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Produttori di archivi

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Soggetto produttore
Nome
Compans di Brichanteau, Carlo
Titoli
Conte, marchese, deputato, consigliere comunale, consigliere provinciale
Data nascita
18440330
Data morte
19251102
Luogo nascita
Chambery
Luogo morte
Torino
Area geografica
Italia
Note storiche

Carlo Jean Eugene Compans di Brichanteau nacque a Chambéry il 30 marzo 1844 da Alessandro Ignazio Raimondo e da Gabriella dei conti di Sannazzaro di Giarole. Il padre, di professione avvocato, ricopriva in quegli anni la carica di senatore del Regio Senato di Savoia.

Conte d’Ala e signore d’Orio, titoli ereditati dal padre, per consuetudine Carlo Compans era conosciuto come marchese di Brichanteau, titolo che gli venne conferito nel 1896 e ufficialmente ribadito nel 1906, dopo il ricorso di un elettore del suo collegio. Fu autorizzato anche ad aggiungere il cognome Challant, pervenutogli per linea femminile. Fu insignito del titolo di Gran Ufficiale SS. Maurizio e Lazzaro e di Grande Ufficiale della Corona d’Italia.
Compì gli studi classici, tra il 1854 ed il 1856, presso il collegio dei Padri Gesuiti di Massa Ducale, poi frequentò i corsi della Facoltà di Matematica dell’Università di Genova.

Nel 1866 partecipò alla terza guerra d’indipendenza, distinguendosi per valore ed intelligenza durante l’assedio per la presa di Borgoforte. Per la sua partecipazione alla campagna del 1870 come aiutante di campo del generale Cadorna fu insignito della medaglia dei benemeriti della liberazione di Roma.  Ritiratosi a vita borghese nel 1776  per dedicarsi agli affari di famiglia, continuò ad appartenere all’esercito di riserva, con il grado di maggiore degli alpini.
Dalla moglie Albertina Pallavicino Mossi, sposata il 1° maggio 1876, ebbe quattro figli: Alessandro, Ludovico, Maria Margherita e Maria Giuseppa Leontina.
Con la vittoria della sinistra alle elezioni del novembre 1876 Carlo Compans, eletto nel collegio di Verrès, entrò in Parlamento, dove rimase per quarantatre anni e undici legislature, fino al 1919. Carlo Compans in tutte le elezioni in cui fu designato conseguì risultati ragguardevoli per la serietà e il carisma che lo contraddistinguevano. Godeva di fama di persona integerrima che non utilizzava l’attività politica come un mezzo per aumentare il proprio tornaconto personale.
Nel 1878 venne eletto consigliere comunale della città di Torino. rivestendo la carica per trentasei anni consecutivi fino al 1914. Nominato assessore in un’occasione, decise di rinunciare alla carica perché troppo impegnativa rispetto al mandato parlamentare; parimenti rifiutò la nomina a sindaco di TorinoFu anche consigliere provinciale per quasi trent’anni, impegnandosi con successo nel miglioramento della viabilità stradale.L’intensa attività di Carlo Compans non si esaurì con l’esercizio del suo mandato parlamentare e di consigliere del comune di Torino e della provincia di Ivrea - Aosta. Fece parte di numerosi comitati e rivestì importanti cariche, tra cui: presidente del Comitato per il Traforo ferroviario del Monte Bianco e presidente del Consorzio Conduttore del Canale di Caluso; membro, del Comitato esecutivo dell’Esposizione nazionale di Torino del 1884 e presidente della Commissione Zootecnica dell’esposizione; commissario, come rappresentante dell’Italia, alle Esposizioni Internazionali di Parigi (1878), di Anversa (1885), di Bruxelles, di St. Louis e di Liegi; rappresentante italiano ad Atene alle prime Olimpiadi Moderne (1896) e rappresentante italiano e presidente del comitato olimpico italiano alle Olimpiadi di Londra (1908) e Stoccolma (1912); presidente del CONI dal 1914 al 1920.


Dopo un’intensissima vita pubblica, nel 1919, a settantacinque anni, si ritirò a vita privata. Benché non rivestisse più incarichi politici, furono ancora moltissime le persone che continuarono a scrivergli, per chiedergli un parere o un aiuto attraverso le sue numerosissime conoscenze. Il 5 gennaio 1922, anno della Marcia su Roma, Carlo Compans fu vittima di un attentato, forse di matrice fascista, sul treno che da Milano lo riportava a Torino. Fu ferito in modo lieve alla guancia da alcuni colpi da arma da fuoco sparati da ignoti.
Il 2 novembre 1925 si spense nella sua abitazione di Via S. Teresa 10 a Torino, dopo un’agonia durata diversi giorni.

Note generali
Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani, Archivio di Stato di Torino, vol. IV, p. 607
Estremi cronologici
1844- 1925


Elementi associati
Sezioni Riunite -> Archivi di famiglie e persone -> Compans di Brichanteau (Famiglia) -> Compans di Brichanteau Carlo (Politico)
Sezioni Riunite -> Archivi di famiglie e persone -> Compans di Brichanteau (Famiglia)


Una selezione di supporti metodologici che possono risultare utili agli studiosi e ai ricercatori:
  • il glossario [G] di archivistica;
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