di Congregar il Capitolo per trattar negozj spettanti al medesimo. 31. giugno. 1732. Con lo stile accennato dal detto Economo in sua relazione, che non suole negarsi il placet alle citazioni del detto Tribunale della Signatura, quando solo si tratta di conoscere delle appellazioni, commissioni, ed altri preliminari, senza evocar la causa principale a Roma
  119
    Fascicolo 45
Lettere delli Senatori Colla, ed Olivazzi di Milano al Marchese d'Ormea riguardanti principalmente l'esercizio del Regio Economato. 20. marzo 1734
  120
    Fascicolo 46
Parere delli Primo Presidente Caissotti, e Primo Riferendario Bogino sovra il dritto de' Sovrani dello Stato di Milano di far esercire la Regalia del Regio Economato anche indipendentemente dall'autorità Pontificia; e la ragione competente a S. M. di rimuovere il Principe Melzi Economo attuale di quello Stato, e nominare altro Soggetto per esercir detto Uffizio provvisionalmente senza breve Apostolico, suggerendosi però, che, per togliere ogni appiglio alla Corte di Roma, debba chi sarà surrogato da se ricorrere per detto breve, venendosi con tal passo a giustificare il procedimento s in caso di concessione, che di rifiuto; e ciò nell'occasione, che detto Stato era occupato dalle armi di S. M., e de' Gallispani. 15. aprile 1734
  121
    Fascicolo 47
Voto del Fisco, e sentenza del Senato di Milano, per quali viene considerata veramente beneficiaria la causa vertita nella Curia di Lodi, e poi avanti il Metropolitano, tra due Compatroni con intervento de' loro rispettivi presentati, sovra la pertinenza del Padronato della Cappellania di S. Orsola di Castiglione; e quindi a' termini dell'indulto di Leon X. potersi rimettere fuori del dominio, e concedere l'exequatur alla citazione della Signatura di Giustizia ottenuta in grado d'appello dal presentato dalla parte succombente. 10. X.mbre 1736. 14. gennajo 1737
  122
    Fascicolo 48
Ordine del Governatore di Milano, per cui si dichiara nullo, ed attentato ogni, e qualunque atto fatto dall'Economato Regio di Tortona intorno alle Chiese di Fabbrica, S. Sebastiano, e Terre affrancate del Principe Doria Landi dipendenti dall'alto Dominio di S. M. C. C. Duca di Milano. 31. m.zo 1738
  123
    Fascicolo 49
Dimanda fatta dal Duca di Fiano di poter godere la pensione statagli rassegnata dal Cardinale Ottoboni su la Prevostura di S. Gioanni del Cappuccio d'Alessandria, non ostante la di lui qualità di forastiere. 1740. E varie notizie, e dispaccj Reali trasmessi da Milano a riguardo degli usi di quel Ducato circa il concedere agli esteri li benefizj, e pensioni sovra i medesimi riservate
  124
    Fascicolo 50
Dichiarazione fatta dal Senato di Milano ad istanza del Monastero di Sant'Agnese di Novara, che tanto presso il detto Senato, quanto nell'Uffizio dell'Economato è in piena osservanza l'indulto di Leone X. particolarmente nei due capi; che si debbano eseguire le due sentenze conformi; e che le cause si debbano commettere nello Stato. primo 7.mbre 1742
  125
    Fascicolo 51
Voto del Fisco, e sentenza del Senato di Milano, coi quali si nega l'exequatur ad una citazione della Signatura di Giustizia ottenuta dalla Contessa Meli Lupi, per la quale contro l'indulto di Leone X. viene indirettamente ad evocarsi in Roma la cognizione della validità d'una sentenza data dal Metropolitano in grado d'appello da un'altra del Vescovo di Cremona, quando detta cognizione a tenor del medesimo indulto doveva commettersi in partibus. 18. X.mbre 1742., e 22. agosto 1743
  126
    Fascicolo 52
Lettere Reali, perchè si neghi il placet a tutte le rinunzie in favorem, coadjutorie, o permutazioni di benefizj senza causa legittima, e non si paghino pensioni a forest.ri. 25. ap.le 1744
  127
    Fascicolo 53
Sentimento del Primo Presidente Conte Caissotti sovra le insinuazioni fatte dal Conte di Rivera alla Dataria, affinchè nelle Provincie smembrate dallo Stato di Milano non venissero più dalla medesima spedite provvisioni di benefizj, e pensioni su di essi a favore di persone, che non fossero native delle stesse Provincie. 1746. Con lettera della Segreteria di Stato di commissione al medesimo Conte di far le suddette insinuazioni. E risposta di questo, in cui fa diversi riflessi contro dette insinuazioni. E di più una memoria del Cancelliere dell'Economato di Milano riguardante gli usi di quello Stato nell'ammettere le provvisioni di benefizj, e pensioni a favore di persone estere
  128


Una selezione di supporti metodologici che possono risultare utili agli studiosi e ai ricercatori:
  • il glossario [G] di archivistica;
  • raccolte di fonti, dizionari, repertori, guide e percorsi, compilazioni lessicografiche, apparati biografici;
  • link ai più importanti sistemi informativi e portali tematici europei, italiani, locali.
sistema-archivistico-nazionale-san Il portale SAN è il punto di accesso unificato alle risorse archivistiche nazionali. Il suo Catalogo delle risorse archivistiche-CAT fornisce una mappa generale del patrimonio archivistico italiano.
Torna in cima