Concessione in feudo, secondo il costume d'Italia delle Ville di Monastir, Segafe, Schutes, Promont, e Noraig fatta dal Re D. Alfonso in favore di Nicolao Cassiano. 3. febbrajo 1421
Vendita delle Ville di Monastir, Segafe, Schutes, Promont e Noraig fatta da Nicolao de Cassiano con assenso Regio a Giò Dedoni, mediante il prezzo di 1640.ll. Alfonsine. 17. Aprile 1432
Dioploma d'ampliazione de feudi di Tuili, Mara, Gesturi, Monastir, Segafe, Promont, e Noraig spedito dal Re Alfonso, a favore di Giò Dedoni in rimunerazione di servigj resi alla Corona, con successiva relazione fatta in dipendenza di Decreto del Supremo degli 11.Maggio 1543. dal Collegio de' Notaj di Barcellona, in ordine alla sua falsità. 18. 8bre 1438
Regia approvazione, e conferma del Re D. Alfonso, con estensione alle femine legitimamente procreate dal Concessionario della donazione in feudo secondo il costume d'Italia, fatta, salva la ragione del terzo, in Virtù d'Istromento 9. Gen.o dell'infras.to anno dal Procur.e Reale Giacomo Besora a Monserrate Ferrario Cittadino di Cagliari della Villa spopolata, e distrutta di Baratoli, sita nella Curadoria di Dolia, e già da lungo tempo devoluta alla Corona, per mancanza di Legittimi Successori; Colla ritenzione a S.M. del mero Impero,Laudimio, e fatica de' 30. Giorni, oltre le altre consuete riserve; E coll'obbligo specialmente a d.o Concessionario, e successivi possessori di pagare annualmente alla R.a Camera il Censo d'un fiorino di firenze, che principierà a decorrere dalla festa dell'Epifania, e dovrà durare sino a che in d.a Villa siano stabilite 20. famiglie, le quali vi facciano continua dimora; E siano inoltre detti Concessionario e Successori ad ogni richiesta del Principe (...)
Vendita delle Ville di Monestir, Segafe, Schutes, Promont, e Noraig fatta da Gerardo Dedoni in favore di Pietro Bellit, mediante il prezzo di 2/m ll. Alfonsine. 27. Maggio 1454
Conferma della vendita di Monestir, Segafe, Schutes, Promont, e Noraig fatta da Gerardo De Doni a Pietro Bellit, per instrom.to 27.Maggio dell'infras.to Anno; Ossia Diploma di concessione in feudo, emanato dal Re D.Alfonso. 5. Luglio 1454
Concessione del mero, e misto impero fatta dal Re D. Ferdinando d'Aragona in rimuneraz.e de'servizj resigli a Pietro Bellit Mercante di Cagliari, ed a suoi Eredi, e Successori sopra la Villa di Monastir, e le altre spopolate di Schutes, Segafe, Promont, Nuraig, Baratoli, Borro, e Villanova Survis già da Lui tenute in feudo secondo la consuetudine d'Italia. 10. Aprile 1455
Instromento di vendita fatta, con assenso del Vicerè e del Procur.e R.le dalla Vedova Desiata ferrer, come Madre, e Tutrice del Pupillo Michele Ferrer figlio, ed Erede del fu Notajo Monserrate a Pietro Bellit, in feudo secondo il costume d'Italia, della Villa spopolata di Baratoli, mediante il prezzo di 200 ll. Alfonsine, sotto le stesse obbligazioni, condiz.ni, e riserve, colle quali La possedeva d.o suo figlio, e ne era stato investito il prenominato Monserrate suo Marito. 23. Luglio 1455
Sentenza del Sup.mo Real Consiglio in giudicio di supplicazione tra D.a Anna Gessa, e Mercera, come Tutrice, e Curatrice de' suoi figliuoli D. Gerolamo Centellon, e Gessa, e ceduti a titolo di donazione a D. Cesare Sebastiano suo figlio, per atto 3. Maggio 1538. essere stato per parte di d.a D.a Anna mal supplicato dalla Sentenza della R.U. 5.7bre.1576.
Quanto ai Beni feudali, i quali erano posseduti dal d.o Cesare Sebastiano essere stato ben supplicato, e quelli spettare a D. Salvatore Gessa unico Agnato, e Discend.te dei p.mi Acquisitori.
E finalmente rispetto alle Ville di Bartoli, Bangagia, e Sibillis situato nella Curadoria di Sigerro, atteso che tanto dall'Investitura di esse concessa dal Re Don Pietro con suo Diploma 2. Maggio 1352., quanto dalla vendita indi fattane da Matteo Vitale ne era stato riservato alla Corona il riscatto mediante il prezzo di ll. 100. di prima, e buona moneta, si manda al Regio Fisco di farne il deposito, ed al med.o rilasciarsi successivamente d.ti feudi (...)
Nuova Investitura della Baronia del Castello di Jojosa guarda, Bella guarda, Villa Massargia Domus novas, Selico, Castel d'acqua fredda, Decimo Manno, e Villa Speciosa popolate; come anche delle Terre spopolate di Sols, e Sabatros tutte già possedute da Giacomo Daragal, concesse in feudo proprio secondo il costunme d'Italia, e siccome da d.o Daragal erano tenute dal Re Ferdinando d'Aragona al Nobile Ludovico Bellit, con rinuncia alla Lite intentata dal R.o Fisco per la devoluzione di d.o feudo alla Corona, mediante mille Ducati d'oro dal prenom.to Bellit pagati alla Regia Camera. 29. Aprile 1410
Cessione in feudo secondo il costume d'Italia di Villa Massargias Domus novas, Margal Villa Pardo, e Pardo lunga fatta dal Re D.Alfonso in favore di Ludovico Daragal. p.mo 7mbre 1420
Concessione fatta dal Re D.Alfonso a Lodovico Daragal della giurisdizione criminale, e mero Impero sopra il Castello di Joyosa guarda, Villa Massargia, Estia, Perlau, De Conza, Evelacado, Domus novas, e Norallo, con ampliazione, o sia facoltà al med.o di poter disporne tra vivi, o per testamento, in favore de' suoi figliuoli e Discendenti, tanto Maschj che femine. 16. Luglio 1432
Conferma del Re D.Alfonso d'Aragona della donazione delle Ville di S.Pietro di Nuraminis, Nuraguens, e Borro, tutte spopolate, esistenti nella Curadoria di Nuraminis, e devolute alla Corona per morte senza figliuoli legittimi di Franc.o Alamanio Valguarnera, che ne aveva ottenuta la Regia concessione; Come altresì di Barala, e Coronji, o sia Oronio fatta dal Vicerè, ed insieme Procur.e Reale Giacomo Besora in feudo secondo il costume d'Italia, colla giurisdizione civile, e criminale, e misto impero, salva però la ragion del terzo, e colle solite riserve, per atto p.mo Marzo 1436. a Roggerio Besora in rimuneraz.e de' servigj da Lui resi alla Corona, sì nell'esser concorso con gente armata per la conquista del Castello di Monteleone occupato dal ribelle Nicolao Doria, che per quella d'altri Luoghi della Sardegna, coll'aggiunta del mero Impero; Con ciò, che paghi annualm.te a titolo di Censo un fiorino d'Oro d'Aragona, a termine della p.ma concessione, ossia donaz.e avutane dal pred.to Viceré. (...)
Diploma del Re D.Alfonso, con cui approva la vendita della Villa di Decimo fatta da Ant.o de Sena a Ludovico d'Aragal, per instromento 25.7bre 1437. ivi inserito. 19. Marzo 1441
Ricognizione, o sia ratificanza di vendita già fatta col R.o assenso, in forza di preced.ti Capitoli, salva però al di Lui Nipote ancor pupillo Michele Osger Domicello la ragione del riscatto per anni 20. principiandi dalla data de' Capitoli sud.i, da Giorgio Osger Domicello alli Giacomo Daragal, e Pietro Bellit delle Ville d'Acqua fredda, Siligo, Maccio Borro, e Villanova de Sulucis, per il prezzo di 800 ll. Alfonsine; da tenersi d.te Ville, siccome lo erano di Lor natura, in feudo retto, e proprio, secondo il costume d'Italia. 8. 8bre 1460
Transazione tra Michele Osger, Minore d'Anni 25., e maggiore d'anni 20., e Pietro Bellit, in virtù della quale, rinunciando d.o Osger alla ragione del riscatto, che gli competteva, ed eragli stata riservata sopra la Baronia d'Acqua fredda nell'atto di Vendita fattane a D.to Bellit da Giorgio Bellit suo Zio, come altres al disposto d'una Sentenza emanata ultimamente in suo favore dalla Governazione di Cagliari, cede, coll'assenso del Procur.e Reale ogni suo dritto sopra d.a Baronia al med.o Bellit, con che questo gli paghi 200. ll. Moneta di Cagliari, e gli restituisca le due Ville spopolate di Tulv , e Perduxo 11.Maggio 1464. 1464
Instromento di vendita fatta da Michele Oger minore d'anni 25., coll'intervento, e consenso di Giacomo Servaro suo Curatore, delle Ville di Tulvi, e Perduco, ambe spopolate, e site nell'Incontrada di Sols, in feudo proprio, secondo il costume d'Italia a Giorgio Oger suo Zio, per il prezzo di 200. ll. Moneta Alfonsina. Laudo, o sia R.a approvazione di d.o Contratto; Ed apoca con quitanza di d.a somma a favore dell'Acquistatore. 16. Giugno 1464
Instromento di buona fede, con cui Giacomo D'Aragal confessa aver fatto di Danaro proprio di Pietro Bellit l'acquisto del Castello d'Acquafredda, e delle Ville di Silico, Maccia, Borro, Villanova de Sulucis, Tulvj, e Perduxo, mentovate nell'Atto di compra 8. 8bre 1460., tra esso stipulato, e Giorgio Osger possessore delle medesime. 27. Agosto 1464
Concessione del mero Impero sopra la Villa di Decimo Manno fatta dal Re D. Giò d'Aragona al Caval.e Giacomo Daragal, che già la possedeva in feudo colla giurisdizione Civile, e Criminale, e misto Impero secondo il costume d'Italia, in rimunerazione d'essersi d.o Daragal trasferito nel Principato di Catalogna con una decente comitiva, e con una Nave armata, per ridurre i ribelli all'ubbidienza. 8.Xbre 1464
Cessione in feudo secondo il costume d'Italia delle Ville di Guindili, Frongia, Sabassus, Suergiu, Palmas, Frumenteddu, Arenas, Maza, Predargius, Villa struba, Barecas, Baicacuros, Parmiano, Vaterra, e Tratalias, devolute alla Corona per morte senza fugliuoli di Marco de Mombuy fatta dal re D. Giò a Giacomo D'Aragal. 30. Agosto 1471
Investitura delle due Ville spopolate di Tulvi, e Perduco in feudo proprio juxta morem Italiae concessa per restituzione in intiero a Fruisco Ogger del fu Giorgio, in seguito a Diploma del Re Ferdinando dato in Barcellona ai 12.Ag.to 1481., per forma di cui S.M. aveva commesso al Vicerè D. Ximenes Parea di verificare per sommaria informaz.e, se il d.o Ogger al tempo della morte di suo Padre fosse ancor minore, com'era stato rappresentato, e se i redditi delle accen.te Ville non rilevassero a maggior somma di 10.0.12 ff.ni d'oro, ed in tal caso dargliene l'Innv.ra come s.a 4. febbr.o 1483
Apoca per la Somma di 1100. ll. Sarde in discarico di Antonio Asberto Sanjust, o sia quittanza a Lui spedita dalla Vedova Michela Caniellas come Tutrice del pupillo Salvator Pasquale Bellit, per l'ammontare del prezzo a tal Somma convenuto, della Villa di Nuraig già propria di d.to Pupillo suo Nipote, stata a Lui venduta. 10. Aprile 1484
Dazione in paga fatta da Pietro De Aragal delle Ville di Guindili, Frongia, Sebatzu Susu, Sebatzo, Jossu, Suergiu, Palmas, Frumenteddu, Arenas, Maha, Padargius, Villapadu, Villarico, Oraduli, Paesus, Garamata, Baretas, Villastruba, Soco Maroco, Desiray, Adoy, Mariani, Baicanas, Natallas, e Paringianu, già dal di Lui Padre Gaic.o d'Aragal impegnate al Mercante Francesco Marimon in favore di Giacomo De Aragal suo Cognato. 5. Marzo 1485
Instromento di Vendita fatta a favore del Mercante di Cagliari Nicolao Gessa, col Regio assenso dal Caval.e Giacomo D'Aragal Barone di Castelli, e Joyosa Guarda delle due Ville spopolate di Seguris, e Guindili site nel Territorio di Muntania, e Sigerro in feudo secondo il costume d'Italia per il prezzo di 300. ll. Moneta di d.ta Città 4.7bre 1492
Vendita delle Ville di S.Pietro di Nuramis, Nuraminello, Nuragens, Borro, Canzeddos, e Desogus fatta con Regio assenso da Galcerando De Capde - Villa a Salvatore Bellit, mediante il prezzo di 1000.ll. 3. Agosto 1498
Regia approvazione, o sia conferma della transazione seguita in Cagliari per atto 2. Lug.o 1501. tra il Caval.e Salvatore Bellit possessore de' feudi di S.Pietro di Nuraminis, Niraminello, Nuraguens, Borro, Canxeddos, e Sogus, e li Commessarj deputati da S.M. per la rettificazione del Cabreo de' beni ed effetti Demaniali, mediante la Somma di 600. ll. moneta di Cagliari pagata da d.o Bellit in estinz.e di qualsivoglia debito, ch'Egli potesse avere verso il R.o Errario, si per Censi decorsi, che per Laudemj; Con nuova Invest.ra di d.o feudo a favore del med.o, e de' suoi Discend.ti con che resti ferma la sua natura di retto, e proprio, secondo il costume d'Italia, non men che le altre riserve portate dalla primordiale concessione. 13. Febb.o 1502
Laudo, o sia assenso R.o impartito dal Proc.re R.le Gaspare Fabra sopra il Contratto di retrovendita della Baronia d'Acquafredda, e delle Ville di Salico, Villanova de Suris, Masi, e Borro fatta dal Caval.e D.Giacomo D'Aragal al Cav.e Salvatore Bellit, per il prezzo di 3008. ll. moneta di Cagliari, come da instr.o de' 12. dell'infras.to Mese di Marzo rogato Cotza, e Confesso, o sia quittanza del medesimo Proc.re Reale dell'intiero Laudemio pagato in ll. 231.10. dell'istessa moneta. 18. Marzo 1504
Ordine di Giò Cotza Reggente l'Uffizio della Procurazion Reale al Regio Alguazil Nicolao Robbio, di procedere al sequestro delle Ville di Decimo Manno, Villa speciosa, Villa massargia, Domus novas, tutte popolate, già possedute in feudo dal nobile D. Giacomo D'Aragal, e rimaste vacanti per morte in pupillar età di Pietro D'Aragal suo Nipote, ed ultimo possessore. 11. Xbre 1510
Ordine del Re Ferdinando ai Ministri della Sardegna di Levar il sequestro, cui si era proceduto ad istanza del R.o Fisco sopra la Baronia del Castello di Bellaguarda, Joyosa guarda, Villa Massargia, Domus novas, Silico, Castel d'acqua fr.da, Decimo Manno, Villaspeciosa Terre popolate e di Solo, Sabatzos, ed altre spopolate, tutte già appartenenti in feudo a Giacomo D'Aragal, attesa La rinuncia alla Lite, la nuova concess.e fattane a Lodovico Bellit per atto de' 29. Aprile ultimo scorso, ricevuto nella stessa Città di Burgos dal Segretaro Alfonso De Soria. 7. Maggio 1512
Regio assenso impartito dal Caval.e Giò Cotxa Reggente la Procurazion Reale, sopra il Contratto di vendita colla riserva della ragione del riscatto fatta dal Caval.e Salvatore Bellit, e Lod.co Daragal per instrom.to 14. 9bre 1413. a Nicolao Gessa delle Ville di Silico, Barro, Massi, Villanova Survis, Acqua fredda, col Monte dello stesso nome, e col Castello esistente sopra di esso, non men che delle altre spopolate denominate Sebastos Jossu, Sebatsos Susu, Frongia, e Porbisa, in feudo secondo il costume d'Italia mediante il prezzo di 4500. ll. moneta di Cagliari; E confesso del pagamento del Laudemio, e mezzo Laudemio in ll. 372.16. dell'istessa moneta. 18. 9bre 1513
Investitura di Parte Ipis, e Ville di Soris, Decimo Putzu, Serramanna, Villaxidro in favore di Giacomo De Alagò; salve però le ragioni di Eusebio Gerb attuale possessore delle due ultime. 21. Genn.o 1514
Diploma di Carlo V, e della Regina Madre, con cui si conferma in favore di D. Giac.o De Alagò l'infeudazione delle Incontrade di Trexentra, e di Parte Ipis; la p.ma da Lui posseduta a titolo di donaz.e fattagli da sua Madre D.a Isabella de Alagon, cui era pervenuta coll'eredità del di Lui Padre Giacomo De Besora; e l'altra nella qualità di Erede di D.a Aldonza Civiller. 19. Feb.o 1518
Nuova Investitura in feudo, ed a propria natura di feudo secondo il costume d'Italia concessa dal Re Carlo unitamente alla Regina Gioanna sua Madre al Nobile D. Lodovico Bellit Daragal mediante il Dottor in Leggi Nicolao Carbonel, che per esso ha supplicato, come suo Procuratore legitimam.te costituito in virtù d'instrom.to 2. 8bre 1518. rog.o Gozadino, delle Terre di Monastir, Premont, Suites, Segafe site nell'Incontrada di Parte Olla, S.Pietro di Nuraminis, Nuraminello, Borru, Sogou, Canxellus poste in quella di Nuramini, Baraduli, col suo Castello distrutto, Baronia, e Castello d'Acquafredda, Silico, Survis, e Borru tutte già possedute da suo Padre Salvatore Bellit; siccome pure delle altre denominate Decimo Manno, Villaspeciosa, Itzu situate nel Campidano di Cagliari, Baronia di Joyosa guarda col suo Castello distrutto, Villa Massargia con la Dogana ivi stabilita, Domus Novas, Nacaladu, Astia, Gurbisu, Via Struba, Frongia, Sabatzos, Susu e Jossu, Suergiu, Palmas, Fomentedu, Arenas, (...)
Instromento di vendita rogato al Notajo Michele Oriol, della Villa spopolata di Survi posta ne' Confini della Baronia d'Acquafredda in feudo proprio juxta morem Italiae, fatta dalli Giugali Lodovico De Aragal, e Bellit e Jolanta Bellit, col patto però del perpetuo riscatto, a favore del Mercante di Cagliari Filippo Busqui per il prezzo di 500. ll. moneta Calaritana. 27. Agosto 1522
Copia della Commissione, per dare il possesso al R.o Fisco delle Ville di Villacidro, e Serramanna devolute al R.o Demanio per morte del fu D. Fabrizio Gerp Sig.e utile delle medesime. 11. Gennajo 1583
Carta R.le al Vicerè, colla quale S.M. approva, che delle ll. 100/m, cui furono venduti a Giò Gerolamo Brondo i feudi di Villacidro, e Serramanna s'impieghino a beneficio delle fortificazioni del Regno le restanti ll. 60/m. 24. 7bre 1594
Sentenza del Procur.e R.le Gio. Dixar de'17. 8bre 1595; la quale manda confermarsi a favore di Tommaso Brondo Donzel l'investitura da Lui chiamata in feudo proprio juxta morem Italiae delle Ville spopolate di Villacidro, e Serramanna, ed altre spopolate alle medesime adjacenti acquistate a titolo di Compra dal fu suo Padre il Cav.e Giò Gerol.o Brondo, e nelle quali d.o Tommaso è succeduto come figlio, ed Erede un.le di esso Acquisitore, Con atto successivo d'Investitura a favore del medesimo, e prestazione del solito giuramento. 21. 8bre 1595
Atto di possesso dato dall'Alguarile Valente Polla a Tommaso Brondo delle sud.e Ville Saramanna, e Villacidro, in seguito a Lettere Commissionali spedite in capo di d.o Polla dal Proc.re Reale D.Giò Deixar sotto li 3. 9bre 1598. 24 e 26. 9mbre 1598
Sentenza del Proc.re R.le D. Onofrio Fabra, e Dexar, la quale dichiara doversi concedere a Tomaso Brondo la nuova Inv.ra di Parte Ipis Susu, e delle Ville di Serramanna, e Villacidro, ed altre aggiacenti spopolate, da Lui chiamata per l'avvenimento al Trono di Filippo 3°, a vista dell'altra statagli concessa dopo la morte di suo Padre Giò Gerolamo; non men che dell'atto di possesso già da Lui preso di detti feudi sotto li 24. 9bre 1598., Con ciò però, che presti il dovuto giuramento, e con le solite altre Clausule. 17. 7bre 1599
Sentenza della R.U., la quale dichiarando tutti li Beni già posseduti da D. Salvatore Bellit ultimo Possessore di essi senza figliuoli Maschj, in virtù del Testamento di d.o D. Salvatore, spettare all'altro D. Salvatore Bellit, comparso in questa Causa manda immettersi il med.o nel possesso di d.ti Beni, con imposizione di perpetuo silenzio, tanto al Regio Fisco, quanto al Lodovico Gualbes. 18. 7bre 1600
Conclusione de' Ministri Patrimoniali, cioè di Giò Marons Avv.o fiscale, Pietro de Ravanedda Mastro Razionale, Gaspare Soler Assessore ordinario del Procur.e Reale, e dello stesso Procur.e R.le D. Giò Daxart, per forma della quale dichiarano dover accordarsi al Salvatore Bellit la per esso chiamata nuova Investitura della Villa di Siliqua col Castello di Acqua fredda, e Territorj aggiacienti, non men che delle altre Ville spopolate, cioè Baraidali, e Morgiu, si perché il med.o le possedesse in feudo per Sentenza della R.U. de' 18. 7mbre 1600., e per l'altra del Sup.mo Consiglio d'Aragona de' 26. Marzo 1604., e sia pure per aver Egli ogn'anno prestato alla R.a Curia il servizio feudale; e tanto più per essere massima in diritto, che il Vassallo, il quale abbia trascurato di domamdare, ed ottener l'inv.ra, possa purgar la mora; Ben inteso però che dovrà prima prestare il solito giuramento di fedeltà, e compire le altre cose, alle quali de jure, usu, seu consuetudine sia tenuto (...)
Sentenza del Procur.e R.le Giò Dexart, in virtù della quale precedente il voto, o sia conclusione de Regj Uffiziali, manda concedersi a D. Lodovico Gualbes, e D'Aragal la per esso chiamata nuova Investitura del Castello, e Baronia di Joyosaguarda, e delle Ville aggiacenti di Massargia, Domus novas, Decimo Manno, Villaspeciosa, Salts, e Sabatzos, ed altre sì popolate, che spopolate, coi rispettivi Loro Territorj; prestato però prima dal med.o il giuramento di fedeltà, e compite anche quelle altre cose, alle quali sia tenuto de jure, sive de consuetudine; Con ciò, che La natura del feudo in aliquo non sit mutata, e le ragioni del fisco, non men che del terzo salve sempre s'intendano, ed illese. 4. Febbrajo 1606
Sentenza del Proc.re R.le Onofrio Fabra, e Dexar, la quale, previa conclusione delli Assessore, ed Av.to F.l Patrim.le, manda concedersi a D. Salvatore Bellit, e de Aragal La per esso chiamata nuova Inv.ra delle Ville di Siliqua, Nuraminis, e Monastir popolate nel Castello d'Acqua fredda, non men che delle altre spopolate coi Loro Territorj, ed altre cose aggiacenti da Lui possedute in feudo in virtù di due Sentenze, una della R.U. de' 18. 7bre 1600; e l'altra del Sup.mo Real Consiglio d'Aragona de' 26. Marzo 1604., e delle quali già sin dalli 11.7bre 1601. dimandò essere investito, mediante l'offerta contemporaneamente fatta di prestare il giuram.to di fedeltà, e di compire insieme le altre cose, alle quali fosse tenuto: Avendo in fatti per esse sempre prestato il servigio feudale alla Regia Curia, la quale lo accettò semplicemente, e senza veruna protesta; Ben inteso però, che dovrà prestare il sud.to giuramento di fedeltà, ed adempier a tutto ciò, a che sia tenuto de jure, sive de consuetudine (...)
Sentenza del Proc.re R.le D.Onofrio Fabra e Deixar, la quale manda rinnovarsi l'investitura in feudum, et ad propriam naturam feudi a favore di Antonio Vincenzo Osger delle due Ville spopolate di Tulvi, e Perduco, per risultar dagli atti, che per morte di Matteo Osger, il fu Galcerando Osger Cavaliere della Città d'Jglesias ne fosse stato investito sotto li 5.Maggio 1571., le avesse poi possedute fino al giorno del suo decesso; Come altresì di aver detto Galcerando con suo ultimo Testam.to de' 17. Marzo 1603., ed anche con Codicilli fatti sotto li 5. 9bre 1605., e pubblicati ai 23. 8bre 1606. dichiarato suo Erede un.le il sud.to Antonio Vincenzo suo figlio primogenito; E ciò purché presti il solito giuramento, natura feudi in aliquo non mutata, aliisque factis et Iuribusque Regii Fisci, et alienis ecc. 20. 9bre 1606
Atto d'Investitura delle Ville di Tulvi, e Perduco in feudo proprio juxta morem Italiae, a favore dell'Antonio Vincenzo Osger; Con prestazione del solito giuramento. 16. Xbre 1606
Sentenza del Procur.e R.le D.Onofrio Fabra, e Deixar, la quale manda concedersi a Michele Osger la da Lui chiamata nuova inv.ra delle Ville spopolate di Tulvi, e Perduco, per risultar dagli atti, che l'Antonio Vincenzo Osger suo fratello, da cui è stato instituito Erede, ne fosse già stato investito nel 1606., e ciò natura feudi in aliquo non mutata, e sotto le solite altre clausole. 9. Xbre.1608
Sentenza del Proc.re R.le D.Onofrio Fabra, e Deyxar, per forma di cui la conclusione inseguendo delli Assessore, ed Av.to F.l Pat.le, dichiara doversi concedere alla Nobile Elisabetta Bellit, e Aymerich, e per essa a D. Salvatore de Castelvi di Lei Marito, instante in suo nome la nuova Inv.ra di Siliqua nel castello d'Acqua fredda, e delle altre Ville aggiacienti s popolate, che spopolate, a motivo di constare dal processo, che D. Salvatore Bellit, a cui essa è succeduta come Nipote ex filia, ne sia già stato investito sino dalli 9.9bre 1605., Ben inteso però, che la med.a dovrà prestare il giuramento di fedeltà; la natura del feudo non s'intenderà punto variata, e le ragioni del fisco, e del terzo salve resteranno, ed illese. 17. 8bre. 1612
Sentenza del Proc.re R.le D.Paolo de Castelvi, in virtù di cui, le Conclusioni inseguendo delli assess.e, ed Av.to F.l Pat.le, dichiara non farsi luogo alla devoluzione pretesa dal Fisco delle Ville di Monastir, Segafe, Scutas, Premont, Murater, Baradoli, Castel d'acqua fredda, e sue dipendenze, Siliqua, Nurexi, Assola, S.Pietro di Nuraminis, Nuragus, e Borro; E rivocando perciò il sequestro, cui ad istanza fiscale si era proceduto, pronuncia esserne stato legitimam.te preso il possesso dal D.Lodovico de Aragal Bellit, e Gualbes; e conseguentem.te doversegli concedere la chiamata nuova inv.ra juribus Regii fisci et cujusvis alterius semper salvis; e con ciò, che il med.o presti il dovuto giuramento di fedeltà; rejetta pur anche nel presente giudicio l'opposiz.e fatta da Elena Bianca Fort, cui per altro si riserva la sua ragione, qualunq.e spettarle possa, per valersene in altro giudicio. 26. Marzo 1616
Atto d'Inv.ra in feudum, et ad propriam naturam feudi a favore del March.e di Villacidro D.Antonio Brondo, dell'Incontrada di Parte Ipis, Susu, e Ville di essa, cioè Seramanna, Villacidro, ed altre spopolate aggiacenti, dipendentem.te da Sentenza del Proc.re R.le D.Paolo de Castelvi sulle di Lui istanze a questo fine promosse in occasione dell'avvenimento al Trono del Re Filippo 4. pronunciata in virtù della quale fu dichiarato doversi al med.o concedere la da Lui chiamata nuova Inv.ra, per risultare dagli atti, che il fu Tommaso Brondo suo Padre già ne fosse stato investito nell'assunzione al Solio di Filippo 3°. 14 febbr.o 1628
Sentenza del Proc.re R.le D.Paolo de Castelvi, la quale manda concedersi a Michele Otger la nuova Investitura di Tulvi, e Perduco, e Salti aggiacenti da Lui chiamata in occasione dell'assunzione al Trono del Re Filippo 4°, E ciò non ostanti le opposizioni del Fisco,il quale aveva eziandio fatto istanza di passarsi al sequestro del feudo, per non avere d.to Osger sino allora fatti constare de' titoli legitimi 15. Luglio 1628
Atto di nuova Inv.ra in feudo proprio juxta morem Italiae delle Ville di Tulvi, Perduco, e Salti adjacenti concessa in occasione dell'avvenimento al Trono di Filippo 4° a Michele Otger, previa la prestazione del solito giuramento. 15. Luglio 1628
Sentenza del Procur.e R.le D.Paolo Castelvi, colla quale dichiara doversi concedere a Ludovico D'Aragal, e Gualbesora M.se di Palmas la nuova Investitura del Castello, e Baronia di Joyosaguarda, colle Ville si popolate, che spopolate, e Salti di sua dipendenza, e singolarmente di quello di Palmas da S.M. eretto ultimam.te in Marchesato, siccome pure del Castello d'Acquafredda, e Baronie di tal nome, colle Terre di Siliqua, Monastir, Nuraminis, ed altre spopolate alla med.a adjacenti, ed unite, da Lui chiamata in occasione d'esser stato assunto al Trono Filippo 4°, E ciò per constare dalle due Sentenze esibite in causa, una de' 4. feb.o 1606., e l'altra delli 26. Marzo 1616. ambe pronunciate dallo stess'Uffizio della Procurazion R.le, che il sud.o D'Aragal di tutti i sud.ti feudi abbia già ottenuta l'Investitura, la quale perciò manda rinnovarsi, Con che presti il dovuto giuramento di fedeltà, compisca alle altre cose, cui è tenuto de jure, usu, et consuetudine, la natura del feudo punto (...)
Allodiazione in favore del Marchese di Palmas D.Luigi Gualbes d'Aragal Bellit, e suoi Discendenti della Baronia di Joyosa guarda, come altresì del Salto di Palmas, del Castello, e Baronia d'Acquafredda, e delle Ville di Siliqua, Monestir, e Nuraminis, già da Lui possedute in feudo; Concessa tal allodiazione mediante la finanza di 1600. patacche, corrispondenti a 4/m ll. moneta di Sard.a 10. Luglio 1630
Sentenza del Procur.e R.le D.Paolo de Castelvi, la quale dichiara dover concedersi al nuovo March.e di Villacidro D.Franc.o Lusorio Rucas Brondo la investitura di Parte Ipis Iusu, per risultare dagli atti essere d.to D. Francesco figlio Legitimo e naturale primog.to di d. Ant.o Brondo ultimo possessore, il quale già ne era investito in occasione dell'avvenimento al trono di Filippo 4°, per sentenza dell'Ufficio 18.7bre 1628., con ciò però presti il dovuto giuramento, e con le altre solite Clausole. 30. Agosto 1632
Sentenza del Procur.e R.le D.Giac.o Artal de Castelvi, la quale manda concedersi a Giovanni Galcerando Osger l'investitura da Lui chiamata di Tulvi, Perduco, e Salti adjacenti, per risultar dagli atti, che il fu Michele suo Padre ne fosse già stato investito per Sentenza dell'Ufficio 15.Luglio 1628., Come altresì per averla egli in persona del suo Curatore dimandata sotto li 23. febbrajo suddetto, e conseguentemente in tempo abile; E ciò sotto le solite clausole.
Atto d'Investitura in feudo, et ad propriam naturam feudi juxta morem Italiae, delle Ville di Tulvi, Perduco, e Salti aggiacenti a favore di Giò Galcerando Osger figlio, ed Erede del fu Michele previa la prestazione del solito giuram.to 28. feb.o 1639
Sentenza del Procur.e R.le D.Giac.o Artal de Castelvi, la quale manda accordarsi al pupillo D.Felice Rucas Brondo L'Inv.ra in feudum, et ad propriam naturam Feudi juxta morem Italiae in suo nome chiamata da D.a Faustina Brondo de Castelvi di Lui Madre, e Tutrice, del March.to di Villacidro, e Seramanna, per risultar dagli atti essere d.o Pupillo figlio primogenito legitimo, e naturale, ed Erede un.le del fu D.Francesco Lusorio Rucas, e Brondo, il quale al tempo del suo decesso possedeva d.o Marchesato in feudo come sopra; e ciò sotto le solite clausole p.mo 8bre 1646
Sentenza delle R.le Udienza, in virtù della quale, rejette le istanze di D.Ant.o Brondo, si dichiara doversi mantenere, come si mantiene D.a Gioanna Crespi di Valdaura, Vedova del March.e D.Felice Brondo, e Castelvi nel possesso del Marchesato di Villacidro, e Palmas, Ville, Luoghi, e di tutti gli altri Beni da d.to suo Marito posseduti tempore obitus, sino a tanto che venga la medesima intieramente soddisfatta delle sue Doti, e ragioni Dotali 23. Luglio 1667
Sentenza della R.U., la quale dichiara non essere ammissibile quoad suspensionem la supplica al S.R.C. d'Aragona interposta da Don Antonio Brondo in ordine all'altra Sentenza dallo stesso Magistrato prononciata sotto li 23. Luglio preced.te in odio suo, ed a favore della M.sa di Villacidro D. Gio.a Crespi de Calatajud sopra il possesso di detto Marchesato. 3. Agosto 1667
Sentenza della R.le Ud.za prononciata con voto del Sup.mo Consiglio d'Aragona nella Causa vertente tra D.Agostino Brondo, e D.a Maria Lodovica De Aragal Bellit, Brondo,e Castelvi Contessa di Summacarcel, figlia unica Legitima, e naturale di D.Felice Brondo ultimo Possessore del Marchesato di Villacidro, in virtù di cui mandando immettersi d.ta D.a Maria Lodovica al possesso, ed in esso mantenersi del Feudo, Titolo, e Dignità del pred.o Marchesato, si dichiara pure, che senza pregiudicio delle ragioni Dotali di D.a Gioanna Crespi, la quale a cagione di esse si trova tenutaria de' Beni lasciati da d.to M.se, debba similmente ogni qual volta d.e ragioni saranno cessate il nominato D. Agostino Brondo venir messo in possesso, ed in esso parimenti mantenersi dell'Incontrada della Planargia di Boxa, e delle Ville, Luoghi, e Territorj in qualsivoglia modo alla med.a appartenenti. 19. Marzo 1683
Sentenza dell'Uffizio della Procuraz.e R.le in data 19. Ag.to 1688; la quale dichiara doversi concedere a Giò Batt.a Galcerando Osger come figlio legitimo, e naturale di Giò Galcerando l'Inv.ra da Lui chiamata di Tulvi, e Perduco; Altra della R.l U. de' 25. Giugno 1689; la quale in giudicio d'appellazione introdotta da Giuseppe Otger, conferma la preced.te a motivo di risultar dagli atti essere il sud.o Giò Batt.a figlio legitimo, e naturale del prenom.o Giò Galcerando, e di Maria Angiola Massida alias Rescota; Altra dello stesso Magistrato de' 30. Luglio d.o Anno 1689; la quale dice dover ammettersi la supplicazione al Sup.mo R. C. D'Aragona interposta dal Gius.e Otger di sopra mentovato, solamente però qu'ad devolutivum; Cedola del già d.o Giò Batt.a, colla quale chiede mandarsi ad esecuzione la sud.a Sentenza a suo favore proferita dal Procur.e R.le giacchè la supplicazione avversariamente interposta non era stata ammessa quoad suspensivum (...)
Sentenza del Procur.e R.le D. Franc.o Roger, la quale, rejetta l'istanza fatta dal Fisco per la devoluz.e delle Ville di Tulvi, e Perduco, a motivo di non averne la Gioanna Maria Lodovica Otger figlia del fu Giò Batt.a Galcerando ultimo possessore chiamata la Investitura in tempo abile; non men che le altre promosse da Giuseppe Otger, che pretendeva spettare a se la successione nel feudo, attesa la sua natura di proprio juxta morem Italiae, dichiara doversi a d.ta Gioanna Maria Ludovica concedere l'investitura delle pred.te Ville, ed adjacenti da Lei chiamata; con che presti il dovuto giuramento, natura quoque feudi in aliquo non mutata, aliisque adimpletis et juribusque Regii Fisci alienis semper salvis. 21. Marzo 1691
Sentenza del Procur.e R.le D. Franc.o Roger, in virtù di cui dichiara, e manda doversi concedere a D.Maria Lodovica Brondo de Aragal, Bellit, Ruecas, Castaneda, e Castelvi, e per essa al suo Proc.re Gen.ale Giò Castellar la da Lui chiamata Invest.ra del March.to di Palmas, e delle Ville popolate, e spopolate, Salti, ed altre sue pertinenze, a motivi di risultare dal processo che per morte di D.Felice Brondo ultimo possessore di d.o March.to, sia succeduta nel di Lui feudo D.a Maria Ludovica Brondo anzid.a come sua figlia legitima, e naturale, per quanto ne consta da Sentenza della R.le U., con voto del Sup.mo d'Aragona, prononciata sotto li 23. Luglio 1667. nella Causa vertita tra la med.a, e D. Ant.o Brondo fratello di d.o Felice; e per constare altresì, che D.a Gioanna Crespi Moglie del già d.o Marchese Felice sia stata messa in possesso di d.o March.to di Palmas, e di quello di Villacidro, virtute tenuta pro suis Dote, et juribus dotalibus, li quale ritenne mentre visse (...)
Sentenza del Proc.re R.le, La quale in esecuzione di altra precedente de' 14. Luglio dello stesso Anno 1696. manda concedersi L'Inv.ra del Marchesato di Villa Cidro a D.a M.a Lodovica Brondo. 9. Agosto 1696
Sentenza dell'Intend.e Gen.le Conte Fomaca di Sessant, la quale manda concedersi l'Investitura del Marchesato di Villacidro a D. Cristoffaro Crespi, e Brondo figlio Primog.to, legitimo, e naturale di D.a Maria Lodovica Brondo, e Daragal, e dalla med.a dichiarato suo Erede in virtù d'ultimo suo Testamento de' 23. Marzo 1730. ricevuto nella Città di Valenza dal Notajo Emanuele Molver; E ciò non ostante la contraddizione del R.o Fisco. 11. Agosto 1731
Sentenza dell'Intend.te G.le Conte Fornaca di Sessant, la quale manda concedersi al M.se D. Cristof.o Crespi, e Brondo l'Investitura del March.to di Palmas, Ville popolate, e spopolate, Territorj, Salti, e giurisdiz.ni al med.o adjacenti da Lui chiamata mediante il suo Proc.re Gen.ale D.Ant.o Simon Squinto, per constare dagli atti, che la D.a M.a Lodovica Brondo e De Aragal sua Madre, con sentenza prononciata nello stesso Tribunale sotto li 13. Luglio 1676. sia stata investita di d.o feudo, in vigore di R.e decisioni, che Le ne aggiudicarono la successione; E per risultare altresì, che dopo la di Lei morte sia succeduto in d.o Marchesato il med.o D.Cristofaro di Lei figlio primog.to legittimo, e naturale; e ciò non ostante la contraddiz.e del Fisco, e colla condiz.e che il nuovo feudatario dovrà prestare il solito giuramento, et alia facere, quae de jure et consuetudine et natura feudi in aliquo non mutata, juribusque fisci, et alienis semper salvis. 11. Agosto 1731
Provvisione dell'Intend.te G.le Conte Fornaca di Sessant, la quale manda eseguirsi la Sentenza da Lui stesso proferita sotto li 11. d.o mese, in virtù della quale fu dichiarato, che non ostanti le opposizioni del fisco dovesse concedersi l'investitura del Marches.to di Villacidros a D. Cristoforo Crespi, e Brondo 14. Agosto 1731
Provvisione dell'Int.e G.le C.te Fornaca di Sessant, con cui, stante l'istanza fattane dall'Uffizio per parte del March.e D. Cristofaro Crespi, e Brondo, ed attesa l'acquiescenza del Fisco, manda eseguirsi la Sentenza da Lui med.o prononciata sotto li 11. del d.to Ag.to, per forma della quale fu dichiarato, che al prenom.o D. Cristofaro dovesse concedersi l'investitura del Marchesato di Palmas. 14. Ag.to 1731
Sentenza dell'Intend.te g.le C.te Fornaca di Sessant, la quale manda darsi l'Investitura del Marchesato di Plamas a D. Gius.e Crespi, e per esso al di Lui Procur.e Gen.ale, che ne ha fatta l'instanza il Dottore D. Franc.o Revira, sì per risultare dal processo, che in vigore di Sentenza dell'Ufficio prononciata sotto li 11. Agosto 1731. D. Cristoforo Crespi di Lui Padre ne sia stato investito; Come anche per constare tanto dal Testam.to di d.o Cristofaro; quanto da un informazione ricevuta dal Giudice ordinario della Città di Valenza, che il med.o D. Gius.e sia figlio primog.to legittimo, e naturale di esso fu March.e Cristofaro, e come tale essere in d.o feudo succeduto, ed averne preso il possesso; E ciò sotto le solite condizioni, e clausole. 9. Febbraro 1734
Sentenza del Sud.to Intend.te Gen.ale, la quale dichiara doversi concedere a D. Gius.e Crespi l'inv.ra del Marchesato di Villacidro, per constare dalle informazioni prese dal Giudice Ord.io di Valenza, esser Lui figlio primogenito legittimo, e naturale di Don Cristoforo Crespi, che Lo nominò suo Erede in virtù di suo ultimo Testamento. 9. feb.o 1734
Provvisione dell'Intend.te g.le Conte Fornaca di Sessant, con cui si manda accordarsi a D. Gius.e Crespi l'inv.ra del Marchesato di Villacidro a termini, ed in esecuzione della preced.te Sentenza proferita sotto li 9. feb.o 1734. 5. Marzo. 1734
Provvisione dell'Intend.te pred.o, con cui manda darsi esecuzione alla Sentenza da Lui med.o prononciata sotto li 9. feb.o 1734., in virtù della quale dichiarò doversi concedere a D. Gius.e Crespi La da Lui chiamata Investitura del March.to di Palmas. 5. Marzo.1734
Sentenza dell'Intend.te G.le Conte Cordara di Calamandrana, la quale, attesa la morte senza Prole di D. Gius.e Crespi, manda concedersi al di Lui fratello D. Cristofaro Del Cadillo la da Lui chiamata investitura del Marchesato di Villa Cidro. Luglio 1755
Sentenza dell'Inted.e G.le Conte di Calamandrana, la quale manda accordarsi al M.se D. Cristofaro del Gadillo l'invest.ra da Lui addimandata del March.to di Palmas, per risultare dal processo, che D. Giuseppe Crespi di Lui fratello ne fosse già stato investito more solito, in vigor di Sentenza dello stesso Ufficio dell'Intend.te Gen.ale prononciata sotto li 11. Ag.to 1731., siccome pure, che seguita la di Lui morte ne avesse egli preso il possesso come figlio Maschio, legittimo, e naturale del fu M.e D. Cristoforo Crespi comune Padre; E ciò natura feudi in aliquo non mutata, juribusque fisci, et alienis semper salvis et prestito prius solito fidelitatis Sacramento, aliisque adimpletis, quae de jure, et consuetudine. Luglio. 1755
Minuta di Lettera dell'Av.to F.l R.o Senatore Dani al Conte di S. Laurent Ministro di Stato a riguardo del Marchesato di Palmas, e Villacidro; Con memoria di notizie ricavate dal Decio, concernenti lo stesso feudo. 24. Xbre 1756
Due Sentenze della R.le Ud.a, con cui il Marchese di Villacidro viene dichiarato in ragione di esigere da alcuni Preti di Serramanna, suoi avversarj in causa di diritto di mezza portatica; Come altresì tenuto il Prete Carboni a pagargli il diritto solito pel pascolo de' suoi armenti ne' Salti di d.o feudo. 10. 7bre 1766
Sentenza del Procur.e R.le, in virtù di cui, non ostante la devoluzione pretesa dal R.o Fisco, si dichiara doversi concedere a D.a M.a Ludovica Brondo l'inv.ra del Marchesato di Villacidro
Conclusioni dell'A. F.l Pat.le in seguito alla domanda fatta dal Vassallo franc.o Giuseppe Oger d'essere investito delle Ville spopolate, e Salti di Perruciu, Tulvi, Perdedu, e Perdalunga con tit.o Signorile. Va pure unito l'Albero Geneal.o della famiglia Oger. 25. Marzo 1775
Supplica di D.n Francesco Otger Barone di Villa peruccio, con cui, in seguito alla chiesta transazione dal Procuratore del Marchesato di Villacidro, essendosi sospesa la trasmissione degli atti vertiti nanti la R. Giunta Patrimoniale circa alla Devoluzione del Marchesato di Villacidro, ed in seguito all'ordinata unione della R.a Udienza di questa con l'altra causa riguardante l'immissione in possesso del Sup.e della Villa di Siliqua, e B.a d'Acquafredda, chiede mandarsi alla R.a Giunta Pat.le di trasmettere gli atti d'entrambe le cause al S.R. Consiglio, acciò proceda a tenore della chiesta immissione in poss.o, sospesa intanto qualunque trattativa tra il R.o fisco, ed il Proc.re del Marchesato, sino a tanto che sieno prese in considerazione le di lui pretenzioni. 26. Xbre 1783
Sentenza della R.e Udienza, colla quale si dichiara esente la Comunità di Decimo Manno dell'annua prestazione verso il Marchese di Villasidro del Diritto d'Incarica, fermo però rimanendo l'obbligo del di lui Pagamento verso la Cassa Baronale nei casi dalla legge stabiliti. 12. lulio 1781