Nella ricostruzione di quella grande avventura del Risorgimento italiano che portò alla fine del Regno delle Due Sicilie e alla conquista dell’Italia meridionale, l’attenzione degli storici e la memoria collettiva si sono concentrate sui Mille sbarcati a Marsala con il generale Garibaldi. Parzialmente in ombra sono rimaste le migliaia di altri partecipanti, come il caso dei “garibaldini di Bezzecca” che combatterono nel 1866 durante la Terza guerra di Indipendenza, sul cui numero totale la storiografia ha fornito solo approssimazioni, peraltro giustificate dalla dimensione e dalla complessità della documentazione.
LA STORIA DEL PROGETTO
Il progetto Alla ricerca dei garibaldini scomparsi, si compone di due parti:
La prima si è concentrata sui garibaldini dei Mille, realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), con la partecipazione della Fondazione CARIGE (Cassa di Risparmio di Genova), intende far emergere dall’anonimato quella moltitudine di eroi sconosciuti provenienti da quasi tutte le regioni italiane, da molti paesi europei e anche dalle Americhe e dall’Africa, protagonisti di una epopea che solidamente ancora oggi resiste nell’immaginario collettivo.
La seconda prende le mosse dalla ricerca La mappa ritrovata effettuata dal Museo Garibaldino di Bezzecca a partire dal 2011 e che ha prodotto un database di oltre 43.000 nomi dei volontari che parteciparono alla Battaglia di Bezzecca durante la Terza guerra di Indipendenza nel 1866, arruolati nei reggimenti dei Corpi Volontari Italiani. La ricerca si è conclusa nel 2014 e i risultati sono stati pubblicati sul sito web dell’Associazione Araba Fenice di Arco (TN).
curiosità e statistiche
Nel corso delle ricerche sono stati individuati anche due garibaldini dei “Mille” che non figurano né nell’Elenco dei Mille sbarcati a Marsala, né nell’Elenco ufficiale, pubblicato nel Supplemento n. 266 della Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 12 novembre 1878. Si tratta di Guglielmo Gallo, da Molfetta, e Vincenzo Speroni, nato a Roma nel 1829, già volontario nella 1° guerra d’indipendenza e durante la difesa della repubblica romana nel 1849. Si possono considerare una prima riscoperta di “garibaldini scomparsi”.
Quelli che seguono sono alcuni grafici realizzati dopo lo studio della documentazione che permettono di avere una rappresentazione immediate di statistiche come le età, le professioni e le provenienze geografiche dei garibaldini.
CREDITS
PROGETTO A CURA DI
Archivio di Stato di Torino
Direttore: dott. Marco Carassi
Responsabile progetto: dott.ssa Paola Briante
Archivisti: Daniele Codebò, Francesca Gamba, Michela Tappero, Patrizia Viglieno, Federico Viotti
Archivio di Stato di Genova
Direttore: dott.ssa Paola Caroli
Reponsabile progetto: dott. Alfonso Assini
Archivisti: Sara Medica, Luigi Grasso
Realizzazione della pubblicazione web
Un progetto di
Consulenza progettuale archivistica ed editoriale: Augusto Cherchi
Progettazione e realizzazione della piattaforma informatica per la gestione del progetto e porting dati da altre piattaforme: Alessandro Tarasco
Web master: Rebecca Dezzan