L’archivio storico del Museo delle Antichità Egizie è consultabile in digitale sul sito dell’ASTo.
La pubblicazione, forse la prima del suo genere in Italia, è stata resa possibile da un progetto di collaborazione fra l’Archivio di Stato di Torino e il Museo Egizio – uno dei più importanti musei di antichità egizie al Mondo, il più antico dedicato interamente alla cultura egizia – che ha portato alla riproduzione digitale della maggior parte dei documenti del fondo archivistico.
Il Museo Egizio di Torino
Il Museo fu fondato a Torino intorno al 1824 per volontà del re di Sardegna Carlo Felice, che decise di acquistare la collezione di antichità egizie di Bernardino Drovetti, un piemontese che aveva seguito Napoleone in Egitto fino ad assurgere al ruolo di Console Generale di Francia. Nel corso della sua permanenza, Drovetti aveva collezionato reperti archeologici, arrivando a raccogliere più di 8.000 pezzi.
Nato inizialmente come costola del Museo di Antichità di Torino, venne collocato fin da subito nel palazzo del Collegio dei Nobili sede dell’Accademia delle Scienze di Torino, che ancora oggi è la sua sede istituzionale.
Quando, nel 1939, divenne Soprintendenza alle Antichità-Torino II-Egittologia, alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione, il Museo aveva ormai acquisito la sua autonomia rispetto al Museo di Antichità.
Cosa si può trovare nell’archivio del Museo Egizio?
L’archivio è la testimonianza dell’attività svolta dal Museo egizio dai primi anni della sua esistenza fino alla sua trasformazione in Fondazione.
Saranno pertanto presenti carte a carattere amministrativo (ad esempio contabilità ed economato, direzione, personale) e scientifico (come missioni archeologiche e scavi, corrispondenza, mostre e congressi, fotografie e calchi, studi).
Tra il materiale digitalizzato, prevalentemente quello di natura scientifica, si potranno pertanto reperire oltre al resto lettere , relazioni, studi dei principali egittologi che lavorarono per il Museo, insieme ai loro diari e taccuini delle campagne di scavo, disegni, schizzi e planimetrie di tombe, piramidi, templi o altri monumenti , fotografie delle aree di scavo, degli oggetti rinvenuti durante le ricerche archeologiche o di quelli conservati in altri musei del Mondo.
Un’importante integrazione alle carte del Museo è costituita dall’archivio di Giuseppe Botti, un egittologo piemontese tra i primi esperti in Italia di scrittura demotica, e da “Materie economiche-Istruzione pubblica-Musei e altri stabilimenti scientifici“, che conserva molte carte relative ai primi anni di vita del Museo.
Guida alla consultazione delle immagini sul web
Le immagini dell’archivio del Museo Egizio visualizzabili sul sito web dell’Archivio di Stato sono circa 80.500. Sono state escluse dal progetto di digitalizzazione solamente le carte di carattere più strettamente amministrativo, liberamente consultabili comunque in originale, salve eventuali eccezioni dovute alla tutela della privacy, presso la sala di studio della Sezione “Corte”.
Per consultare le immagini, si consiglia di sfogliare virtualmente gli inventari del primo versamento, del secondo versamento e del terzo versamento, o quelli degli archivi Giuseppe Botti e Musei e altri stabilimenti scientifici, tutti consultabili in pdf e interrogabili mediante ricerche per parola.
Una volta individuati i documenti che interessano, si potrà accedere direttamente alla pagina della banca dati del patrimonio relativa al Museo delle Antichità Egizie.
PHOTOGALLERY
CREDITS
Progetto di digitalizzazione nato dalla collaborazione fra
Ideazione: Christian Greco (direttore)
Acquisizioni delle immagini: Beppe Moiso e Tommaso Montonati
Cura del progetto:: Monica Grossi e Elisabetta Reale (direttrici)
Redazione web: Edoardo Garis,
Responsabili progetto: Maria Gattullo e Luisa Gentile
Con il coinvolgimento di tutto il personale di vigilanza della Sezione Corte.
Allineamento metadati con oggetti digitali e pubblicazione nella digital library a cura di
Consulenza archivistica ed editoriale: Augusto Cherchi
Realizzazione della procedura informatica: Alessandro Tarasco