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Documento d'archivio |
Il giurista siciliano Francesco D’Aguirre nel suo trattato "Della fondazione e ristabilimento degli studi generali libri tre", del 1717, aveva fortemente incoraggiato la rinascita dello studio dell’ebraico e delle lingue orientali, che taceva dalla morte del Boursier (1658). La cattedra di Ebraico era da ristabilirsi non in ultimo ad imitazione delle cinque grandi Università nelle quali la disciplina era coltivata (sempre intesa come propedeutica allo studio delle Sacre Scritture): Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca. Il tema è trattato nel libro secondo, al capo primo "De Professori delle Arti Liberali, della Filosofia, e della Istoria", alle cc. 72rv-73r (numerazione di restauro).Il giurista siciliano Francesco D’Aguirre nel suo trattato "Della fondazione e ristabilimento degli studi generali libri tre", del 1717, aveva fortemente incoraggiato la rinascita dello studio dell’ebraico e delle lingue orientali, che taceva dalla morte del Boursier (1658). La cattedra di Ebraico era da ristabilirsi non in ultimo ad imitazione delle cinque grandi Università nelle quali la disciplina era coltivata (sempre intesa come propedeutica allo studio delle Sacre Scritture): Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca. Il tema è trattato nel libro secondo, al capo primo "De Professori delle Arti Liberali, della Filosofia, e della Istoria", alle cc. 72rv-73r (numerazione di restauro).
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Relazione di Francesco D'AguirreRelazione di Francesco D'Aguirre
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1717 |
N.III.37 |